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Carcere Dozza: servirebbe la sezione per le TOSSICODIPENDENZE, ma oggi è in crisi persino il presidio medico

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Intervento di inizio seduta del Consigliere Marco Piazza, Bologna 21 febbraio 2022

Video dell’intervento qui: https://youtu.be/wRhiOfVfdwc

Oggi torno a intervenire a proposito della casa circondariale Rocco D’Amato di Bologna. Poche settimane fa, a seguito di un nuovo decesso, avevo rilanciato la necessità di una sezione dedicata al trattamento delle tossicodipendenze, una problematica molto presente tra i detenuti anche a Bologna e causa di numerosi decessi.

Oggi però devo esprimere preoccupazione addirittura per il presidio medico in generale che presso la Dozza di Bologna è sceso a livelli critici. Mi risultano solo 5 medici operativi al momento. Un numero che non permette di garantire copertura h24. In certe occasioni lasciando attivo un solo presidio infermieristico. Considerando che abbiamo 800 detenuti al momento questo è un problema grave.

Io oggi voglio ringraziare i medici e gli infermieri in servizio presso la nostra casa circondariale che fanno del loro meglio anche in condizioni difficili e capisco la difficoltà dell’ASL in questo particolare momento, ma la carenza di personale medico è un altro problema molto rilevante che va gestito il più rapidamente possibile.

Quello della carenza dei medici si somma ai tanti problemi del carcere e contribuisce alla crescita dell’aggressività dei detenuti che non riescono ad essere visitati.

La crescita dell’aggressività dei detenuti ha anche altre cause ed è un altro problema molto grave perché sottopone il personale a rischi e quindi a forte stress. Anche qui serve intervenire rapidamente per permettere al personale della polizia penitenziaria di poter svolgere il loro delicato lavoro con la necessaria serenità e non con la costante sensazione di pericolo.

In questo quadro il ritrovamento di telefonini (anche in sezioni di alta sicurezza) è un’altra spia che segnale la necessità di aumentare quanto prima il presidio interno alla Dozza. Quello dei telefonini in carcere mi risulta essere comune a diverse strutture detentive italiane e su cui è opportuno un ragionamento trasversale e ampio :  è di oggi la notizia del rinvenimento di ben 60 telefonini a Secondigliano pare consegnati con i droni.

Tanti problemi su cui sollecito un rapido intervento.

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