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Amianto – Intervento in Istruttoria Pubblica Marco Piazza

Palazzo d'Accursio_Sala del Consiglio
Articolo di: 
   del: 2 dicembre 2014

Intervento di Marco Piazza all’Istruttoria Pubblica sull’Amianto in Consiglio Comunale Bologna, 2 dicembre 2014

Grazie Presidente e grazie a tutti gli intervenuti di oggi. Questa istruttoria pubblica si svolge poco dopo l’assurda prescrizione del processo Eternit che ha privato della doverosa giustizia tante persone perdendo un’occasione storica. Che sarebbe stata utile anche oltre confine visto che la produzione dell’amianto continua in alcuni paesi come il Brasile in cui imprenditori senza scrupoli continuano ad ammorbare il pianeta con una sostanza killer da cui noi stiamo disperatamente cercando di liberarci.

Intervengo su alcuni punti specifici

BONIFICA e SMALTIMENTO

L’amianto presente nel territorio è sempre rischioso ovunque si trovi.

Deve essere eliminato. Soprattutto dai materiali che sono a contatto diretto o indiretto con le persone come le condutture dell’acqua o i materiali esposti all’aria che possono rilasciare fibre. Condivido le parole di Andrea Caselli della CGIL e degli Studenti del Laura Bassi: non esiste una materiale contenente amianto non pericoloso. Un evento imprevisto può far disperdere moltissime fibre. Ma anche solo il passare del tempo libera le fibre. L’amianto non cade in prescrizione come la beffa del processo Eternit. L’amianto e’ sempre lì finché non lo annientiamo. Oggi il prof Norberto Roveri dell’università di Bologna ci ha presentato un nuovo metodo per distruggerlo chimicamente. Un metodo geniale perché semplice e nemmeno costoso, anzi produce persino un utile e nessuna scoria.

Qualcuno oggi ha auspicato più volte la realizzazione di nuove discariche. Ma anche le discariche non cadono in prescrizione. Spostano solo il problema dall’aria alla terra. Ed è sempre la stessa terra su cui viviamo. Con la discarica si innesca una bomba ecologica per i posteri. Nelle discariche passano sopra con camion per frantumare le lastre per farcene stare di più nella stessa discarica. Frantumare le lastre è equivalente a togliere la sicura ad una bomba a mano. Manca poco perché scoppi. Il disastro ecologico nelle discariche piene di amianto frantumato e’ a solo uno strato di isolamento di distanza. Il dott. Boris Pesci ricorda che la normativa vieta di pressare il rifiuto, ma purtroppo sappiamo che non sempre le normative, soprattutto quelle in tema di sicurezza non sono sempre molto rispettate e lo spazio nelle discariche vale oro.

Ma perché usare le discariche quando oggi abbiamo sentito un metodo geniale per distruggere chimicamente e definitivamente l’amianto? Producendo persino materie prima vendibili

Allora se dopo la giornata di oggi l’associazione dei familiari vittime amianto e i cittadini di casale Monferrato decideranno di abbandonare l’inganno delle discariche ed implementare una soluzione di inertizzazione definitiva dell’amianto come quella geniale e redditizia proposta dal prof. Roveri, sarà un bel passo e un primo risultato pratico di questa giornata.

 

HERA e TUBATURE IN CEMENTO AMIANTO:

L’azienda a cui diamo 80 milioni di euro, il 20% del nostro bilancio del Comune, che gestisce 508 Km di tubature d’acqua potabile solo a Bologna, ha fatto un intervento molto deludente oggi. Sottovalutando clamorosamente questa istruttori pubblica. Non un impegno. Non una strategia. Solo qualche sommaria informazione operativa relativa alla città di Padova.

La Presidente Lembi ha aperto ricapitolando i tanti ODG presentati dal consiglio Comunale. Ha citato anche il nostro sulle condutture in cemento amianto presentato a maggio di quest’anno in occasione dei lavori in Strada Maggiore. Chiedevamo a HERA di sostituire le tubature dell’acqua almeno in Strada Maggiore dato che ci stavamo mettendo mano cosa che non si faceva da almeno 20 anni e si spera di non dover fare nei prossimi 20 anni.

Hera è venuta in commissione istruttoria e l’ODG l’ha bocciato lei ancora prima che arrivasse in Consiglio Comunale.

L’ha bocciato dicendo che HERA non avrebbe cambiato le tubature. Non avrebbero colto l’opportunità offerta dei lavori su tutta Strada Maggiore che l’hanno tenuta chiusa al traffico per mesi.

Le tubature dell’acqua, disse HERA, erano profonde e quindi non interessate dalle vibrazioni del piano stradale.

Ma la dispersione delle fibre dipende da vari fattori: il tipo di acqua, la distanza percorsa e l’età delle condutture. E quelle condutture l’età ce l’hanno, come le 1450 rotture in 6 anni testimoniano. 2 rotture ogni 3 giorni. E quando ci sono rotture ci sono dispersioni di amianto come ha sottolineato oggi l’intervento dell’ONA (Osservatorio Nazionale Amianto) con Andrea Rossi e Giulia Gibertoni e del dott. Pierluigi Monari.

E non trovo per nulla corretto tranquillizzare dicendo che le concentrazioni di fibre rilevate nell’acqua è inferiore ai 7 milioni fissati dall’UPS EPA americana. Perché in America la concentrazione è misurata con un metodo completamente diverso e molto più sensibile da quello che usiamo noi. Pertanto se il nostro metodo (meno sensibile) misura una concentrazione di 130.000 fibre per litro con un metodo di misura più grossolano, non sappiamo quante ce ne sarebbero con il metodo di misura americano molto più preciso.

Lo ha spiegato bene il dott. Periluigi Monari oggi: con l’acqua del rubinetto oltre a berla, ci si fa la doccia, si lavano i pavimenti e si lavano i panni che poi si stendono ad asciugare.

Se c’è amianto nell’acqua, prima o poi una parte finisce nell’aria. L’altra parte finisce nei nostri stomaci.

E se può andare in circolo entrando dai polmoni creando altri tipi di tumore diversi dal mesotelioma, voi capite che se entrano dalla bocca invece che dal naso, un modo per entrare nel sistema linfatico lo trovano anche da lì.

 

TEMPI DI SMALTIMENTO 

Il Comune di Bologna nel suo piano prevede di liberare il Comune di Bologna dall’amianto entro il 2028. Ma intanto abbiamo mancato l’occasione (magari piccola) di sostituire le tubature in cemento amianto in Strada Maggiore adesso che la stavamo rifacendo. Quella strada non verrà più toccata per i prossimi 20 anni. E’ vero che esistono altri modi di cambiare le tubature ma se non la si è fatta adesso, vuol dire che la volontà non c’è da parte di tutti.

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