MENSA A SCUOLA: Un MAGNA MAGNA in tutti sensi
di Marco Piazza
Da quest’anno i genitori dei bambini che frequentano le scuole servite da SERIBO (tra cui tutte le scuole dell’infanzia comunali 3…5 anni) pagano la refezione a consumo e non più a forfait.
5,25 euro per ogni pasto più un fisso di 27 euro al mese (cifre che si riducono progressivamente per chi ha ISEE inferiori a 25.177 euro)
Molti si sono accorti di pagare di più dell’anno scorso, ma soprattutto di pagare molto in assoluto. Io ogni giorno pranzo con la stessa cifra o anche con meno e peso 5-6 volte un bambino di 3 anni.
A fronte di tariffe non certo popolari e visto che le richieste di riduzione vengono sistematicamente respinte, noi utenti chiediamo da tempo almeno un aumento di qualità e di investimenti.
Ma anche queste richieste non portano a niente: la percentuale di biologico è sotto al 20% (a fronte di una richiesta regionale del 70%), i pasti vengono consumati in piatti di plastica usa e getta di qualità minima accettabile (usare le stoviglie ecologiche in attesa di installare le lavastoviglie è considerato troppo costoso), 2 dei 3 centri pasto sono inadeguati e da troppi anni aspettano investimenti che non arrivano (ma ci dicono che Seribo o il suo socio privato non ha obblighi).
Ricordiamoci che solo il 51% di SERIBO è del Comune di Bologna. Il 49% è privato: di CAMST scarl e ELIOR RISTORAZIONE spa.
La cosa diventa irritante quando si va a vedere i bilanci di SERIBO: 1.296.416 di utile dopo le imposte!! Un MILIONE e TRECENTOMILA euro di UTILE! Di cui i soci privati prendono il 90% ovvero 1.163.175 euro per il 2012 (il Comune incassa 129.641 euro). Un guadagno del 11% sull’investimento e un ritorno del 17% sul capitale. Nessun investimento con questo livello di protezione e sicurezza, gode di una reddittività così alta di questi tempi.
Il contratto con SERIBO è scaduto e si deve rifare il capitolato per un nuovo bando. Visti i guadagni e le redditività sarebbe il caso che il Comune si riprendesse la gestione del servizio reinternalizzandolo. Ma se proprio non vuole e’ necessario prevedere un limite ai guadagni potenziali del socio privato e al tasso di reddittività. Gli eventuali ricavi oltre un certo limite, DEVONO essere usati per migliorare la qualità del servizio investendo in centri pasto, materie prime, stoviglie… O dobbiamo continuare a ingrassare dei privati senza alcun limite ne’ obbligo di investimenti strutturali mentre le famiglie non ce la fanno a pagare i bollettini?
Nei prossimi giorni ci saranno assemblee cittadine, se i genitori decideranno per lo sciopero della mensa, io, come utente, aderiro’.
(Note:nel 2012 Seribo ha servito poco meno di 3 milioni di pasti in circa 170 giorni di attività. Per questi ha fatturato 15 milioni. Ha emesso bollettini a carico dei genitori per 13,3 milioni, che ne hanno effettivamente pagati 12,1. Il comune ha pagato a SERIBO quello che mancava per arrivare ai 15 milioni e ora si farà carico del recupero dell’insoluto dei genitori)