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Fusione ATC-FER – Il primo indagato

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Articolo di: 

di Marco Piazza

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/11/28/fusione-atc-fer-finanza-in-comune-a-bologna-indagato-ex-presidente-azienda/794705/

Ieri la Guardia di Finanza è venuta a Palazzo d’Accursio: pare che l’esposto e le testimonianze stiano muovendo qualcosa dell’incredibile vicenda ATC-FER-TPER, tra le più grosse operazioni che siano passata in questo mandato, ma di cui si è parlato sempre pochissimo.

E’ giunto il momento di raccontarvi pubblicamente in due note, necessariamente lunghe, molte delle cose che ho raccolto e intrecciato in questi 2 anni attorno a questa operazione (e sto riassumendo all’osso)

Questa prima nota riguarda le vicende legate ai bilanci. Nella prossima vi racconterò tutti i dettagli relativi alla tormentatissima storia della gestione della Sosta a Bologna sempre figlia di quest’operazione. Ci sono intrecci con il people mover, il civis… questa vicenda tocca i peggiori problemi di Bologna. Per questo merita la fatica di approfondire.

In una precedente nota che trovate qui:

https://www.facebook.com/notes/marco-piazza/fusione-atc-fer-epocale-per-bologna-una-meteora-per-il-consiglio/312831298745966

vi avevo informati dell’epocale operazione societaria con la quale abbiamo detto addio all’ATC, la società del Comune di Bologna, che per tantissimi anni e’ stata il principale protagonista del trasporto pubblico di Bologna. Con questa operazione la gestione del TPL a Bologna e’ passata dal Comune alla Regione Emilia Romagna proprio adesso che il Comune di Bologna ha grandi piani per innovare la mobilità in questa città.

Quest’operazione fatta passare dal Consiglio con la stessa velocità con cui si nasconde la polvere sotto il tappeto portava con sé una serie di immani problemi, una vera miniera di dubbi e cose che non tornano.

PREMESSA (siamo nel 2010-2011)

  • FER, società regionale (93% di azioni in mano alla Regione) per la gestione dei treni regionali era in forte difficoltà con oltre 20 milioni di debiti verso le banche e bilanci che venivano “sostenuti” fino al pareggio con componenti straordinarie inventate ogni anno.
  •  ATC, società del Comune di Bologna (59,7%) e della Provincia di Bologna (37,2%) – ovvero l’imminente città metropolitana era al 96.9%: qualche passività potenzialmente grave, ma circa 40 milioni di crediti in banca. Quindi stava molto meglio di FER. ATC tra qualche anno avrebbe potuto comprarsi FER.

 

MIO PARERE POLITICO:

La regione nel 2010 vuole alleggerire un po’ di pesi o tamponare buchi. Tra le società problematiche ci sono FER e l’aeroporto di Forlì che ogni anno deve ripianare.

Per FER propone la fusione di FER con ATC per far nascere TPER. Circa un anno dopo (nell’estate 2013), l’assessore regionale Peri cercherà di privatizzare tutto. Per fortuna senza riuscirci.

Nello stesso periodo tenta la fusione dell’aeroporto di Forlì con quello di Bologna. Almeno in questo caso gli va fatta male, i soci si rivoltano a questa follia. L’aeroporto di Forlì fallisce miseramente mentre Bologna ha ancora un aeroporto.

Con FER – ATC invece, purtroppo per noi, gli va fatta bene: riesce a fonderle facendo nascere TPER e a prenderne pure il controllo.

 

LA REGIONE EMILIA ROMAGNA

  • Conferisce beni a FER per 9,7 milioni di euro in vista della fusione tra cui un immobile. Questo ne sostiene il valore nell’operazione ma comunque FER vale ancora un po’ meno di ATC (55 milioni contro 56,5  milioni di ATC). Nonostante questo la regione acquisisce il controllo della nascente TPER (vedi oltre).

 

27 settembre 2011 – Il Preconsuntivo 2011 di ATC, documento fondamentale

  • Viene approntato il “bilancio preconsuntivo 2011” di ATC.
  • La fusione doveva essere operativa dal 1 febbraio 2012 e per stimare ATC e decidere il rapporto di concambio azionario con FER, serviva avere un bilancio consuntivo con molto anticipo rispetto ai tempi standard (i consuntivi escono ad aprile-maggio dell’anno successivo).
  • Questo preconsuntivo 2011 è uno stringato documento non rivisto e certificato dai revisori dei conti e privo di relazione illustrativa (un’operazione gigantesca con soldi pubblici che si regge su un bilancio stringato e non certificato!!) ed evidenzia un piccolo utile per ATC (circa 200.000 euro).

