Movimento 5 Stelle Bologna
La democrazia è partecipazione

Acqua pubblica e referendum: il PD non fa nulla, anzi si allontana

acqua_pubblica
Articolo di: 
   del: 24 aprile 2015

Il 9 gennaio 2012, con l’entusiasmo e l’ingenuità di inizio mandato, scrivevo questa nota che vi riporto di seguito integralmente:  http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/bologna/2012/01/acqua-pubblica-a-bologna-approvato-un-importante-odg.html

 

ACQUA PUBBLICA A BOLOGNA! Approvato un importante ODG

(Consiglio 9 gennaio 2012 ore 19:01)

SIAMO APPENA RIUSCITI A FAR APPROVARE UN IMPORTANTE ODG SULL’ACQUA post referendum!!!

Vi allego il testo con in rosso gli emendamenti che mi sono stati chiesti dal PD. Vi assicuro che e’ stato un serratissimo confronto all’ultimo comma.

Considerando che dopo la discussione in commissione, pensavo di riuscire ad ottenere molto meno, devo dire che sono soddisfatto.

Ora si dovra’ organizzare una sottocommissione statuto per trasformare questi “concetti” in “commi” da inserire nello statuto del comune di Bologna.

Votanti 34, favorevoli 23 (PD, IDV, SEL, Amelia x Bologna, M5S), 1 non votante 10 ASTENUTI eNESSUN CONTRARIO.

Vi copio di seguito la parte dispositiva (ma merita di essere letto il testo completo: sono partito dalla proposta del forum dei movimenti per l’acqua pubblica e ho raccolto il meglio da decine di ODG approvati negli altri comuni):

SI IMPEGNA A

Dare seguito alla chiara volonta’ popolare espressa con l’esito del primo quesito referendario, inserendo all’articolo 2 dello statuto comunale i seguenti commi concetti:

- Il comune riconosce l’acqua quale patrimonio dell’umanita’ e lo status dell’acqua come bene comune pubblico.

- Il Comune riconosce l’accesso all’acqua come diritto naturale, inalienabile di ogni essere vivente.

- Afferma inoltre il principio che tutte le acque, superficiali e sotterranee, anche se non estratte dal sottosuolo, sono pubbliche e costituiscono una risorsa da utilizzare secondo criteri di solidarietà (anche in rapporto alle generazioni future) e rispetto degli equilibri ecologici;

- Il Servizio idrico integrato e’ di interesse generale

- La proprieta’ delle infrastrutture e delle reti del servizio idrico integrato e’ pubblica e inalienabile

- La gestione del servizio idrico integrato e’ effettuata esclusivamente da soggetti interamente pubblici o a controllo pubblico con meccanismi che garantiscano la partecipazione sociale, in quanto servizio pubblico essenziale per garantire l’accesso all’acqua per tutti e pari dignità umana a tutti i cittadini

INVITA LA GIUNTA

- a valutare l’opportunita’ e la fattibilità dell’istituzione di un “minimo vitale idrico”, finalizzato, a garantire tendenzialmente a tutti i cittadini la disponibilità domestica di un quantitativo minimo vitale giornaliero di acqua potabile per persona.

Marco Piazza
Consigliere Comunale di Bologna
Portavoce dei cittadini

Qui finiva la nota del gennaio 2012. Oggi, dopo 4 anni di mandato, dico sconsolato che questa ODG è rimasto lettera morta. Fatti i titoli sui giornali (che esaltavano il PD come difensore del referendum), non si è più fatto niente. Lo statuto è rimasto com’era. Nessuna modifica. Impegno disatteso. Nonostante le mie periodiche insistenze.

Non solo non si è fatto quanto il Consiglio stesso si è impegnato a fare votando. Ma non si è fatto nessun piano per rispondere alla richiesta del referendum 2011. Nessun piano per una gestione dei servizi senza profitti e fuori da logiche di mercato.

Tutte le volte che si parla di HERA si raccontano vere e proprie balle, arrivando a negare quanto scritto nelle delibere che si votano. Si sente dire che scendendo dal 51% al 35% la presenza pubblica si rafforza (già con il 51% di oggi, la governance del Pubblico è debolissima se non inesistente. Anzie è HERA che controlla i Comuni azionisti).

Poi Si sente dire che la gestione del servizio idrico da parte di una società per azioni quotata in borsa (e quindi obbligata e perseguire logiche di profitto) soddisfa le richieste referendarie perchè la maggioranza delle azioni è in mano a soci pubblici.

 Oggi si da mandato a vendere le azioni di Hera, impoverendo strutturalmente il comune di Bologna per far felice Renzi e tamponare i suoi continui tagli. Intanto perdiamo milioni di euro di utili. Ma tutti a dire che non si vende nonostante la delibera dice persino con che metodo avverrà la vendita.

A me serve un supporto psichiatrico in aula di Consiglio per affrontare certe ore di schizofrenie.

Tag I - Affari generali ed istituzionali, II - Bilancio e Pianificazione, III - Attività Produttive Commerciali e Turismo, , ,