Oggi parte il cantiere più importante e impattante dal dopoguerra: sarà bloccata l’arteria principale di Bologna per 1 anno. E non un anno qualsiasi, ma l’anno del EXPO in cui questa giunta spera di avere un sacco di turisti a Bologna. Turismo di cantiere…
Partono i lavori e residenti e commercianti lamentano scarsa informazione, nessuna risposta alle domande e piani di carico scarico arrivati poche ore prima…
Ovvero ancora una volta ZERO PARTECIPAZIONE.
“Partecipazione”: una parola buona solo da scrivere nei programmi elettorali.
Ecco come opera questa giunta che parla di partecipazione:
- Via Volturno: i residenti si svegliano e trovano la strada chiusa con i fittoni fissi (così bloccano persino ambulanze, polizia, VVFF…). Evviva la tecnologia d’avanguardia.
- Via Schiassi: i residenti ricevono la lettera di TPER di possibili espropri e imparano così dei lavori che cambieranno faccia alla loro via. Anche in questo caso, nessuna info preliminare. Nessuna raccolta di pareri da chi la strada la vive
- Strada Maggiore: un cantiere di sei mesi fatto partire con preavviso di poche settimane. I commercianti avevano già fatto e programmato gli acquisti per l’intero anno.
- T Days: partiti da un momento all’altro senza un’adeguata conoscenza dell’impatto per poi correre ai ripari con correttivi
E via così…
Giovedì scorso l’assessore Colombo era in commissione: presenti i consiglieri, i tecnici, i dirigenti, i cittadini e i commercianti (qualcuno aveva persino tenuto chiuso il negozio per venire). Prima ancora di parlare dei lavori se ne è andato. Erano solo le 11.40 del mattino. E’ praticamente scappato via lasciando i cittadini tra il basito e l’inferocito.
E giustamente la gente a questo punto si lamenta che non è informata (figurati “coinvolta” o “consultata”… altro che partecipazione. Qui manca persino l’informazione del dato di fatto).
A voler essere molto buoni come minimo si deve imputare un gravissimo deficit di comunicazione.
…. a voler essere buoni!