E’ stata rivolta al Consiglio Comunale una richiesta di aiuto da dai cittadini Bolognesi residenti in un’area limitrofa ad un campo agricolo ove regna da alcuni anni degrado e illegalità: “..roulotte, baracche, container ove vivono mediamente 15-20 persone…in condizioni igieniche indescrivibili, senza acqua, senza servizi igienici…. sporco, topi, rifiuti, roghi tossici… reati , risse“.
La convivenza con questa situazione sta rendendo la vita moto difficile a queste persone che si sentono abbandonate: le loro denunce e appelli all’amministrazione che hanno rivolto in questi anni sono rimaste senza risposta.
Purtroppo non sono gli unici: a Bologna sono più di uno i terreni dove vivono persone in condizioni di emergenza sanitaria.
Non stiamo parlando dei campi nomadi attrezzati e in qualche modo regolarmente previsti e gestiti. Ma di terreni, magari agricoli, dove non è ammessa la residenza permanente di esseri umani, né queste aree sono attrezzate per ospitare persone essendo prive di servizi igienici, elettricità, acqua…
Gli interventi e le norme in questi casi si ingarbugliano, gli organi coinvolti sono molteplici e si intrecciano. Ordinanze del sindaco possono essere annullate dalla prefettura se in quelle aree vivono minori e tutto diventa complicato.
I tempi per riportare la situazione alla normalità e restituire serenità ai residenti sono lunghi, ma quello che si potrebbe fare e che si DOVREBBE fare, sarebbe fornire almeno un report mensile ai residenti di quello che si sta facendo. Il Comune, che ha la responsabilità nei confronti dei cittadini, ed ha il polso della situazione dovrebbe fare da collettore delle azioni che i vari enti stanno svolgendo e inviare dei sunti ai cittadini coinvolti.
Almeno questo sarebbe dovuto e l’ho proposto all’Assessore Frascaroli che ho interrogato in Consiglio Comunale. Qui il video con il mio intervento e parte della risposta ricevuta: