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Discorso Vicepresidente del Consiglio Comunale

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Articolo di: 
   del: 12 luglio 2016

Di seguito il testo del discorso che ho tenuto l’11 luglio 2016 appena nominato Vicepresidente del Consiglio Comunale di Bologna

 

Un ringraziamento sincero a tutti i colleghi per la fiducia che mi avete accordato.

Un ringraziamento doppio! Perché, essendomi già impegnato nei 5 anni appena conclusi alla Presidenza di una commissione, questa larga convergenza sul mio nome la leggo anche come apprezzamento del lavoro svolto nel quinquennio appena concluso. Per questo vi ringrazio due volte e per questo metterò il massimo impegno nel rappresentare tutti voi indipendentemente dal gruppo di appartenenza, avendo come unici riferimenti il regolamento, lo statuto e l’importantissimo e delicato ruolo che questo Consiglio Comunale è chiamato a svolgere nei prossimi anni. Tenendo rigorosamente separata quella che sarà la mia attività politica dal ruolo istituzionale di garanzia e rappresentanza che mi avete fatto l’onore di conferirmi.

Sono particolarmente onorato e, anche un po’ in soggezione, perché ritengo che nel mandato che oggi inauguriamo, il Consiglio Comunale abbia un’importanza speciale, più che in passato… direi eccezionale.

Questa importanza deriva dall’estrema frammentazione emersa dalle ultime elezioni.

Nessuna forza politica in città ha conquistato al primo turno la maggioranza dei 180.000 votanti e meno ancora dei 300.000 elettori aventi diritto a causa di un astensionismo record per delle elezioni amministrative a Bologna (hanno votato solo il 59,6%).

E’ solo qui, in questo Consiglio, composto da consiglieri eletti direttamente dai cittadini, che quella maggioranza di rappresentatività si può raggiungere e ricostruire, lavorando su proposte che vedano convergere più gruppi. 

E’ pertanto importante stimolare la collaborazione tra tutti noi, indipendentemente dal gruppo di appartenenza, rompere i confini e dialogare su proposte e progetti condivisi perché solo quei progetti, se sostenuti da più gruppi, potranno ricucire i rapporti in città e con la città. Una città che ha sempre saputo reagire e rialzarsi anche dai suoi momenti più difficili.

Questo è il motivo per cui attribuisco a questo nuovo Consiglio Comunale un’importanza eccezionale che mi responsabilizza maggiormente e mi spinge ad impegnarmi per il suo ottimale funzionamento.

Proprio per la sua capacità di raggiungere un’alta rappresentatività e dare con il suo voto una forte legittimità ad un’azione politica, questo Consiglio Comunale deve essere assunto più che mai come punto di riferimento della giunta e del Sindaco nel loro operato. La sua azione di controllo, ma soprattutto di INDIRIZZO dell’azione di governo deve essere tenuta in massima considerazione dalla nuova giunta.

Nel precedente mandato, è noto a tutti, i rapporti con la giunta non sono stati facile e ci siamo ritrovati molte volte come Consiglieri, a parlare rivolgendoci a scranni vuoti. Saluto il precedente ufficio di Presidenza, Scarano, Cocconcelli e Lembi, che si sono sempre impegnate, nel rispetto delle loro posizioni e dei ruoli, per una più assidua partecipazione ai lavori del consiglio da parte della giunta.

Ora la giunta è molto rinnovata, porgo anche a loro i miei saluti e le auguro buon lavoro nell’interesse e per il bene della città. Voglio credere che il rapporto tra questo nuovo Consiglio Comunale e la nuova squadra di governo della città, sarà di ottima collaborazione e grande rispetto reciproco.

Sarebbe molto grave se proprio in questo mandato si creasse un rapporto difficile o qualche scollatura tra Consiglio Comunale e Giunta proprio alla luce della particolare ed eccezionale importanza che il Consiglio assume. Questo non deve accadere.

Sarà pertanto una mia priorità a tutela dei miei colleghi Consiglieri adoperarmi per costruire un efficiente ed efficace rapporto di lavoro con il Sindaco e la sua squadra di governo rispettoso dei ruoli di ognuno

Anche noi come Consiglieri Comunali, dobbiamo fare la nostra parte. Questo è il secondo mandato da quando i consigli comunali sono stati profondamente riformati, in particolare con il taglio dei loro componenti con la finanziaria 2010.

Dobbiamo definire ancora meglio la nostra nuova identità. Alcune cose del precedente mandato sono state buone su altre ognuno dovrà ragionare. Avrò sempre massimo rispetto e tutelerò il modo di lavoro di ogni singolo consigliere, ma il dato numerico è che abbiamo chiuso il mandato con circa 150 ordini del giorno non discussi e questo potrebbe suggerire di puntare più sulla qualità che sulla quantità.

Anche a chi ha il delicatissimo dovere dell’informazione spetta un compito cruciale.

E mi rivolgo ai media che ci accompagneranno nel nostro lavoro. Per quello che riguarda il Consiglio Comunale mi permetto di chiedervi di entrare più nel merito di quello che sarà il lavoro di quest’organismo ed evitare di creare classifiche dei più bravi e meno bravi sulla base del mero numero di atti. E’ un dato molto più fuorviante che rappresentativo dell’azione politica, soprattutto per la sfida e i temi critici e delicatissimi che abbiamo davanti che richiedono un lavoro attento e di qualità.

Questa è una città in cui si sono create tensioni, in cui un numero sempre crescente di cittadini vive un disagio, in cui esiste un rischio di tenuta della coesione sociale.

Non ho bisogno di citare dati perché li conoscete tutti. Nello scorso mandato ci sono state innumerevoli proteste e interruzioni di consiglio (e anche oggi purtroppo non fa eccezione).

Il Consiglio Comunale potrà e dovrà raccogliere, capire, studiare e proporre soluzioni a problemi grandi e complessi in un contesto caratterizzato da frequenti incertezze normative e scarsità di risorse.
Oggi come non mai.
E un lavoro del genere non può essere misurato limitandosi a contare il numero di atti prodotti, ma è necessario valutare la qualità, l’approfondimento, il dettaglio e il potenziale impatto di ogni proposta se si vuole davvero avere una reale valutazione dell’efficacia politica e del lavoro di questo Consiglio Comunale

La sfida, le tensioni, i problemi, la complessità delle richieste e i vincoli esistenti delineano un quadro tale che solo se riusciremo a unire le forze, Consiglio, Giunta, Sindaco in primis ma anche tutti i dipendenti comunali di ogni settore, allora potremmo fare quel salto in avanti che questa città non ha visto, che ci ha chiesto e di cui ha bisogno.

Come vice presidente di questo importantissimo Consiglio Comunale, farò la mia parte perché questo avvenga. Metterò il massimo impegno perché tutti voi, possiate svolgere il vostro prezioso lavoro nel mondo più:
- efficace
- pubblicizzato e comunicato (con un ampia diffusione dei lavori dell’assemblea)
- informato e consapevole (ricevendo tutti i documenti avendo il giusto tempo per approfondirli)

Auguro quindi buon lavoro e buona fortuna a tutti noi Consiglieri sia come singoli che come Consiglio Comunale, alla Giunta, al Sindaco, alle consulte (prezioso punto di riferimento del consiglio comunale), ai futuri presidenti di commissione, allo staff del consiglio, allo staff delle commissioni e a tutti i tecnici e dipendenti comunali.

Buon lavoro e buona fortuna a tutti voi e alla nostra Bologna

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