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Pandemia e aumento delle povertà e del disagio, l’importanza dei Servizi Sociali

Articolo di: 
   del: 26 ottobre 2020

Intervento di inizio seduta di Marco Piazza – Consiglio comunale del 26 ottobre 2020

Pandemia e aumento delle povertà e del disagio: l’importanza dei Servizi Sociali

Una delle certezze che ormai abbiamo tutti maturato da tempo e che ripetere è quasi superfluo, è che questa pandemia porterà a un aumento delle povertà, all’aumento del disagio e alla nascita di nuove povertà.

Quello che invece non ci dicevamo tanto esplicitamente ma che temevamo, è che queste conseguenze portassero anche ad un aumento del malcontento e della rabbia con episodi di violenza che si prestassero ad essere infiltrati a scopi criminali.

La Caritas, una delle realtà in prima linea a contatto con la povertà, certifica nel suo recente rapporto 2020 il drammatico e allarmante legame tra Covid e povertà. La Pandemia non ha solo fatto emergere diseguaglianze e sperequazioni sociali, ma le ha acuite.

Il contraccolpo sulla società e sull’economia è solo all’inizio. Quando il virus sarà sconfitto, per molti anni dovremo fare i conti con i danni sul sistema economico e sociale che si sono sovrapposti a quelli della crisi del 2008 che aveva aumentato a 4,5 Milioni i poveri assoluti nel nostro paese.

Ora quindi la politica e le istituzioni hanno il dovere di gestire un periodo critico dove già la povertà e il disagio sta creando pericolosissime tensioni.

Serve coesione sociale, serve essere consapevoli che la situazione è grave. E’ appena entrato in vigore un nuovo drastico DPCM che è la più evidente misura della somma gravità della situazione. E su questo desidero esprimere sincera solidarietà a categorie che vengono duramente colpite e che erano già sotto pressione: bar, ristoranti, palestre, piscine, cinema, teatri settore cultura che avevano investito per operare in sicurezza. Tutti noi siamo chiamati a rinunciare ad una parte di libertà. Ma mai come oggi questo grande sacrificio lo dobbiamo alle nostre vittime, ai nostri cari, ai medici e infermieri, a tutta la comunità.

Verrà il tempo delle critiche, delle responsabilità e dei giudizi.

Ma oggi serve una strategia e servono strumenti che devono vedere in prima linea le amministrazioni comunali quale primo livello a contatto con i cittadini. Le città e i loro servizi saranno ancora una volta chiamati a giocare un ruolo primario.

Saranno centrali le politiche di welfare e sarà importante avere un Servizio sociale territoriale strutturato e con la giusta forza perché proprio il servizio sociale sarà una delle prime linee chiamata a fronteggiare il disagio, la povertà, le fragilità e le situazioni critiche che saranno numerose.

Se la risposta non sarà adeguata, allora è prevedibile che rabbia e malcontento cresceranno.

E’ importante comprendere che le risorse umane chiamate a gestire il disagio saranno ancora più importanti delle risorse economiche.

Il comune di Bologna può contare su operatori preparati con anni di esperienza e passione. E’ necessario valorizzare questi operatori e la loro esperienza utilizzandole per prepararne altre che possano potenziare il servizio perché ce ne sarà molto bisogno e sarà cruciale nel periodo che abbiamo davanti.

Per questo non posso che cogliere con preoccupazione le segnalazioni contenute nel volantino di COBAS SGB che descrivono invece situazioni di difficoltà all’interno proprio del servizio sociale territoriale con operatori non sostituiti, personale dimezzato, assenza di graduatorie e di meccanismi per sostituire assenze o licenziamenti.

Se questa è la situazione, non va per niente bene e non si puo’ che essere molto preoccupati.

Cerco di essere il più chiaro possibile: non basta essere consapevoli che la povertà e il disagio sono in netto aumento. Ma serve concretamente potenziare i servizi che sono chiamati a gestire le situazioni di povertà e di disagio.

Sono perfettamente consapevole che oggi più che mai le risorse sono scarse e ma sono convinto che da qui ai prossimi anni la pressione sarà elevatissima e le prime linee devono essere forti altrimenti mancheremo l’obiettivo principale di mantenere la coesione sociale e il rischio che il sistema crolli è alto.

Annuncio che chiederò un’udienza conoscitiva per sapere quali sono i piani dell’amministrazione per i servizi sociali del Comune di Bologna, come intende potenziarli per sostenere il lavoro straordinario

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