Nuovo triste capitolo della tormentata saga della SOSTA a Bologna.
In questa telenovela, la parte più drammatica l’hanno sempre avuta quei lavoratori che svolgevano i servizi della Sosta tramite le cooperative e non alle dirette dipendenze di ATC prima e TPER dopo.
Questi 40 lavoratori circa si occupano di gestire i parcheggi in struttura (Staveco, Tanari, Prati di Caprara), il rilascio dei contrassegni disabili e lo svuotamento delle colonnine-parcometro. Sono passati da una cooperativa ad un’altra. Coopertone prima (ora sull’orlo del fallimento) e poi NCV.
Hanno lavorato con la costante incertezza sul loro futuro (con conseguente demotivazione). Sono stati obbligati a essere soci (e quindi ad avere tutele ridottissime) e a pagare 130 euro al mese nonostante tutti sapessero che NCV era il mezzo per continuare a fare il loro lavoro e non il fine. Peraltro NCV si occupa prevalentemente di logistica e non dei servizi che loro svolgono. Sono stati costretti ad autoridursi lo stipendio di un altro 6% per pagare un piano anticrisi della cooperativa (che però dichiara di non essere in crisi).
Oggi vengono licenziati ed essendo soci non hanno tutele, ma la cooperativa non gli propone una ricollocazione (e allora dov’è il vantaggio di essere soci? Perché li hanno obbligati a diventare soci? E il principio mutualistico delle cooperative dov’è finito?).
il 17 Febbraio 2014 (http://www.bologna5stelle.it/ncv-chi-paga-la-crisi) mi chiedevo “che fine ha fatto la dignità del lavoro?”. Oggi è chiaro che ha fatto un bruttissima fine.
Considerazioni precedenti:
11 marzo 2013: “….Oggi i valori originari delle cooperative sono molto spesso solo un palliativo che nascondono in realtà un’azienda con lavoratori travestiti loro malgrado da soci e quindi privi delle tutele proprie dei lavoratori dipendenti….”: https://www.facebook.com/notes/marco-piazza/crisi-coopertone-se-la-coop-sei-tu-lavoratore-ci-rimetti-di-pi%C3%B9/592259704136456
28 aprile 2014: “Il problema…. si porrà l’anno prossimo quando il servizio andrà a gara (speriamo mettano una clausola di salvaguardia….)….snaturamento del lavoro dovuto alle esternalizzazioni… il servizio pubblico non va in crisi…. oggi invece, anche se il lavoro non manca, il lavoratore perde il lavoro!! Qui siamo oltre alla perdita di dignità del lavoro. Abbiamo perso l’umanità. Questo è l’esempio di un’amministrazione pubblica?“: http://www.bologna5stelle.it/il-lavoro-legato-alle-clausole-il-brutto-esempio-del-pubblico
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