Movimento 5 Stelle Bologna
La democrazia è partecipazione

Scuola: percorso partecipato Vs referendum… paradosso istituzionale?

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Articolo di: 
   del: 1 febbraio 2013

 

Ieri vi ho raccontato dell’ampio percorso partecipato sui servizi educativi 0 – 6 che si terrà a Bologna da qui a Giugno (leggi)

Alla luce del fatto che si terrà a Bologna nello stesso periodo anche un referendum sulle convenzioni con le scuole d’infanzia paritarie private, vorrei fare qualche riflessione.

PARTIAMO DAI FATTI:

1) In data 30 gennaio 2013 l’assessore Pillati e i tecnici ci hanno presentato la struttura del percorso partecipato sui servizi alla prima infanzia (fascia 0- 6)

2) Il percorso partecipato tratterà in modo ampio tutti gli aspetti dei servizi educativi offerti alla fascia 0-6.

3) Un percorso partecipato era stato annunciato nella delibera PG 152562/2011 (luglio 2011): “Considerato pertanto che si pone con tutta evidenza la opportunità di una conferma del sistema di convenzioni vigente (…), in ragione dell’urgenza di garantire il regolare avvio del prossimo anno scolastico 2011/2012, mentre nel corso di tale anno è intenzione di questa Amministrazione, sulla base dell’andamento delle convenzioni nel triennio precedente, dare avvio ad un percorso di riflessione partecipata a livello cittadino per disegnare lo sviluppo futuro del sistema…”

4) Il percorso partecipato non si è tenuto nell’A.S. 2011/2012

5) Il percorso partecipato è stato ripreso nella delibera del luglio 2012 PG 139916:”RITENUTO OPPORTUNO in occasione dell’iter di approvazione della presente deliberazione promuovere alcuni momenti di discussione sia a livello cittadino centrale che territoriale sul sistema integrato di scuola dell’infanzia, propedeutici al percorso partecipato che l’Amministrazione intende promuovere nei prossimi mesi sull’innovazione del sistema dei servizi 0-6, di cui la scuola dell’infanzia è una componente”.

6) E’ indetto per il 26 maggio un referendum consultivo cittadino sul tema del finanziamento comunale alle scuole paritarie a conduzione privata.

7) Il percorso partecipato sarà sospeso per circa un mese in corrispondenza del referendum per “evitare che si faccia campagna per l’una o l’altra posizione”

8) Il Consiglio comunale deve pronunciarsi sull’oggetto del referendum entro tre mesi dal suo svolgimento indipendentemente dal numero dei cittadini che ha partecipato al voto (Art 7 comma 8 dello Statuto del Comune di Bologna)

9) Il percorso partecipato si concluderà con un’istruttoria pubblica, istituto propedeutico all’assunzione di una deliberazione da parte del Consiglio Comunale che si deve esprimere entro 60 giorni dal ricevimento della relazione conclusiva (art 41 del Regolamento sui diritti di partecipazione dei cittadini del comune di Bologna)

ALLA LUCE DI QUESTI 8 FATTI FACCIO DUE CONSIDERAZIONI

1) Il sistema delle convenzioni con le scuole paritarie private e il loro ruolo nel sistema integrato di scuola dell’infanzia, già oggetto del referendum, sarà uno dei temi che verranno dibattuti ANCHE nel percorso partecipato come emerge chiaramente dalla delibera PG139916/2012 citata in premessa cosa che ha suggerito persino una sospensione di un mese del percorso partecipato a cavallo del referendum. Quindi c’e’ sovrapposizione

2) La richiesta di oltre 10.000 cittadini Bolognesi di un referendum consultivo sul tema della convenzione con le scuole d’infanzia paritarie private non ci sarebbe stata se il percorso partecipato previsto nella delibera 152562/2011 (richiamata in premessa) si fosse effettivamente tenuto.

CONCLUSIONE:

Si stanno sovrapponendo due istituti di partecipazione (istruttoria pubblica e referendum consultivo) che trattano dello stesso tema (il tema del referendum è uno dei temi oggetto dell’istruttoria). Entrambi questi istituti prevedono alla loro conclusione una deliberazione del Consiglio Comunale

Come si concilierà la sovrapposizione di questi due istituti di partecipazione?

Come potrà deliberare il consiglio comunale se l’esito dei due istituti sarà discordante? Potremmo trovarci davanti ad un PARADOSSO ISTITUZIONALE

Secondo me sarebbe opportuno attendere la delibera del Consiglio Comunale sull’esito del referendum (obbligatoria entro 3 mesi), prima di avviare l’istruttoria pubblica così che l’esito di un istituto di partecipazione sarà un dato acquisito per l’altro percorso partecipato evitando ogni potenziale contraddizione istituzionale.

Porro’ queste domande all’Assessore Pillati nel consiglio di domani 1 febbraio 2013. Vi condividero’ la risposta scritta

Marco Piazza

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