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2011: UNO SGUARDO AL BILANCIO DEL QUARTIERE SAN DONATO

Articolo di: 
   del: 6 febbraio 2012

…ma che roba è?!?!

La documentazione finanziaria della nostra Amministrazione si presenta grossomodo così, agli occhi del neofita: una quindicina di fascicoli dai nomi minacciosi, fitti fitti di cifre e tabelle a cui sembra impossibile poter dare un senso.

Abbiamo provato sulla nostra pelle la frustrazione del cittadino che, pur disponendo materialmente degli strumenti per conoscere la situazione finanziaria del proprio Comune o Quartiere (ricordiamo che tutti i documenti sono disponibili online sul sito del Comune), non è in grado di adoperarli per ricavarne informazioni.

Allora lasciamo perdere?

Beh, la tentazione è forte; ma in qualità di vostri Portavoce, per noi NON è un’opzione praticabile!

Con pazienza, ostinazione e una buona dose di faccia tosta ci siamo messi a studiare e a tempestare di domande chiunque ne sapesse di bilancio almeno un po’ più di  noi: con il risultato che alla fine ci sembra di avere un quadro un po’ più chiaro di prima.

Ecco alcune delle cose che abbiamo “scoperto”:

Quali strumenti abbiamo a disposizione per capirci qualcosa?

Per iniziare a comprendere (almeno un po’) il bilancio di un quartiere è prioritario conoscere almeno due dei molti strumenti di programmazione finanziaria utilizzati dall’Amministrazione:

-        Il primo è il BILANCIO A BUDGET è un documento che opera una riclassificazione dei dati di bilancio: è approvato dal Consiglio Comunale di Bologna e serve (in estrema sintesi e ai fini di questa trattazione) a determinare il tetto di budget (cioè l’ammontare massimo delle risorse finanziarie) disponibile per le singole Aree e i singoli settori Settori/Quartieri nell’anno in corso.

È insomma lo strumento con cui il Comune fa sapere ai Quartieri quanti soldi possono spendere in un determinato anno per svolgere le proprie funzioni.

-        Il secondo che ci interessa è il PROGRAMMA OBIETTIVO (P.O.) di Quartiere, che viene normalmente formulato dai Consigli di Quartiere e serve a determinare i budget annuali dei singoli servizi e interventi, conformemente agli obiettivi assegnati.

È insomma lo strumento con cui i singoli Quartieri decidono come suddividere il budget loro assegnato tra le diverse e specifiche voci di spesa (ad esempio servizi per anziani, cultura, sport, diritto allo studio, …).

Come si è formato il budget 2011?

Il budget e (conseguentemente) il P.O. di San Donato per il 2011 sono anomali perché vengono elaborati nell’ambito della gestione commissariale e in un quadro generale di austerità e tagli dei trasferimenti statali agli Enti Locali; il tetto di spesa 2011 per i Quartieri viene definito nel corso di fasi successive.

1-     Inizialmente (gennaio-aprile 2011), le risorse complessivamente assegnate ai Quartieri (singoli quartieri + Area di coordinamento) risultano pari a 59.266.000€ di cui circa 38 milioni da suddividere tra i Quartieri. Il taglio rispetto al 2010 è di circa 10 milioni di €.

Questo significa per San Donato un tetto di spesa di 3.825.000, cioè circa 300.000€ in meno rispetto al bilancio consolidato (risorse finanziarie effettivamente utilizzate) del 2010.

2-     Dei 10 milioni di € che mancano, l’Amministrazione si impegna ad acquisirne subito circa 6 (prevalentemente da Fondazioni, ASP, gestione del bilancio comunale); a fine giugno si rende necessaria una manovra di rientro per i 4,5 milioni rimanenti (maggiori entrate da Enti/Fondazioni/Stato e Regioni per 1,5 milioni, prelievo dal fondo di riserva- una sorta di “borsellino d’emergenza” nel bilancio comunale per le spese impreviste- per 1,5 milioni, e il resto dal contenimento della spesa). A seguito della manovra di rientro, i Quartieri recuperano complessivamente 750.000€: per San Donato il tetto di spesa sale così a 3.920.000€ (-200.000 circa rispetto al 2010, ma +95.000€ rispetto ad aprile 2011).

Che effetto hanno questi tagli sui servizi erogati dal Quartiere? (osservazioni sul P.O. per San Donato)

Per quanto riguarda il Programma Obiettivo per San Donato (cioè la ripartizione delle risorse tra i singoli servizi ed interventi), fin da subito sono evidenti le principali criticità:

-        I servizi sociali ed assistenziali vengono ridotti soprattutto per la parte che riguarda gli anziani, in quanto per la parte riguardante i minori la spesa è imputabile prevalentemente ai servizi residenziali (le cosiddette “casa protette”) e non è stabilita dal Quartiere (che però deve farvi fronte).

