BOLOGNA MUSEI: Il direttore Maraniello ha dato le dimissioni e a maggio lascerà Bologna.
I lavoratori avevano proposto di scegliere il nuovo direttore tra gli interni, magari con una qualche forma di collegialità che rappresentasse tutte le aree dei musei (anche perché il direttore è legato al mandato di Merola e quindi avrebbe solo 1 anno di operatività). Altro vantaggio: risparmiare il 10% dell’intero budget del settore (lo stipendio del direttore è di oltre 100.000 euro).
La proposta dei lavoratori era stata rilanciata dai giornali (link in fondo)
Ho chiesto in Question Time cosa ne pensasse Ronchi di questa proposta e del potenziale risparmio.
Riassumendo quanto ho percepito dalla lunga risposta è che a Ronchi e al CDA dei Musei Comunali la proposta dei lavoratori non piace. L’assessore ha definito l’assemblea permanente dei lavoratori “un’associazione con qualche lavoratore dei musei all’interno“. Non mi pare che gli sia venuta voglia di confrontarsi direttamente con loro, anche solo informalmente (prosegue purtroppo l’incomunicabilità con i lavoratori).
Capisco che Assessore e CDA preferiscano trovare un nuovo direttore dall’esterno (confermandogli lo stipendio che era di Maraniello: oltre 100.000 euro. 10% dell’intero budget a disposizione dei musei).
La legge nazionale impone saggiamente però la ricognizione interna dando priorità ai dirigenti esistenti prima di aggiungere un’altro lauto stipendio (art.110,D.Lgs.267/2000).
Questa ricognizione è partita martedì e terminerà oggi a mezzanotte, ma percepisco che la stiano vivendo come un obbligo preliminare imposto dalla legge (qualche giorno in più no? Temevano che si facesse avanti qualcuno? Sulla intranet del Comune non trovo alcun avviso).
I musei di Bologna avranno quindi un nuovo direttore preso dall’esterno con avviso pubblico e la proposta dei lavoratori non solo cadrà nel vuoto, ma non metterà nemmeno in modo un confronto