Premessa: La città dei rendering http://www.bologna5stelle.it/bologna-la-citta-dei-rendering-ora-arriva-staveco
Ieri in commissione sono venuti a raccontarci la meravigliosa fiaba intitolata: “Area Staveco: apriamo la città alla collina“.
Personaggi:
STAVECO: area di oltre 90.000 mq in posizione bellissima tra il centro e la collina. Valore stimato di oltre 20 milioni di euro (soldi che però il Comune non ha).
DEMANIO: il fortunato proprietario dell’area che insieme ad altre 18 sono aree ex militari che il Demanio ha deciso di valorizzare. Sulla vendita di ogni area riconosce al Comune di Bologna il 15%. “QUANDO valorizzerò tutte le altre ex-caserme a Bologna, cederò l’area Staveco al Comune“, ma il “quando” galleggia in un futuro indeterminato.
COMUNE DI BOLOGNA: firma un’accordo con l’Università per dargli l’area. Area non sua, ma del Demanio la cui firma nell’accordo non compare.
L’UNIVERSITA‘ (quella che pochi mesi fa ha rinunciato al Lazzaretto per mancanza di fondi): si impegna a finanziare un progetto da 70 milioni di euro (soldi che però l’università dichiara di non avere, ma del resto nemmeno l’area è del Comune…par condicio).
LA SOPRINTENDNZA: per non fare le cose troppo facili, tutela quasi 30.000 mq sul totale dei 45.000 edificati. Bellissimi edific…ruderi post industriali…. relitti cadenti il cui recupero sarà una missione impossibile.
A Settembre l’università ci dirà come pensa di trovare i 70 milioni che non ha per costruire su un’area non nostra. Pensano di vendere qualcosa in via Zamboni… cosa si vendono la facoltà di Lettere? O Giurisprudenza? E poi cosa faranno? Pagheranno un affitto finché non sarà finita la Staveco nell’indeterminato futuro in cui il Demanio cederà davvero l’area al Comune???
CRONOPROGRAMMA: nella fiaba chiamano così i tempi per la realizzazione di questo faraonico campus in stile americano. Ad aprile 2015 ci sarà il progetto preliminare ed entro fine 2015 l’Università bandirà l’appalto per la realizzazione delle opere che pagherà con i soldi che oggi non ha per costruire su un terreno non nostro.
I render comunque sono bellissimi, sono stati fatti gratis da degli studi… del resto non c’erano i soldi nemmeno per quelli.
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