Il People Mover passa dal Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna e mette in difficoltà la maggioranza già al primo bilancio che aggiunge 17,5 milioni agli 8 già versati a Marconi Express.
Non lo vuole nessuno, tutti sono consci della sua assurdità, inutilità, anacronismo eppure si va avanti caparbiamente.
Nonostante quest’opera costituisca un’evidente distrazione rispetto alla ben più importante e sistemica SFM che potrebbe già mettere in rete l’aeroporto con TUTTI i punti della città metropolitana, Stazione e Fiera compresi se solo ci si credesse davvero e non si sprecassero tempo e denaro con opere frammentarie come il People Mover.
La Regione vuole mandare al Comune di Bologna un ODG che definiscono “tosto”, ma in realtà abbastanza pleonastico dato che il Comune risponderà di aver già fatto ogni tipo di verifica sia tecnico/tecnologica che finanziaria queste ultime avvallate dal recente OK delle banche che a loro volta lo ritengono sostenibile.
Ma tutti sanno che il People Mover è inutile, un lusso che non ci si può più permettere in una situazione in cui non si trovano nemmeno i 2 milioni necessari a rendere operativa l’importantissima stazione Sant’Orsola dell’SFM già prevista dall’accordo territoriale del 2002 e attorno a cui il Sant’Orsola ha creato 25.000 mq di padiglioni.
Tutti sanno anche che i patti parasociali del People Mover gridavano vendetta (e non a caso c’è un procedimento giudiziario in corso) e oggi, dopo che sono stati modificati, continuano a coinvolgere TPER, azienda pubblica creando un corto circuito tra pubblico e privato che non ci dovrebbe essere in un project financing vero.
Il People Mover è la prova lampante della debolezza della nostra politica locale che non riesce a liberarsi dall’eredità di un passato ormai fallito, schiacciato dalla sua insostenibilità.
Marco Piazza, Massimo Bugani (Consiglieri Comunali Bologna)
Silvia Piccinini (Consigliera Regionale)