-        Il taglio alla spesa per l’assistenza domiciliare è del 15% rispetto al 2010: questo impone un forte contenimento delle nuove ammissioni di utenti al servizio e una definizione molto rigorosa dei piani assistenziali (ore erogate). Dove è possibile, l’assistenza domiciliare viene sostituita dall’erogazione di un assegno di cura (le risorse finanziarie dedicate, prima indisponibili, vengono sbloccate durante l’estate).

-        I contributi previsti per le LFA (Libere Forme Associative) e per le attività promozionali vengono azzerati. (Negli ultimi mesi del 2011, tuttavia, già due associazioni –Laminarie e CVS- hanno richiesto un sostegno economico al Quartiere sotto forma di contributo al pagamento delle utenze: in futuro non è da escludere che altre realtà associative inoltreranno richieste analoghe).

-        I contributi per i progetti di socializzazione per adulti e anziani (es: Non Perdiamoci di Vista) vengono azzerati. Progetti come Vacanze in Città sono affidati ora esclusivamente all’attività dei volontari dei centri sociali, con conseguente riduzione dei volumi del servizio.

-        Per quanto riguarda i servizi educativi territoriali, i progetti per il diritto allo studio finanziati con risorse del Quartiere sono costituiti in parte da progetti laboratoriali di alcune associazioni assegnatarie di locali in convenzione (ad esempio Mousikè); per quanto riguarda i servizi scolastici integrativi, si è scelto di sperimentare la formula dell’erogazione dei fondi direttamente agli istituti (cfr. Resoconto della 1° seduta della Commissione Scuola e Lavoro); infine, i contributi per i laboratori di psicomotricità vengono limitati alla sola scuola d’infanzia.

-        Per quanto riguarda il trasporto collettivo scolastico, un risparmio significativo è stato conseguito grazie alla sostituzione del tradizionale pullmino con buoni carburante o titoli di viaggio per i mezzi pubblici erogati direttamente alla famiglie. (cfr. idem)

-        E’ prioritario reperire e garantire risorse adeguate per gli interventi in favore di madri con bambino e minori, per i quali sia necessario l’inserimento in strutture residenziali protette.

 

Speriamo con questa sintesi di aver contribuito a rendere un po’ più comprensibile la situazione economico-finanziaria del quartiere San Donato per il 2011.

Per quanto riguarderà il 2012:

-        Per conoscere il destino del quartiere nell’anno in corso, è necessario prendere in considerazione un altro strumento, cioè il BILANCIO TRIENNALE che è una sorta di budget preventivo di massima ma su 3 anni per avere un obiettivo più ampio.
In questi mesi ha un’importanza particolare perchè siamo entrati nel 2012 senza aver approvato il bilancio preventivo del 2012 (di solito si fa prima della fine dell’anno).

-        Quindi siamo in “esercizio provvisorio” ovvero senza bilancio.
La legge permette di approvare il bilancio preventivo entro marzo dell’anno in corso.
Quindi quest’anno siamo in una situazione particolare diversa dal solito iter.
Visto che non c’è il bilancio preventivo, per guidare le scelte dei primi mesi si usa il bilancio triennale 2011-2013 nella parte che interessa l’anno 2012 e che è, ancora, un documento commissariale.

Speravamo ad oggi di potervi dare qualche notizia in più sulla situazione finanziaria di quest’anno, ma purtroppo la commissione di presentazione del bilancio ai Quartieri, che si sarebbe dovuta svolgere giovedì 2 febbraio scorso, è stata annullata causa maltempo e rimandata a data da destinarsi.

Se avete dubbi, curiosità, necessità di ulteriori chiarimenti inviateci le vostre domande e osservazioni: sarà nostra cura procurarvi le risposte!

Federica Cuppini e Gianluigi Alvoni,

consiglieri del MoVimento 5 Stelle nel quartiere San Donato

 

RINGRAZIAMENTI:

un ringraziamento particolare va alla Dott. Marina Conti (Affari Generali e Controllo di Gestione del Quartiere San Donato) per i preziosi appunti e le dettagliate spiegazioni;

a Marco Bertuzzi (coord. Commissione Bilancio di San Donato) per i materiali;

a Marco Piazza (Presidente Commissione Bilancio del Comune) per la disponibilità nell’organizzare gli incontri di formazione per consiglieri e per le preziose osservazioni;

a Stefano Negroni (segretario/4° consigliere del m5s in Comune) per l’aiuto nella ricerca di molte risposte a infinite domande;

e a tutti coloro che in questi mesi hanno sopportato le mie ossessioni per il bilancio di quartiere :)

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