 

26 ottobre 2011 – CdA di ATC (presidente Sutti, Vella era un consigliere)

Il Collegio Sindacale in quella sede fa dichiarazioni pesantissime che verranno in ogni modo tenute lontane dai Consiglieri Comunali che il mese dopo erano chiamati a discutere. Ve ne sintetizzo solo alcune:

  1. L’advisor chiamato a seguire l’operazione FER-ATC (era KPMG) è incompatibile e non indipendente (individuato dalla Regione)
  2. Situazione patrimoniale delle due società incompleta. C’e’ solo un sintetico stato patrimoniale. Per un’operazione del genere servirebbe Stato Patrimoniale, Conto Economico e Nota Integrativa. Inoltre non è nemmeno stato assoggettato a revisione da parte dei revisori dei conti (praticamente hanno fatto un’operazione grossissima con denaro pubblico su poco più di un pezzo di carta N.d.R.)
  3. Viene applicato il cuneo fiscale ai fini IRAP nonostante l’interpretazione difforme del ministero (cosa che la nuova dirigenza di TPER ha prudenzialmente evitato di fare in seguito n.d.r.)
  4. I dati usati da KPMG per le proiezioni economiche sono state fornite dalla direzione di ATC, ma non sono mai state oggetti di delibera del CdA

 

26 ottobre 2011 – Stesso CdA di ATC

  • Dopo aver ascoltato questa agghiacciante relazione del loro collegio sindacale, i 5 membri del CdA di ATC approvano all’unanimità il progetto di Scissione/Fusione ATC e FER

 

10 Novembre 2011

Il progetto di fusione FER-ATC arriva in Consiglio Comunale: prima seduta di commissione per analizzare il progetto. Sono presenti tra gli altri l’Assessore Colombo e KPMG. Il progetto valuta che ATC valga più di FER (ATC apporta il 50,6% e FER il 49,4%). Gli ex soci di ATC quindi hanno più peso societario: Bologna e Provincia insieme hanno il 48,9% della nuova società (TPER) e la Regione ha il 41%, ma nonostante questo indovinate chi controllerà TPER?
LA REGIONE!!
La Regione controllerà TPER mettendoci l’azienda che vale meno (FER). Potevamo vendere ATC alla regione a questo punto, almeno ne ricavavamo qualcosa. Presento un emendamento, ma viene bocciato.

28 Novembre 2011 – Seconda commissione consiliare per analizzare il progetto

Le stime della KPMG (l’advisor che il collegio sindacale aveva detto essere di parte) sono stellari nel 2012 TPER avrebbe chiuso con un utile prima delle tasse (EBT) di ben 6,3 milioni (2 milioni di utile netto!!) che sarebbero diventati 7,3 nel 2013 e 7,7 del 2014!!!

In realtà il bilancio 2012 di TPER presentato il 31 maggio 2013 aveva 8,9 milioni di perdita. Uno svarione da 15,2 milioni rispetto al preventivato!!! (8,9 + 6,3)… ma di questo parlo dopo.

Chiediamo il parere del collegio dei revisori dei conti, organo di supporto del Consiglio Comunale. La loro dichiarazione è raggelante:

Il collegio e’ stato formalmente informato il 2/11/2011 che era stato depositato il progetto nella settimana prima. Nei gg successivi abbiamo ricevuto via email il progetto.
Dal progetto non paiono emergere con chiarezza le valide ragioni economiche che dovrebbero essere alla base.

Il collegio dei revisori dei conti considerata

- la complessita’ dell’operazione

- della ampiezza della documentazione a fronte dell’esiguo tempo a disposizione,

- la totale assenza di informazioni riguardo alle dinamiche economiche, patrimoniali e finanziarie

dichiara impossibile esprimere un motivato parere.

 

 

28 Novembre 2011 (stesso giorno!) – CONSIGLIO COMUNALE

La maggioranza fa passare il progetto. Bologna dice addio in alla sua società di trasporti ATC.

Il mio discorso in consiglio: https://www.facebook.com/notes/marco-piazza/fusione-atc-fer-epocale-per-bologna-una-meteora-per-il-consiglio/312831298745966

 

30 Novembre 2011 – Assemblea dei soci di ATC (Presidente Sutti)

Viene approvato dai soci il progetto che porterà alla nascita di TPER. Viene espresso assenso dal Comune di Bologna (59,7%), Provincia di Bologna (37,2%), Provincia e Comune di Ferrara 3,1%)

 

1 febbraio 2012 – Notaio

Con atto notarile nasce TPER dalla fusione di una parte di ATC e di una parte di FER. Rimane una “residuale” ATC che gestisce la sosta e servizi complementari per conto del Comune di Bologna (e qui si apre un altro strazio infinito di cui vi dettagliero’ in prossima nota)

 

28 Marzo 2012 – Bilancio consuntivo 2012 di ATC

Esce il bilancio consuntivo 2011 di ATC. Il bilancio consuntivo vero che avrebbe dovuto confermare lo stringato-bilancio-preconsuntivo-non-certificato del 27 settembre 2011.

