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Working on a dream – stiamo lavorando ad un sogno

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   del: 13 luglio 2015

Working on a dream – stiamo lavorando ad un sogno

Questa lettera la scriviamo alle donne e agli uomini di Bologna, a voi è diretta questa lettera di intenti con la speranza che nel 2016 possiate scegliere a chi far governare la città di Bologna liberi da ogni pregiudizio e da ogni condizionamento.
In questi lunghissimi 4 anni all’interno del consiglio comunale di Bologna io e Marco Piazza abbiamo visto di tutto, ne abbiamo passate tante, ma soprattutto abbiamo acquisito una grande esperienza di cui faremo tesoro.
Siamo entrati in comune nel 2011, dopo l’incolore commissariamento della Cancellieri, ma soprattutto dopo la caduta dell’amministrazione Del Bono e dopo i tristi anni dell’arrogante Cofferati. Nel 2011 ci ha mosso il cuore, la sete di conoscenza, la voglia di vedere le cose più da vicino, ma soprattutto una buona dose di rabbia mista ad incoscienza. Immaginavamo che nei palazzi si vedessero brutte cose, ma abbiamo potuto riscontrare che è tutto molto peggio di come ci immaginavamo e come dai banchi dell’opposizione, con tutti i media contro, si possa fare davvero poco.
Abbiamo visto un sindaco, una giunta e un PD davvero schiavi dei grandi poteri cittadini, li abbiamo visti ossequiosi dinanzi alle nuove teorie liberiste, ovvero: qui comanda la finanza, comandano le banche, comandano le compagnie assicurative, comandano le cooperative, comandano le multiutility che gestiscono i servizi essenziali e gli amministratori non sono altro che dei passacarte.
Abbiamo visto un partito come SEL urlare e continuamente richiamare valori di una sinistra Berlingueriana ormai estinta, ma poi li abbiamo visti ipocritamente votare alla fine tutto ciò che il PD gli imponeva.
Abbiamo visto un referendum consultivo tradito. Migliaia di cittadini hanno raccolto firme insieme a noi per chiedere di fermare la donazione annuale alle scuole private paritarie e confessionali. Migliaia di cittadini sono andati a votare, abbiamo stravinto, eppure l’amministrazione ha fatto finta di nulla ed è andata avanti per la propria strada destrorsa.
Abbiamo visto cooperative a giudizio per mafia finanziare il partito democratico che non si è minimamente sentito a disagio e non ha restituito i soldi ricevuti da loro in campagna elettorale.
Abbiamo visto susseguirsi una serie infinita di esternalizzazioni e di privatizzazioni di servizi importanti. Servizi oggi delegati a cooperative che in molti casi tolgono diritti ai lavoratori, riducono gli stipendi di 200/300 euro al mese costringendo alla fame e all’incertezza degli onesti lavoratori. Queste scelte se fossero state prese da un governo cittadino di centrodestra sarebbero state messe all’indice da Repubblica e da tutti gli intellettuali sinistrorsi, ma governa il PD e allora si ammorbidiscono tutti gli spigoli e buona parte della stampa scodinzola e riporta il bastone. Intellettuali di sinistra che ormai per difendere il PD e SEL sono disposti a rinnegare la realtà, capaci addirittura di dichiarare che il sole fa buio.
Abbiamo visto il degrado e l’abbandono delle periferie, un aumento dell’insicurezza e dell’illegalità che si trasformano in paura, in alcuni casi in vero e proprio terrore dei cittadini e dei commercianti. Chiudono le attività per il lassismo dinanzi alla dilagante concorrenza sleale, ovunque c’è abusivismo e sporcizia, permissivismo e abbandono, noncuranza e superficialità. La Lega Nord sfonda in questo momento con le proprie argomentazioni proprio perchè le amministrazioni locali lasciano campo aperto alla decadenza delle periferie e proprio perchè il tema dell’accoglienza è solo la massima ipocrisia dietro cui si nascondono amministratori incapaci e senza idee. A Bologna “accoglieresignifica per PD-SEL far arrivare migliaia di persone disperate nel nostro comune per poi abbandonarle in strada dopo due mesi senza alcuna formazione, condannandole alla malavita, all’abusivismo e alle ruberie. Quando si parla di immigrazione, il centrosinistra (dalla Boldrini a Renzi passando per Vendola e Errani) si faccia un favore: taccia.
Qui nessuno ha fatto “accoglienza” in questi anni, quello che abbiamo visto fare si chiama invece“carità” e la carità, come insegna anche il premio Nobel per la pace Yunus, per quanto sintomo di generosità non serve assolutamente a nulla, non risolve alcun problema di povertà e soprattutto non responsabilizza il beneficiario della donazione.
Chi sosta, transita o risiede nel territorio del comune di Bologna dovrebbe aver chiaro un concetto che noi cercheremo di inculcare con tutte le nostre forze: “se fai qualcosa per il bene della città e dei tuoi concittadini allora potrai avere anche degli aiuti, se non fai nulla non avrai nulla, se invece addirittura fai brutte cose dalla città sarai cacciato immediatamente senza eccezione alcuna.” La legalità e la sicurezza saranno alla base della nostra azione, ma senza strumentalizzazioni xenofobe e senza demagogia.
Assistiamo in questi giorni al fiorire di liste, listine e listoni. Si dicono tutti civici, ma non sono altro che politici trombati e frustrati, scarti di altri partiti, compresi ex M5S. Cacciatori di poltrone disposti a superare qualsiasi ideologia, a distruggere ogni più piccola parvenza di credibilità, pur di vedere il proprio nome sul giornale o in una lista avveniristica sia essa di destra, di sinistra o di centro.
Di noi vi hanno detto e ripetuto che siamo populisti, demagoghi, litigiosi, sciamannati allo sbaraglio, cattivi e urlatori. Se siete di sinistra vi hanno detto che siamo fascisti. Se leggete media di destra vi hanno detto che siamo comunisti. Intanto oscuravano e tacevano le nostre serie denunce su sprechi, esposti milionari, bilanci falsi, ecc…. nulla vi è stato detto del nostro lavoro serio. Perchè? Perchè facciamo paura al sistema.
Perchè noi del’M5S di Bologna, dopo essere cresciuti tanto, dopo aver fatto esperienza, dopo aver metabolizzato, digerito ed evacuato coloro che vedevano nel nostro movimento solo un trampolino di lancio, siamo davvero pronti per lanciare una grande sfida e per governare la città.
Le nostre parole d’ordine saranno le nuove parole d’ordine della città: cultura, onestà, dignità, legalità,sobrietà, rispetto, sorriso e cordialità. Questo sarà il nostro brand, il nostro marchio per il rilancio della città e per ritrovare il lavoro e la serenità dei bolognesi. Con musica, cinema, fotografia, letteratura e pittura che daranno vigore al turismo, con la forza dell’università e delle nostre eccellenze industriali, valorizzando la nostra architettura e le nostre piazze, identificando la città con la strepitosa cucina, sconfiggeremo il degrado e la paura. In città si parlerà d’altro, si respirerà e tornerà il sorriso.
Dopo l’estate il M5S di Bologna presenterà il suo programma alla città, un programma che modelleremo e aggiusteremo come sempre insieme ai cittadini attraverso la partecipazione garantita ai nostri tavoli di lavoro (sempre aperti a tutti) e attraverso i suggerimenti che arriveranno dal nostro tour nei quartieri.
I commercianti saranno coinvolti seriamente (singolarmente e attraverso le associazioni di categoria), le scelte sulla mobilità e sugli orari saranno decise con il loro prezioso contributo.
Le associazioni che hanno sputato sangue in questi anni per portare avanti battaglie virtuose saranno valorizzate e ascoltate, ci aiuteranno a non sbagliare, ci avvarremo della ricchezza che proviene dalla loro esperienza e dal loro impegno. Porteremo aria davvero nuova in città e per tutti ci sarà un nuovo respiro.
Fuori da ogni ipocrisia vogliamo ammettere davanti a tutti i cittadini che nel 2011 non eravamo pronti a governare la città perchè non conoscevamo la macchina, non conoscevamo i meccanismi, non conoscevamo gli angoli bui e non avremmo riconosciuto gli impostori e gli adulatori che ci avrebbero teso tranelli e trappole ad ogni passo. L’esperienza conta e io e Marco Piazza insieme a tutto il gruppo del M5S di Bologna di esperienza in questi anni ne abbiamo fatta davvero tanta.
Non abbiamo nemmeno bisogno di fare false promesse: continueremo a fare quello che abbiamo sempre fatto con lo stesso metodo: ogni mese relazioniamo e ogni mese ascoltiamo le proposte di tutti, sempre in mezzo alla gente, sempre aperti all’ascolto (vero!) e al dialogo.

