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Refezione scolastica: da forfait a tariffa al consumo

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Articolo di: 
   del: 31 maggio 2013

 

Qualche giorno fa vi avevo aggiornato con questa nota:

https://www.facebook.com/notes/marco-piazza/refezione-scolastica-il-nuovo-sistema-tariffario-a-consumo/621214154574344

Lunedi’ la delibera e’ stata approvata e quanto e’ scritto nella nota qui sopra è confermato eccetto la TARIFFA.

Alla fine l’amministrazione ha accolto le perplessità nostre e di altri consiglieri di minoranza, sulla loro prima proposta di TARIFFA AL CONSUMO e l’hanno cambiata con una che mi pare nettamente migliore rispetto alla prima proposta che descrivevo e criticavo nella nota del 16 maggio.

Comunque qualche dubbio sulla reale convenienza per i genitori di questo passaggio da forfait a consumo ancora resta.

Ho fatto una tabella excel che confronta quanto si è pagato fino ad oggi con il sistema a forfait, con il sistema tariffario al consumo che dovrebbe partire a settembre 2013:

http://files.meetup.com/8213762/130509-TariffaForfaitAttuale-vs-NuovaTariffaConsumo.xls

Le fasce ISEE resteranno quelle attuali (prima volevano ridurle, ci hanno rinunciato).

La nuova tariffa a consumo si compone di una parte fissa a cui si somma il costo dei pasti consumati.

Se si fanno molte assenze quindi conviene rispetto alla tariffa precedente.

Il punto di “pareggio” tra la tariffa a forfait e quella a consumo si raggiunge con un tasso di assenza attorno al 16% (circa 3 giorni al mese su 20). Il valore esatto dipende dalla vostra fascia ISEE.

Il primo dubbio è che un tasso di assenza medio valido per tutti è una semplificazione un po’ forte: i bambini che vanno all’asilo avranno tassi di assenza molto più alti di quelli che vanno alla primaria che saranno praticamente sempre presenti.

Il secondo dubbio, riguarda il diverso sistema di rilevazione spiegato nella nota precedente. L’onere della comunicazione nelle scuole Statali è a carico del genitore, in quelle Comunali a carico del personale, peccato che nella fase di accoglienza il personale comunale, ridotto all’osso, è già abbastanza oberato e non ha molto spazio per fare dedicarsi ad altro per quanto possa essere banale.

Vedremo…

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