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Contagi covid alla Dozza – L’importanza delle misure di contenimento

Articolo di: 
   del: 24 gennaio 2022
Intervento di Marco Piazza in apertura del consiglio comunale del 24 gennaio 2022
CONTAGI COVID  ALLA  DOZZA: MISURE DI CONTENIMENTO
Intervengo a proposito dei contagi presso la nostra casa circondariale della Dozza. Il focolaio è molto rilevante,  coinvolge decine di detenuti e di operatori. Un focolaio “importante” come lo ha definito la dottoressa Campalastri dell’ASL responsabile di medicina penitenziaria.
Gli ultimi dati davano circa novanta contagiati tra detenuti e agenti di polizia penitenziaria. Ma al di là dei numeri io credo che sia opportuno oggi ringraziare e dare merito agli sforzi che tutto il sistema sta facendo per gestire una situazione così difficile: l’ASL, l’amministrazione dell’istituto, il personale tutto, gli agenti della polizia penitenziaria che garantiscono il servizio nonostante le decine di assenze per covid.
Il sistema sta funzionando, dopo un iniziale ritardo arrivano anche le mascherine FFP2 dal Ministero, tute anche dall’ASL con una buona sinergia tra diverse istituzioni.

Ancora una volta però la pandemia fa emergere e aggrava problemi ormai strutturali e annosi del carcere in particolare il sovraffollamento: a fronte della capienza di 500 persone oggi sono 780 i detenuti. Il sovraffollamento rende di più difficile isolare i positivi con la conseguenza di rendere le condizioni di detenzioni più rigide, con camere detentive spesso chiuse h24, alcune prive di docce e pertanto con le docce in comune. Ed è molto opportuna la proposta del nostro Garante Comunale, che ringrazio, di valutare forme di compensazione per i detenuti quali per esempio la liberazione anticipata speciale, cosa che porterebbe anche un alleggerimento della pressione nel carcere.

Considerando che la condizione di sovraffollamento è un costante da anni ormai e non mi pare ci siano investimenti in vista che cambieranno radicalmente lo scenario, aggiungo che sarebbe opportuna anche un revisione dell’attuale codice penale per permettere un maggior ricorso a condizioni alternative alla detenzione in carcere.

In situazioni analoghe l’anno scorso il Provveditorato aveva sospeso i nuovi ingressi per normalizzare la situazione, cosa che oggi pare più difficile visto che anche gli altri istituti sono in condizioni difficili. Sono certo che la cosa sarà valutata attentamente anche da parte della Magistratura di Sorveglianza perché al momento la pressione sul carcere è veramente forte.

 

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