Questo è il momento. Non basterà un mandato per cambiare le cose, ma dobbiamo partire. Il lavoro da fare è immane. Non basterà nemmeno un voto e poi stare alla finestra a guardare.
Questo è il momento in cui tutti quelli che hanno a cuore Bologna devono mettersi in gioco e dare qualcosa di sé per gli altri.
Einstein diceva che “follia è fare sempre la stessa cosa e aspettarsi risultati diversi”: le cose non si possono cambiare continuando come sempre a delegare partiti parte del sistema o gli stessi nomi riciclati in pseudo liste civiche: ma la comunità del M5S è l’unico modo sincero e reale per cominciare questo lungo percorso.
In questi ultimi mesi sui giornali avete letto solo nomi di candidati, candidati sindaco e candidati consiglieri, accozzaglie di liste, ma nessun contenuto, nessuna visione, nulla che abbia a che fare con la politica. In questa lettera invece l’unica cosa che manca è un nome di un candidato sindaco o i nomi di candidati consiglieri.
Ci attende un’impresa titanica, cercheremo di conquistare la fiducia di chi ancora non ci conosce passo dopo passo, giorno dopo giorno, consapevoli del fatto che solo se il M5S arriva al ballottaggio, il PD può essere davvero sconfitto. Con qualsiasi altra coalizione al ballottaggio al posto del M5S, il PD tornerà a vincere e nulla cambierà.
Noi stiamo lavorando ad un sogno con caparbietà, con un fiore chiuso dentro al pugno, e abbiamo bisogno di voi per trasformarlo in realtà.

Max Bugani – Marco Piazza
M5S Bologna

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