Prendo spunto da questo articolo ( http://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/economia/2013/26-gennaio-2013/ultimatum-people-mover-via-estate-oppure-addio-2113719874150.shtml ) per fare la seguente riflessione.
Eccoci qua, siamo nuovamente ad un passo dalla resa dei conti, alla comica finale, all’ultimo passaggio, alla viola di inverno, al getto della spugna.
Ormai le varie amministrazioni bolognesi che si sono succedute al governo della città negli ultimi 20 anni ci hanno abituato a questi momenti tristi. Partono i titoli di coda, un’inquadratura drammatica sugli occhi della madre in stile “corazzata potemkin”, qualche lacrima di coccodrillo, finto sgomento, finto stupore, finto sfinimento, le braccia allargate, il mento alzato in un sospiro a testa indietro e poi la dichiarazione ufficiale: “Non essendoci pervenute concrete offerte di società interessate ad entrare nella società Marconi-Express, permanendo a tutt’oggi una grave crisi economica che non ci lascia la possibilità di fare programmazioni, essendo in essere un contratto e dei patti parasociali che lasciano tutto il rischio sulle spalle di un’azienda pubblica come Tper di cui il Comune è socio con una quota di rilievo, considerando che i nuovi fondi sbloccati dal Cipe ci offrono la possibilità di progettare importanti investimenti sul servizio ferroviario metropolitano e sulla filoviarizzazione, considerando la possibilità di collegare l’aeroporto alla stazione e alla Fiera tramite le vecchie linee delle ferrovie e grazie al ripristino della linea 6, siamo qui a comunicarvi l’interruzione a titolo definitivo di ogni attività atta alla costruzione e progettazione della monorotaia denominata People Mover.”
Ci diranno che avevano ereditato questo progetto dalle amministrazioni precedenti e che hanno fatto di tutto per cercare di aggiustare il tiro al fine di dividere il rischio di impresa e di gestione con altri soggetti. Ci diranno che con grande serietà e grande senso del bene comune hanno deciso di mettere fine a questo ennesimo progetto fallimentare.
E noi gli risponderemo che Bologna è stanca di essere presa in giro, Bologna è stanca di questa grossolana noncuranza sciatta che sta alla base di questi progetti infrastrutturali tanto costosi, quanto inutili e fallimentari.
Bologna vuole girare pagina, Bologna vuole e merita competenza, Bologna vuole e merita minuziosa attenzione nella progettualità e negli studi, Bologna vuole e merita onestà e correttezza, Bologna vuole e merita l’ottimizzazione del trasporto pubblico, Bologna vuole e merita un destino diverso da quello che la costringe ogni volta a dissanguarsi in sperperi di denaro pubblico come sono stati il CIVIS e il PEOPLE MOVER.
A voi, cari tecnici e cara amministrazione il compito di invertire la rotta prima che sia troppo tardi, a voi cari tecnici e cara amministrazione il compito di fermare tutto ciò il prima possibile. Non importa aspettare l’estate come chiede la dottoressa Finzi, anche la primavera o gli ultimi giorni di inverno sono buone stagioni per la dignità.
Massimo Bugani – M5S
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