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Natale al carcere della Dozza: PANDEMIA, ISOLAMENTO e SOLIDARIETA’

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Testo dell’intervento di Marco Piazza in apertura del Consiglio Comunale del 21 dicembre 2020

 

Intervengo nell’ultimo consiglio comunale del 2020 per esprimere vicinanza a tutte le  persone che a causa della pandemia rischiano di passare un Natale di tristezza e di sofferenza.
A tutti loro va il mio pensiero e sono tante le persone che mi vengono in mente.
Tra questi sicuramente ci sono le persone al momento detenute al carcere della Dozza che a causa della pandemia stanno vivendo in una situazione molto difficile che ha messo sotto stress l’amministrazione carceraria e tenuto tutti con il fiato sospeso.
La scorsa settimana il Consigliere Errani è intervenuto chiedendo di programmare campagne di screening a tutta la popolazione carceraria e di attuare una politica di riduzione delle presenze. Nell’unirmi a queste richieste sottolineo che ad oggi la situazione mi risulta stia tornando sotto controllo dopo qualche giorno di forti preoccupazioni con circa 70 casi di positività tra la popolazione carceraria. Ora i casi sono scesi sotto ai 50, il personale è stato sottoposto a tampone e le presenze sono scese sotto i 700 grazie al blocco dei nuovi ingressi. Siamo ancora in una situazione difficilissima, e il sovraffollamento ancora rilevante dato che siamo ben sopra alla capacità massima è di 500 persone. E’ importante continuare con gli screening che, seppur con un rischio ritardo, pare siano partiti, e tenere alta l’attenzione.
Una bella notizia è invece la mobilitazione di solidarietà in vista del periodo Natalizio: per riempire il vuoto nelle camere detentive ora che, a motivo del contagio tra i detenuti di cui dicevo prima, il Ministero della Giustizia ha predisposto la “sospensione di tutte le attività formative, scolastiche, ricreative, culturali e sportive fino a nuova disposizione”. Come sappiamo anche il Cardinale Zuppi non potrà recarsi come di tradizione in Carcere a natale.

Questa iniziativa prende il nome di “Natale Liberi dentro” ed origina dal programma radiotelevisivo nato nel periodo di lockdown “Liberi dentro – Eduradio“. Lo scopo direi raggiunto, era arrivare direttamente nel carcere della Dozza e accorciare le distanze che separano i reclusi dalla cittadinanza bolognese.
Tutto questo è stato resto possibile grazie al CPIA (Centro provinciale per l’istruzione degli adulti) Metropolitano, della Chiesa di Bologna, delle Associazioni AVoC e Il Poggeschi per il carcere, della Cappellania carceraria e di alcuni donatori privati, con il sostegno dei Garanti regionale e comunale dei diritti delle persone private della libertà personale, dell’Amministrazione penitenziaria, del servizio sanitario dell’Ausl di Bologna.
Il buon esito dei primi mesi di questa iniziativa fa pensare a un rilancio a Gennaio anche con l’aiuto di ASP Città di Bologna, del Comune e delle Regione. Mi auguro che la cosa si possa fare, intanto ringrazio tutti gli insegnanti, i volontari, gli operatori spirituali e i molti altri, che porteranno il calore delle feste all’interno delle camere detentive per Natale in una intensa 2 giorni di programmazione che partirà la sera del 24 alle 21 e si concluderà alle 22.30 del 25. Il tutto sarà trasmesso sul digitale terrestre al canale 636 di Teletricolore e sul canale 103.1 di Radio Città Fujiko.
Ci saranno tanti contributi di chi opera all’interno del carcere bolognese da anni come AVoC e Poggeschi, Coro Papageno dell’Associazione Mozart14, squadra di rugby Giallo Dozza con il documentario di Enza Negroni, Teatro dell’Argine, Cantieri Meticci. Non mancherà il regista più solidale di Bologna: Paolo Billi e il Teatro del Pratello, ma anche l’Equipe sanitaria del carcere bolognese, le insegnanti del CPIA metropolitano, il maestro panificatore e pasticcere Fausto Rivola, da anni impegnato in percorsi di formazione in varie case circondariali della Regione e tanti altri.

Nel ringraziare ancora una volta per questa bellissima iniziativa di solidarietà concludo augurando di cuore buone feste a tutti i detenuti, al personale e agli operatori del carcere della Dozza alla polizia penitenziaria, all’amministrazione, agli educatori, a tutti i volontari e in generale a tutte le persone che, come ricordavo in apertura, rischiano di trascorrere un Natale di solitudine e tristezza. A loro dico che a Bologna la solidarietà non andrà mai in lockdown e Bologna non vi lascerà soli.

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