Movimento 5 Stelle Bologna
La democrazia è partecipazione

GRILLINI IN PARLAMENTO: DOPO POCO COME GLI ALTRI?

aa
Articolo di: 

Lo confesso, dalla DIRE non me l’aspettavo.

L’elenco che potete vedere nell’immagine allegata riguarda il numero di agenzie di stampa uscite ieri nel giro di pochi minuti contro il M5S. La domanda è la stessa per decine di politici nostri avversari: “Grillini In Parlamento, dopo poco come gli altri?” E via con il giubilo e lo sfogo di una trentina di politici contro il M5S. Si passa dal “sono tutti dei pivellini incapaci”, al “passeranno tutti in altri partiti”, al “sono tutti servi lobotomizzati di Grillo”, al “sanno solo urlare ma non propongono niente”, al “non stanno in mezzo alla gente ma solo sul web”, al “non si confrontano con gli altri”, al “imploderanno subito dopo le elezioni, al “non sono credibili” e via dicendo.

In 2 anni da consigliere e quindi in 2 anni in cui ho accesso alle agenzie di stampa, io non avevo mai visto una cosa del genere, per giunta a soli 3 giorni dalle elezioni.

Vogliamo dire che tutto ciò è vergognoso? ridicolo? vile? grottesco? Non lo so, l’aggettivo decidetelo voi, quello che è certo è che abbiamo fatto centro e che comunque vadano le cose noi abbiamo già vinto. Un movimento nato nel 2009, senza soldi, senza l’appoggio di giornali e televisioni, senza sedi di partito, senza alcun apparato, senza associazioni o cooperative a sostegno, attaccato quotidiniamente dall’esterno, attaccato dall’interno per colpa di 4 arrivisti con la bava alla bocca che fingono di essere martiri incompresi, è riuscito a spaventare tutti il mondo politico e a rompere il sistema. Abbiamo costretto la politica a cambiare linguaggio, ad utilizzare altre parole, ad avere altri obiettivi, a guardarsi dentro e a cercare di migliorarsi.

Ora tutti parlano di “movimenti politici e non più di partiti, di politica come impegno civico, di taglio ai privilegi, di candidati incensurati, di nuova etica, di riduzione dei rimborsi elettorali, di meno mandati, di rinuncia ai vitalizi, di dimezzamento dei budget ai gruppi consiliari, di risparmio energetico, ecc.”, quando 6 mesi fa invece quando parlavamo di queste cose eravamo definti “populisti, demagoghi”, dicevano che non potevamo capire, ecc.

La prima parte della battaglia (quella culturale) l’abbiamo quindi già vinta.

Stiamo assistendo negli ultimi giorni anche al cambio repentino di strategie politiche e di comunicazione dei partiti. Fino a 5 giorni fa per loro eravamo tutti dei ragazzetti stupidi e incompetenti, ma hanno capito che questo pensiero non faceva breccia nell’elettorato e allora hanno cambiato radicalmente. Oggi siamo dei ragazzi in gambissima sui quali verranno a fare “scouting”! :-) Almeno Berlusconi sarebbe stato più sincero e avrebbe detto “cercheremo di comprare i più fessi fra di loro”. Provano a lanciare il messaggio che Grillo è brutto e cattivo e antidemocratico, mentre i tanti “bravi ragazzi” in stile Favia (si proprio lui, quello già soprannominato “c’è democrazia finchè comando io”) cadranno fra le braccia morbide e accoglienti di nuovi partiti, vecchi partiti che non rinunciano a rimborsi e che non tagliano stipendi e che non pongono limiti ai mandati e che riciclano i soliti noti.

Forse hanno ragione, forse su un centinaio di ragazzi, qualcuno sarà debole e si farà abbindolare, ma stiano tranquilli Bersani e Ingroia, perchè non si tratterà di loro “scouting”, quanto di nostro “scarting”!

Ingroia se ne è sicuramente già accorto, scegliendo Favia come “punta di diamante” era convinto di portare con sè migliaia di voti grillini e invece ha già smesso di presentarlo ovunque come suo braccio destro e ha capito che per ogni voto che seguirà “c’è democrazia finchè comando io” ce ne sono almeno 10 di ritorno nel M5S, voti recuperati proprio grazie all’allontanamento di certi personaggi.

Ci sfotteranno e ci prenderanno per i fondelli al primo errore, al primo lieve inciampo di un nostro Senatore o di un nostro Deputato, rideranno di noi, ma non sarà una risata liberatoria, il loro sarà il ghigno della paura, il riso tirato, finto e sofferto, di chi schernisce l’avversario perchè con i fatti non riesce più a fermarlo. Assomiglieranno ai tennisti italiani, chiusi nelle loro spallucce tristi, che perdono e danno la colpa al campo, alla pallina o alla racchetta, senza mai una presa di coscienza, senza mai ammettere che l’avversario è più forte e che gioca un tennis nuovo e più moderno.

In conclusione mi auguro che oggi l’agenzia Dire per compensare dia il via ad una nuova rubrica del tipo: “Bersani al Governo? Solita tristezza?”, oppure anche “Berlusconi premier? disastro epocale?”, o ancora “Monti e Ingroia: utili al sistema o solo a piazzare politici disperati?”.

Ecco se fra oggi e domani usciranno domande del genere ad una trentina di politici, sarò lieto di poter dare il mio contributo.

MAx Bugani – M5S

Tag Altro, ,