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La democrazia è partecipazione

Il Motor Show se ne va, i vecchi dirigenti restano!

Scuderia Ferrari F1 Pit Stop, Luca Badoer (ITA), Test Driver Scuderia Ferrari
Articolo di: 
   del: 20 ottobre 2013

 

A cinquanta giorni dall’inizio del Motor Show salta il Motor Show, e mi viene da chiedere “Ma come? Non andava tutto benissimo? Non era tutto perfetto? Non c’erano numeri straordinari anche l’anno scorso, grandi biglietti, grandi ingressi?” Non si diceva “evviva Campagnoli che ha rilanciato la Fiera”? Due spazi in più concessi alla Fiera l’anno scorso, “Perché si deve ingrandire, perché ha bisogno di più spazi – dicevate – perché sta conquistando sempre nuove fette di mercato”

Allora io ora mi chiedo per quale motivo viviamo nella finzione?! Continuiamo a vivere in un mondo finto. C’è una patina davanti ai cittadini, con la complicità anche di alcuni quotidiani, una patina che racconta una storia, una realtà parallela. Poi chi si informa e va con mano a toccare, a verificare, scopre altre cose, altre storie, altre realtà. Due anni fa avevamo sollevato i dubbi sulla gestione della Fiera, sul Motor Show. Chiunque faccia queste operazioni di studio dettagliato, finché non si arriva al momento in cui si getta la spugna (vale per il motor Show, ma vale anche per altre iniziative come il People Mover, il Civis in passato e altre) viene catalogato come pessimista, allarmista, “non sa fare altro che portare sfortuna”, “perché poi se le cose vanno a finire come aveva predetto lui è dovuto al fatto che ci sono questi gufi, uccellacci del malaugurio che costantemente vedono fantasmi ovunque.”

In realtà certe nostre segnalazioni derivavano solo dall’osservazione attenta della realtà. Quando il Motor Show nasce è un salone straordinario, uno dei pochissimi in Europa, dove ci sono presentazioni di auto nuove, gare, innovazioni, qualcosa di straordinario, con la presenza di qualche ragazza a fare da standista. Gli ultimi anni invece, non prendiamoci in giro, al Motor Show c’erano centinaia di ragazze seminude in mezzo a qualche auto e motorino, senza più nulla di unico e accattivante, con un crollo di interesse totale. Perché è avvenuta questa trasformazione? Perché è in crisi il mercato automobilistico? Forse un po’ conta anche questo. O perché ci sono altri Paesi e altre città che lavorano meglio? Perchè ci sono città che riescono a creare un evento più caratterizzante, più caratteristico, più unico, più invitante, con uno stimolo su quelli che sono i sensi delle persone? Perchè ci sono città che riescono, non solo a mostrare degli oggetti, ma anche a rendere la cosa più forte a livello emozionale? Perchè altri sono più bravi, sono più innovativi?

Io credo assolutamente di sì, perché noi qui abbiamo degli amministratori e dei dirigenti che sono cresciuti politicamente negli anni ’60 e ’70, e quindi in un’altra era, completamente diversa dall’era di oggi, persone che fanno veramente fatica (non gliene voglio fare una colpa) a capire la modernità, a capire il contemporaneo e ciò che possono sfruttare. Vivono di assiomi antichi: “Devo essere più grande, devo avere uno stand in più, devo avere la torre più alta, più imponente.” Invece no, le manifestazioni che funzionano oggi sono quelle che hanno qualcosa di unico, di caratterizzante,un’unicità che non puoi trovare da nessun un’altra parte. Non è una novità, ci sono delle fiere che funzionano a pochissimi costi, ma insieme alle fiere ci metto anche eventi come possono essere i Buskers a Ferrara, una manifestazione a bassissimo costo che continua a funzionare. Perché? Perché è qualcosa di unico, caratterizzante, un’idea geniale avuta tanti anni fa, che continua a funzionare perché è un evento unico. Quasi mi viene da dire è più saggia un’idea come quella che è in piazza in questi giorni, “la fiera della mortadella”, che sicuramente oggi caratterizza Bologna più del motor show. Nelle altre città del mondo ci sono saloni dell’auto e ormai il motor show ha perso la sua forza unica, quella che aveva in anni in cui non c’erano così tanti saloni dell’auto e c’erano tantissime manifestazioni e spettacoli di motori nella nostra fiera. Le case automobilistiche avevano più voglia di investire in eventi, grandi ospiti e quant’altro, era quindi sicuramente qualcosa che incuriosiva molto di più le persone. Oggi quella forza il nostro motor show non ce l’ha più e non ce l’aveva l’anno scorso e nemmeno l’anno prima. Però avete continuato a raccontare che era tutto straordinario fino ad arrivare a soli cinquanta giorni dall’inizio del motor show di quest’anno per gettare la spugna.

Vi ringrazio.

Max Bugani

Intervento in Consiglio Comunale (Question Time) del 11 ottobre 2013

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