Movimento 5 Stelle Bologna
La democrazia è partecipazione

Scuola Comunale – La fallimentare politica di Merola

Articolo di: 
   del: 29 giugno 2015

Saltano le assunzioni delle maestre e il Sindaco Merola si riunisce con i parlamentari del PD per condividere l’importanza di modificare il testo del recente decreto che le blocca. Più probabilmente gli ha tirato le orecchie e gli ha chiesto perché l’emendamento sblocca-assunzioni delle maestre (che era dato quasi per scontato), nel testo del decreto non c’era.

Emendare ora il testo sarà molto più complesso.

Perché l’emendamento non è entrato nel testo finale del decreto? Forse è un altro modo per far saltare Merola escogitato dai parlamentari del PD a spese delle maestre?

Maestre con cui il Movimento 5 Stelle ha condiviso tante battaglie e che, possiamo testimoniarlo, avevano già “gridato” prima del famoso concorso comunale, che le 158 assunzioni non sarebbero state possibili. Quello che la giunta avrebbe potuto fare era mettere in campo un serio piano assunzionale già dal 2014 basandosi sulle graduatorie esistenti.

Il nuovo concorso, fortemente voluto dalla Giunta, in alcuni casi ha invece penalizzato maestre che avevano eccellenti valutazioni annuali della performance e avevano già maturato la precedenza assoluta nelle precedenti graduatorie.

 

Ma c’è di più e di peggio! Da tempo le maestre comunali sostengono che il vero obiettivo dell’amministrazione sia togliere il contratto scuola e sostituirlo con quello Enti Locali. Noi condividiamo questa tesi: l’intenzione ci sembra evidente per almeno 2 motivi:

  1. La giunta ha affermato che per indire il concorso e assumere le 158 insegnanti, era necessario applicare il contratto Enti Locali e non quello Scuola. Ma il parere della Funzione Pubblica del 24/4/2014 indirizzato proprio alla giunta Bolognese chiarisce che quello che viene escluso è il COMPARTO SCUOLA e non il CONTRATTO SCUOLA che può ben essere applicato anche ai lavoratori del COMPARTO ENTI LOCALI a cui appartengono le maestre comunali. Quindi il contratto scuola non è vietato da nessuna norma a differenza di quello che sostiene questa giunta.
  2. A ulteriore riprova che lo scopo è eliminare il contratto scuola c’è un altro fatto: se davvero questa giunta fosse interessata ad assumere con il contratto scuola e avesse ancora dei dubbi in merito (nonostante il parere delle Funzione pubblica del precedente punto), ai propri parlamentari il Sindaco non chiederebbe solo di “rendere possibili le assunzioni” ma di “rendere possibili le assunzioni specificando la possibilità del contratto scuola”:già che mettono mano alle normative nazionali, potrebbero farlo fino in fondo eliminando ogni dubbio (solo loro dato che la Funzione Pubblica già ad aprile 2014 aveva dato il via libera al contratto scuola).

 

Ma evidentemente il contratto scuola è il vero nemico.

 

Il Movimento 5 Stelle si augura comunque che le assunzioni possano realizzarsi, ma cogliamo l’occasione per ricordare le ricadute devastanti sulla scuola dell’infanzia che avrà il  cambio di contratto dal prossimo settembre chiedendo alla Giunta di tornare sui suoi passi:

  1. L’esistenza di due contratti differenziati ( CCNL  scuola per le maestre già di ruolo  e CCNL Enti Locali per tutte le altre) creerà una situazione insostenibile e di dubbia costituzionalità. Insegnanti con gli stessi titoli di studio e professionali, che insegnano nella stessa identica scuola, spesso da moltissimi anni, si troveranno improvvisamente ad avere maggiorato l’orario di servizio e diminuito lo stipendio rispetto alle colleghe di ruolo. Si creeranno due categorie di insegnanti solo divisi in base al contratto.
  2. Cesserà la storica uniformità contrattuale con la scuola statale, a cui quella comunale è indissolubilmente legata. Una parte di insegnanti la subiranno come un’umiliazione e una rottura con la  tradizione bolognese.
  3. Si accentuerà l’esodo delle insegnanti comunali verso la scuola statale. Di conseguenza aumenterà in modo preoccupante la precarizzazione della scuola dell’infanzia comunale (proprio quella che si voleva risolvere). Di questo sono allarmati tanti genitori, perché le conseguenze si vedranno già da settembre con lo sfascio di nuclei affiatati la cui buona volontà ha tenuto alto il livello del servizio anche durante gli scossoni della messa in moto della nuova Istituzione.

 

La strada giusta sarebbe stata discutere i limiti del contratto scuola non abbandonarlo in favore di uno totalmente diverso. Questa via avrebbe confermato Bologna come modello di riferimento anche per la scuola statale.

Il Movimento 5 Stelle chiede che venga mantenuto il contratto scuola per tutte le insegnanti, senza antipatiche discriminazioni fra “vecchi ruoli” e “nuove assunzioni”, evitando di compromettere ulteriormente il clima nelle scuole.

M5S Bologna
Marco Piazza e Massimo Bugani

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