Qualche giorno fa sono venuto a sapere che la direzione di BredaMenariniBus (oggi Industria Italiana Autobus) avrebbe “proposto” a tutti gli oltre 80 impiegati di prolungare l’attuale cassa integrazione fino alla fine del 2015. I 100 operai circa invece devono fare gli straordinari.
Tra i gruppi coinvolti anche i 18 della ricerca e sviluppo e gli addetti alle vendite. Quale futuro ci può essere per un’azienda che non si preoccupa di trovare nuovi ordini di vendita e sviluppare nuove tecnologie?
Che fine hanno fatto le tante proposte approvate in consiglio comunale? I messaggi inviati al Parlamento Italiano?
I risultati fino ad oggi sono stati avvilenti:
- una rapida diminuzione degli occupati passati dai 480 del 2011 ai 290 del 2013 fino agli attuali 187.
- l’estremamente miope cessione della maggioranza pubblica da parte di Finmeccanica al privato.
Dei tavoli in Regione che dovevano riunire anche le imprese del TPL e i produttori per creare una sinergia sul territorio, non si hanno notizie. Il sindacato FIOM ha chiesto un incontro in Regione già da Maggio e dopo 4 mesi ancora non hanno avuto risposta!! Nemmeno una data.
Questo scarso interesse per una realtà occupazionale importantissima per Bologna oltre che azienda strategica per tutto il paese è sconcertante. Spero che l’attenzione della politica migliori in qualità e quantità e possa far diventare l’azienda quell’importante polo di trasporto pubblico Italiano di innovazione e produzione che ha le potenzialità per diventare.
Marco Piazza e Massimo Bugani M5S
Alcuni dei post precedenti sulla BredaMenariniBus