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TEATRO COMUNALE BOLOGNA. RONCHI: IL SUO VALORE E’ SOTTOVALUTATO

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LA CULTURA  a Bologna non appassiona la politica e a quanto pare nemmeno la stampa.

Ieri è uscita questa nota dell’agenzia Dire che riportava uno scambio costruttivo fra me e l’Assessore Ronchi, ma  ci pare che nessun quotidiano l’abbia riportato. Pertanto la pubblichiamo oggi noi, convinti che la sopravvivenza delle nostre eccellenze artistiche sia uno dei grandi temi per il rilancio di Bologna. Se perdiamo questo volano fondamentale per la città non ci restano altro che i tortellini… Sempre che non vogliamo perdere pure quelli.

Max Bugani

“CONCORRENZA AUDITORIUM PIANO NON PROBLEMA, SEMMAI A ROMA…” (DIRE) Bologna, 14 feb. – Il Comune di Bologna e la sovrintendenza “stanno da mesi lavorando per reperire risorse a favore del Teatro comunale”, ma e’ “un’operazione non semplice, sia per l’attuale congiuntura economica, sia per una sottovalutazione dell’importanza di questa Fondazione negli indirizzi complessivi della politica culturale della citta’”. Ancora una volta, ma sempre in modo diretto, l’assessore comunale alla Cultura, Alberto Ronchi, non nasconde come Bologna non ‘creda’ a sufficienza nel suo ente lirico. Lo ribadisce in una risposta scritta fornita al capogruppo del Movimento 5 stelle, Massimo Bugani, che aveva posto piu’ domande sull’impegno di Palazzo D’Accursio a favore del Teatro comunale. Tra queste, aveva accennato anche al ‘pericolo’ di una dannosa concorrenza per la nascita dell’auditorium progettato da Renzo Piano. Non e’ questo l”avversario’ da battere, ribatte Ronchi: “Non ritengo che vi sia allo stato attuale un problema auditorium”. I ‘guai’ sono altrove. “Siamo certamente impegnati, fin dall’inizio del mandato, in una situazione molto difficile, a creare le condizioni economiche per garantire le attivita’ del Teatro. Purtroppo, soprattutto a livello nazionale, non giungono buone notizie. Da una parte- ricorda Ronchi- e’ stato approvato dal Consiglio dei ministri un decreto di riforma degli Enti lirici che, se non modificato dopo le elezioni, comportera’ certamente il declassamento del Teatro comunale da Fondazione lirico-sinfonica a Teatro di tradizione. Dall’altro e’ stata annunciata l’ennesima decurtazione del Fondo Uuico per lo spettacolo”. In questo contesto il Comune combatte “su tutti i fronti (politico-economico) per dare prospettiva e stabilita’ finanziaria al Teatro”.

Bugani aveva anche sollecitato il Comune sull’esigenza di una ristrutturazione dell’edificio che ospita il Teatro comunale. E trova in Ronchi una sponda. Nella risposta dell’assessore, che Bugani ‘posta’ su Facebook, infatti si legge: “Credo che vi sia l’esigenza di ristrutturare l’edificio, ma ritengo che questo ulteriore intervento debba essere inserito in una difficile programmazione economica che innanzitutto si debba concentrare, soprattutto, nella ricerca di fondi per la programmazione delle attivita’ e per il risanamento finanziario del Teatro”. Ma soprattutto il grillino aveva richiamato la giunta all’impegno contenuto nell’Ordine del giorno approvato dal Consiglio comunale che sollecitava Ronchi e il sindaco Virginio Merola ad andare a bussare alle Fondazioni che sostengono il Teatro per sollecitare un maggiore impegno (specie da parte della Fondazione Carisbo). Ronchi assicura che si cercano fondi in tutti i modi, ma soprattutto calca l’accento sul fatto che (almeno) Palazzo D’Accursio ha ben chiari valore e importanza dell’ente lirico, infatti “l’amministrazione e’ impegnata strenuamente nella piena valorizzazione del Teatro comunale”. (Mac/ Dire) 14:15

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