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Mensa scolastica: un pantano giuridico

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Articolo di: 
   del: 16 maggio 2014

Nel consiglio di question time del 9 maggio avevo presentato la domanda che vi riporto di seguito a cui mi hanno risposto solo ieri: tutto bloccato in un pantano normativo.

Mi pare evidente che il socio di minoranza non abbia intenzione di cedere la sua quota e che l’avvilente confusione normativa che i fanfaroni al governo hanno reso totalmente inestricabile e incerta negli ultimi anni, ci ha portati all’impasse totale. Per questo il Comune la tira lunga sul capitolato: non è per niente certo di poter davvero fare la gara che aveva annunciato e non vuole mettere in giro un capitolato che poi si deve rimangiare.

E’ ora di prendere atto dei tanti problemi che si generano nell’affidare servizi pubblici ai privati. Hera è un esempio di cui ho già parlato tante volte (dicono che è pubblica, ma è una macchina da profitti fuori controllo. Viene in commissione e si rifiuta di rispondere al socio di maggioranza Comune di Bologna che praticamente le politiche sui rifiuti le subisce e non le fa). SERIBO è mista pubblica privata, ma nonostante il comune ne possieda la maggioranza (51%) siamo in stallo. Dovremmo andare a gara, ma il socio privato non lo permette e continua a gestire un servizio in monopolio che genera ottimi utili.

L’amministrazione dice che si impegna a portare il biologico al 70% (dall’attuale 21%), a rivedere le tariffe, a investire nei centri pasto, a ridurre le stoviglie di plastica… ma tutto ciò (cito dalla risposta dell’amministrazione): “presuppone il superamento di alcuni elementi di complessità giuridica. La complessità nasce dal fatto che gli atti dell’Amministrazione comunale del 2003, confermati nel 2008, fanno riferimento ad un affidamento trentennale del servizio, con un contratto di servizio decennale, rinnovabile per adeguarne i contenuti.” (che non mi era chiaro come potessero rescindere un contratto trentennale dopo soli 10 anni, lo chiedevo io a loro già nel 2011, essendomi letto il contratto, ma l’assessore sgranava gli occhi sentendo parlare di 30 anni e i tecnici mi dicevano: “no no, andremo a gara” come se fosse la cosa più ovvia del mondo)

La risposta dell’amministrazione continua dicendo: “Ciò che allora (nel 2003) era scontato sul piano normativo, ossia la possibilità di rinnovo del contratto, oggi non è più. Il tema, il cui definitivo inquadramento assume un rilievo determinante per la reale e tempestiva fattibilità dei cambiamenti sopra descritti, ha reso necessario un ulteriore approfondimento giuridico nelle sedi competenti anche esterne, che contiamo di avere entro il corrente mese di maggio”

Qui la risposta completa dell’amministrazione: http://files.meetup.com/8213762/140509-Domanda%20attualita%20Sciopero%20Mensa.doc

Di seguito il testo della domanda:

DOMANDA PRESENTATA IL 9 MAGGIO 2014 – CONSIGLIERE MARCO PIAZZA

Alla luce della massiccia adesione (oltre il 50%) allo sciopero della mensa del 5 maggio, segnale inequivocabile di una forte necessità di migliorare il servizio e rivedere le tariffe.

Premesso inoltre che l’altissima adesione allo sciopero del 5 maggio si è avuta nonostante le comunicazioni dei responsabili dei servizi educativi affisse alle porte delle scuole: “Nel momento del pasto i bambini consumeranno regolarmente il pasto fornito da SERIBO. Non sarà dato loro alcun cibo eventualmente portato da casa

Premesso ancora che alcuni consiglieri tra cui il sottoscritto, avendo ben chiara l’importanza del tema refezione scolastica anche alla luce della scadenza dell’affido del servizio a SERIBO, hanno promosso fin da inizio mandato (2011) un’ampia discussione sul tema delle refezione scolastica proponendo ordini del giorni, interrogazioni, interpellanze, udienze conoscitive su ogni aspetto (tra cui contratto, uso delle stoviglie di plastica, bilancio, controlli….) coinvolgendo costantemente i genitori. Discussione a cui il Sindaco non ha mai preso parte.

Premesso che il Sindaco all’indomani dello sciopero del pasto ha dichiarato: “Non abbiamo ascoltato abbastanza le cose che i genitori avevano da dirci, ora voglio ascoltarli io

Premesso che le motivazioni che hanno portato allo sciopero erano state ampiamente discusse anche in Consiglio oltre che diffuse dall’Osservatorio Mense (le conoscevano anche i muri…)

SI CHIEDE
Che valutazioni da il Sindaco della massiccia adesione allo sciopero e se tra le motivazioni dello sciopero ve ne siano alcune che non condivide o su cui ha bisogno di chiarimenti

Se ritiene di coinvolgere, nell’annunciata discussione, anche il consiglio comunale sfruttando l’ampia competenza accumulata dai consiglieri su questi temi da inizio mandato (domanda retorica: ovviamente il consiglio sarà come sempre ignorato il più possibile)

Se intenda soddisfare alcune delle richieste per esempio:

  • impegnarsi a rimodulare le tariffe,
  • ad avviare in tempi brevi e certi il rinnovo dei 2 centri pasti inadeguati,
  • a rendere pubblica la bozza del capitolato che sarà a base della gara per il rinnovo del servizio (su cui c’è un tale riserbo che comincio a pensare non si andrà più a gara),
  • garantire una maggiore percentuale minima di biologico
  • inserire un tetto agli utili distribuibili dirottando il resto al miglioramento del servizio…….

Consigliere Marco Piazza

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