In questi anni ho visto il pubblico e le società pubbliche esternalizzare di tutto: le biglietterie di TPER, gli autisti degli autobus (eh già: persino il core business viene fatto fare ad altri), i servizi di aeroporto (ormai una girandola di appalti di ogni tipo con fallimenti, infiltrazioni…), lo svuotamento dei parcometri (anche i soldi diamo in mano ad altri!!), la mensa scolastica (prima comunale, poi passata da una società partecipata, poi totalmente esternalizzata), la manutenzione (i famosi global service), una miriade di servizi pubblici, nelle scorse settimane si parlava di esternalizzazione alla Fiera….
Ora arriviamo ad un nuovo livello: facciamo fare a dei consulenti esterni persino un atto di pianificazione fondamentale per la città: il PGTU (il Piano Generale del Traffico Urbano). In cui si regola ogni forma di mobilità della città.
Nel 2006, l’ultima volta che fu fatto questo piano del traffico, fu fatto dagli uffici tecnici del Comune e poi dal Consiglio Comunale con un percorso partecipato.
I dipendenti comunali che avevano redatto il piano, ed avevano poi la competenza per gestirlo, erano sempre a disposizione. Facevano parte del comune.
Oggi il Comune spende oltre 160 milioni di euro per il personale eppure non saranno loro a fare la pianificazione della mobilità della città. I dipendenti comunali scriveranno gli indirizzi del bando per selezionare chi dovrà fare piano. E ovviamente abbiamo stanziato risorse che saranno pagate a chi si prenderà l’incarico: 300.000 euro complessivi tra città metropolitana e comune.
Se continuiamo su questa strada, in prospettiva si perderanno persino le competenze per fare i bandi per esternalizzare.
APPROFONDIMENTO:
L’assessore Priolo giustifica l’esternalizzazione della redazione del Piano Generale del Traffico di Bologna (che contiene anche il piano parcheggi), dicendo che siccome si deve fare anche il Piano della Mobilità Sostenibile (di competenza della città metropolitana) meglio farli fare fuori entrambi a qualcuno di esterno come hanno fatto tutte le città anche perché i software e i dati non li abbiamo.
Io ho controreplicato che se la città metropolitana non ha più tecnici, cerchi lei i consulenti e poi facciamoli lavorare con i nostri tecnici (che per fortuna abbiamo ancora). Non è che se la città metropolitana è in difficoltà allora anche noi dobbiamo delegare all’esterno. Al limite chiediamo solo i dati se non li abbiamo (ma non conviene usare i 300.000 euro per dotarsi dei software???)