Ovvero il bilancio messo a base dell’immane operazione e del calcolo del concambio azionario deciso a novembre 2011 e concluso il 1 febbraio 2012.

Purtroppo le previsioni fatte nel preconsuntivo non sono centrate. Il vero consuntivo 2011 di ATC è molto diverso dal preconsuntivo ipotizzato. Invece di un utile c’è una perdita milionaria. O meglio ci sarebbe una perdita milionaria… che viene fatta sparire. Questa perdita avrebbe contraddetto l’immane operazione di fusione.

I costi quindi vanno calati in ogni modo per far tornare l’utile ipotizzato a settembre dell’anno prima. Intervengono sui fondi per 2,8 milioni di euro e sul piano di ammortamento per 3 milioni di euro.

Per calare le quote (costi) di ammortamento allungano la vita utile dei mezzi senza darne un riscontrabile motivo. Nel farlo, dicono i revisori dei conti, si sbagliano e ora i mezzi non hanno più una vita utile definita. L’errore viene messo in evidenza dal collegio sindacale e dai revisori che però restano inascoltati anche questa volta.

Alla fine ce la fanno: chiudono con un utile di 71 mila euro e nell’entusiasmo di esserci riusciti scrivono a pagina 8 del bilancio: “Il bilancio 2011 chiude, COME DEL RESTO PREVISTO NELLA FASE DI STUDIO E REALIZZAZIONE DELL’OPERAZIONE STRAORDINARIA DI SCISSIONE/FUSIONE, poi finalizzata l’1/2/2012 scorso, con un risultato in equilibrio…”.

Ma gli unici equilibrismo sono quelli contabili che ci hanno messo dentro tanto che:

  • Uno dei consiglieri di amministrazione (espressione della Provincia di Bologna) vota contro al bilancio il 28 marzo 2011
  • I società di revisione dei conti dice che: “non siamo in grado di esprimere alcun giudizio su questo bilancio in quanto caratterizzato da molteplici incertezze dopo aver valutato la loro rilevante significatività
  • Il collegio sindacale da un giudizio negativo al bilancio dopo una lunga relazione che ne evidenzia parecchie debolezze

E’ vero che sono riusciti a far tornare il risultato finale ipotizzato nel preconsuntivo, ma ora il bilancio è basato su presupposti diversi e non è più confrontabile con il preconsuntivo usato per la fusione.

 

30 aprile 2012 – ASSEMBLEA DEI SOCI DI ATC

Il bilancio passa con il solo voto a favore del socio Comune di Bologna. Provincia di Bologna e di Ferrara votano contro. Assente il Comune di Ferrara.

Un bilancio pubblico con dei soci pubblici che votano contro!!

 

31 maggio 2013- PRIMO BILANCIO CONSUNTIVO DI TPER

La presidente Gualtieri della società nata da ATC e FER, chiude un bilancio consuntivo 2012 con una perdita di 8,9 milioni di euro (KPMG in sede di progetto di fusione aveva invece previsto un utile pre imposte da 6,3 milioni, una differenza di oltre 15 milioni)

La Presidente rompe con il passato e dichiara apertamente: “Sul bilancio HO FATTO CHIAREZZA mostrando la situazione OGGETTIVA. TPER e’ nata solo un anno fa: ho immediatamente avviato una verifica constatando che GIA’ DA TEMPO c’erano delle criticità. Ma in passato SI ERA PREFERITO chiudere i bilanci in pareggio con MANOVRE STRAORDINARIE.

Era già noto, PRIMA della fusione, che i bilanci di ATC e FER apparivano in pareggio solo grazie ad ARTIFICI CONTABILI (del tutto legali) come un DIVERSO CALCOLO DEGLI AMMORTAMENTI degli autobus nel caso di ATC e della restituzione dei crediti dall’erario da parte di FER.”

https://www.facebook.com/notes/marco-piazza/bilancio-tper-finalmente-parole-chiare/596963336999426

 

28 novembre 2013

La guardia di Finanza acquisisce gli atti, indagato il presidente di ATC.

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