Movimento 5 Stelle Bologna
La democrazia è partecipazione

ACCENDIAMO LE IDEE!

Articolo di: 
   del: 9 maggio 2011

Che cos’hanno in comune il disastro nucleare di Fukushima, l’uragano Katrina che distrusse gli oleodotti del sud-est degli Stati Uniti, il blackout di 12 ore del sistema elettrico italiano e lo sciopero degli autotrasportatori britannici che ha portato il Paese sull’orlo della fame in meno di 5 giorni?

Apparentemente niente, ma in realtà
-    ci hanno ricordato che la dipendenza del nostro sistema di vita dai combustibili fossili è patologica
-    ci hanno dimostrato che i grandi sistemi di produzione e distribuzione centralizzati, sia del cibo che dell’energia, comportano rischi altissimi e non sono in grado di dare risposte rapide in caso di crisi
-    ci hanno soprattutto fatto capire che cibo ed energia sono le principali sfide che le nostre comunità dovranno affrontare nel XXI secolo.

Non ho sentito molto parlare di cibo ed energia nei programmi elettorali e questo mi preoccupa per il futuro della comunità bolognese.
Anzi, si continua a parlare di gestione centralizzata delle risorse (pubblica o privata che sia), grandi opere infrastrutturali, trasporti, grande distribuzione…

Da 2 anni e mezzo coordino un gruppo di acquisto solidale.

Il nostro obiettivo è portare sulle tavole delle famiglie cibi di qualità, prodotti localmente e nel rispetto dell’ambiente, meno dipendenti dal petrolio sia per i trasporti che per la produzione, senza imballaggi inutili e pagati un prezzo equo.

E ad oggi posso dire: SI PUO’ FARE!

Si possono ridurre i rifiuti, sostenere gli agricoltori e l’economia locale, ridurre il consumo e la dipendenza dal petrolio, spendere meno e consumare prodotti migliori… il tutto con una semplice scelta di consumo consapevole e un minimo sforzo organizzativo per attuarla.

Sembra l’uovo di Colombo, elementare buonsenso; potremmo chiederci: perché il Comune non l’ha fatto finora? Sarebbe facile e perfino legittimo, ma questa domanda non ci aiuta ad affrontare le sfide.

Chiediamoci piuttosto: come possiamo fare, a partire da adesso, ad attuare un’economia virtuosa a scala comunale, locale, di prossimità?

Il nostro impegno in Comune sarà proprio questo: trasparenza, partecipazione, buonsenso nel perseguire impegni condivisi, come

RILOCALIZZARE le decisioni sui temi importanti per il benessere della comunità,

raggiungere un buon grado di autosufficienza alimentare,

aderire ad un protocollo Post-carbon per diminuire la dipendenza dal petrolio,

impegnare la città ad un protocollo “Rifiuti Zero” che abbia come obiettivo la chiusura dell’inceneritore del Frullo.

Ah, dimenticavo:  io mi chiamo FEDERICA CUPPINI, ma questo è secondario: chiunque di noi entrerà in Comune porterà avanti le idee di tutti.

E proprio queste idee sono l’energia rinnovabile per alimentare il futuro della città: ACCENDIAMOLE!

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