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Difendiamo l’Agricoltura Biologica da PASSANTE NORD e OGM

Prodotti-Biologici
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Il grande incremento di visitatori del SANA (+40% di visitatori nei primi 2 giorni di fiera),  appena conclusosi a Bologna, è la conferma del grande interesse del mercato per il settore del biologico e dei prodotti naturali.

La categoria dei “Consumatori Verdi” cresce sempre di più richiedendo prodotti sicuri per la salute e rispettosi dell’ambiente.

Le produzioni agricole biologiche, stanno ovunque assumendo un ruolo molto importante in termini economici, coinvolgendo centinaia di piccole e medie aziende agricole, spesso formate da giovani imprenditori; Questo è un settore che potrebbe trainare una ripresa e su cui creare nuovi presupposti per una ripresa economica duratura.

E’ quindi importantissimo e vitale permettere a questo settore di svilupparsi al meglio.

Proponiamo quindi due ordini del giorno

1) PASSANTE NORD

L’agricoltura biologica per svilupparsi ha bisogno di terreno di qualità, che rispetti certi parametri tra cui la distanza da autostrade (per esempio, per il miele biologico ci vuole 1Km di distanza dall’autostrada).

Il “Passante nord”, è un nuovo tratto di autostrada da 40 Km, che renderà non idonei a coltivazioni biologiche centinaia, ma più probabilmente migliaia di ettari di suolo agricolo. Sono milioni e milioni di metri quadrati!!

Il Passante Nord viene realizzato nell’era delle produzioni a “Km ZERO” in cui si promuvono le produzioni locali.

L’inutilità del Passante Nord è stata persino sancita da uno studio della stessa società Autostrade: “non comporta evidenti benefici sulle attuali complanari….non contribuisce né a migliorare le condizioni di deflusso autostradale dellaA14, né a migliorare le condizioni di deflusso sulle complanari. Tale risultato può mettere in discussione la sostenibilità trasportistica dell’intervento

Il Passante Nord sarà un duro colpo ad un’economia nascente e trainante a cui il nostro territorio dice NO. Diciamo NO al Biologico e alle produzioni locali di qualità in nome dell’obsoleta politica del cemento e delle strade che non serve a nessuno se non a perpetrare un modello ormai decaduto e la cui inutilità nell’attuale congiuntura è conclamata.

Presento quindi un ODG che si appella al Sindaco di Bologna, capoluogo di quest’area a rischio, perché tuteli la qualità del suolo agricolo e riconosca il prezioso valore di questa risorsa

 

2)    OGM FREE

Il secondo ODG riguarda l’uso degli OGM. Sostanze su cui non esistono certezze riguardo agli impatti sulla salute umana e su cui invece esistono certezze sul negativo impatto che hanno sull’ambiente e sulla biodiversità.

La Regione Emilia Romagna si è dichiarata OGM FREE alcuni anni fa e si sono poi susseguite varie mozioni sull’argomento.

Purtroppo però la guerra non è certo vinta: le multinazionali delle sementi OGM fanno pressioni ad ogni livello per avere il via libera all’uso su larga scala del loro prodotto che obbligherebbe poi gli agricoltori ad utilizzare i loro (costosi) prodotti chimici.

A Bologna sono già esclusi prodotti contenenti OGM dai bandi di SERIBO che produce pasti per le scuole. Chiediamo pertanto che la giunta faccia ancora quel poco che può, dichiarando OGM FREE anche il Comune di Bologna e, soprattutto, pubblicizzi la messa al bando delle sementi OGM con loghi, cartelli… per sensibilizzare culturalmente sul rischio del loro utilizzo (cosa che ci interessa particolarmente).

 

Non chiedo la trattazione immediata in Consiglio, ma l’approfondimento di questi argomenti in commissione.

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