Mercoledì 18 giugno 2014 – Ore 15.30 circa – estratto di un parte dell’Intervento politico di Marco Piazza (M5S) sul bilancio preventivo 2014
Voi non parlate con i dipendenti e non parlate con i bolognesi. Avete un grosso problema di comunicazione (i 90.000 euro spesi per il Comunicatore l’anno scorso non sono serviti a niente!)
Così non va bene. Ve lo dico di nuovo: NON VA BENE. E dovrei arrabbiarmi ancora di più mentre lo dico.
Non è possibile che i dipendenti comunali scoprano che gli viene tagliata la produttività pochi giorni prima della data in cui avrebbero dovuto incassarla. 200-300 euro in meno in un anno per molti fanno una cruciale differenza. Tagliati senza preavviso!
Come M5S abbiamo presentato un ODG collegato al bilancio per chiedere il ripristino di questo fondo. Siamo stati l’unico gruppo a farlo e ci dispiace che non ci sia maggiore sensibilità da parte di tutti gli altri su questo problema. Anche i sindacati sono stati informati all’ultimo momento di questo taglio nonostante la modalità di ripartizione di questo fondo debba essere oggetto di un accordo sindacale. Per cui ci sono anche dei profili di illegittimità che spero i sindacati valuteranno a fondo.
Bisognava parlarsi prima. Molto prima, capire insieme se c’erano modalità per risolvere o tamponare.
Invece niente. Una bella lettera nell’imminenza del pagamento e via.
Non si fa così. Ve lo dico di nuovo: NON VA BENE
Come non è ammissibile che i cittadini di Strada Maggiore vengano informati con un preavviso di 1 solo mese del fatto che la loro strada sarà chiusa per 6 mesi (se tutto va bene). Le attività commerciali hanno già fatto gli acquisti e i rifornimenti per tutto l’anno sulla base di certe previsioni di vendita che saranno disattese. Ma per voi pare non essere un problema. A voi importa finire i lavori entro il mandato (2016) per poter usare il crealis in campagna elettorale.
E poi ancora: i dipendenti delle ASP che hanno subito un processo di unificazione senza essere coinvolti.
Ogni progetto di riorganizzazione, anche se geniale, fallirà o sarà molto meno efficace se non coinvolgete il personale umano. Se invece la riorganizzazione gliela calate dell’alto, esiste un grave rischio di demotivare il personale. Questo non lo dice Marco Piazza, ma è l’ABC della teoria del “cambiamento nelle organizzazioni”, peraltro materia che si studia in molti corsi di laurea.
Avete indotto a protestare persino la Polizia Municipale con i vostri metodi!! Persino loro sono venuti in Consiglio a gridare “Vergogna”. Anche a loro volevate imporre il vostro cambiamento senza ascoltare i problemi e le proposte di chi tutti i giorni il lavoro lo fa e lo dovrà fare nella nuova organizzazione.
Non si fa così! Ve lo dico di nuovo. NON SI FA COSI’!
E vengo all’attualità che più mi preme: L’istituzione scuola. Anche qui calate dall’alto la vostra idea. La imponete e andata avanti nonostante le numerose proteste di centinaia di operatori.
La scuola di Bologna è sempre stata un punto di orgoglio per i bolognesi. Un riferimento in Italia. Prima di metterci mano e riorganizzarla, avete il dovere di confrontarvi con chi la scuola la fa tutti i giorni e dovrà farla anche nel nuovo contesto! Avete il dovere di arrivare ad una decisione il più possibile condivisa che tenga conto dell’esperienza e delle richieste di maestri, collaboratori, educatori e genitori.
Non si può andare avanti “con la forza” in questo clima. Otterrete solo la demotivazione del personale e ogni idea, anche se buona, otterrà risultati più scarsi del previsto. Le risorse umane sono l’elemento più prezioso. Lo sanno in ogni azienda. Ma voi no evidentemente.
Questa fretta di procedere con la creazione di una nuova “Istituzione Scuola” è ancora più assurda se si considera il contesto legislativo che è in continuo mutamento. Ora è in discussione il decreto 66 di aprile (cd Cottarelli) che potrebbe ricambiare le carte in tavola le odierne timide agevolazioni di cui gode l’Istituzione, potrebbero svanire e trasformarsi in un boomerang di limitazioni più stringenti per indurre questi enti alla chiusura.
Chiediamo di sospendere questo procedimento forzato. Chiediamo di aprire un confronto partecipato con operatori e famiglie e arrivare a una scelta più condivisa di questa.
Chiediamo anche di attendere che ci sia chiarezza nel quadro legislativo.
(Purtroppo l’ODG che chiedeva la sospensione è stato bocciato come racconto qui:
http://www.bologna5stelle.it/creazione-istituzione-scuola-si-vota-il-23-giugno-ecco-come)