Resoconto dettagliato del sopralluogo al Pratello di venerdì 18 febbraio – Marco Piazza (Consigliere Bologna) e on. Stefania Ascari (Deputata membro commissione giustizia)
(qui il video dell’intervento in Consiglio Comunale: https://www.youtube.com/watch?v=pRCsl89HOvA )
A seguito dei recenti episodi di ragazzi che hanno ingerito chiodi, pile e dato fuoco a un lenzuolo apparentemente correlati all’aumento della capienza, io e Stefania Ascari (della Commissione Giustizia della Camera), abbiamo effettuato un sopralluogo all’Istituto Penale Minorile del Pratello di Bologna.
Abbiamo parlato con il direttore, con il comandante, con gli operatori, con volontari e soprattutto con quasi tutti i ragazzi detenuti che hanno dai 15 ai 25 anni, alcuni con pene rilevanti.
Abbiamo visitato praticamente tutti gli spazi: le nuove camere detentive al secondo piano appena ristrutturato, quelle al primo piano, gli spazi comuni, il refettorio, le aule didattiche, la sala computer, la cucina, la palestra, l’orto, le sale colloqui, l’ambulatorio ecc…
Abbiamo constatato la ricchezza delle offerte e dei percorsi a disposizione dei ragazzi che ci hanno confermato di essere tutti impegnati: sono attivi percorsi scolastici (in particolare alberghiero ma anche tecnico), persino corsi universitari, ci sono attività sportive animate de volontari, continuano le attività teatrali ormai ben note in città grazie all’impegno di Paolo Billi e dei soci della cooperativa Teatro del Pratello, sarà riattivata la Trattoria aperta ai cittadini (sospesa per la pandemia) interamente gestita dai ragazzi, c’è un bello spazio all’aperto con campi da gioco e orti. Il personale è motivato e competente, con ottime capacità di relazionarsi con i ragazzi e con il loro carico di problemi e sofferenze.
Sono però presenti anche delle criticità che lasciano dubbi sulla possibilità di mantenere la stessa qualità aumentando la capienza detentiva. Storicamente l’IPM di Bologna aveva attivo un solo piano e i ragazzi presenti erano poco più di 20. Su questo numero si sono strutturati i percorsi, le attività e il personale.
Con l’apertura del secondo piano sono aumentate le camere detentive ed è stato possibile separare i minorenni (14-17 anni) dai giovani adulti (18-25). Cosa molto opportuna. Ma è stata anche aumentata la capienza portata inizialmente a 36 e, dopo pochi mesi, a 40 a fronte di una disponibilità complessiva di 44 posti letto.
Le criticità che abbiamo trovato sono legate sia al dimensionamento del personale che alla struttura fisica che non nasce come istituto detentivo, ma è adattata da un antico convento.
Il problema del personale è risolvibile, ma bisogna agire rapidamente avendo presente oltre alla polizia penitenziaria, la necessità di adeguare anche il numero di educatori. Al momento abbiamo letto l’impegno del ministero ad aumentare il personale di polizia penitenziaria, ma non viene citato quello educativo che è altrettanto importante per dare compimento al dettato costituzionale e fare in modo che il periodo detentivo sia un’opportunità per cambiare vita e non un periodo di “ristrettezza sorvegliata”.
Tra le criticità strutturali:
- per arrivare alla capienza di 40 si sono dovute riempire le camere con più letti possibili. In quasi tutte le camere detentive ci sono 3 o anche 4 letti a discapito della possibilità di collocare un tavolo di adeguate dimensioni per permettere ai ragazzi di studiare con la dovuta concentrazione.
- alcuni corridoi sono piuttosto stretti. Con tanti ragazzi presenti viene da chiedersi come sia possibile evacuare rapidamente in caso di emergenza.
- Non sono presenti aspiratori, anche se tutto il materiale nuovo che viene acquistato è ignifugo, gli aspiratori sarebbero opportuni
- E’ necessario un box adeguato per il personale di polizia penitenziaria oltre che di ulteriore spazio per gli uffici per gestire l’aumento dell’attività amministrativa legata al maggior numero di ragazzi presenti.
- Un capitolo dedicato la meriterebbe l’ormai annosa vicenda del Teatro. All’ultimo piano della struttura è presente un teatro che da oltre 10 anni non è fruibile. Finché era operativo era una grandissima opportunità per l’importante e apprezzata attività teatrale svolta dai volontari. La buona notizia è che finalmente sono stati stanziati i fondi e i lavori di ristrutturazione iniziati. Quella meno buona è che al momento però ci è stato riferito che il progetto non prevede quegli accorgimenti necessari per renderlo fruibile dai ragazzi detenuti. Se questo fosse confermato sarebbe grave e incomprensibile. Approfondiremo
In conclusione abbiamo constatato l’eccellenza dei percorsi che storicamente l’istituto minorile ha offerto, dando ai ragazzi concrete opportunità da spendere una volta usciti, opportunità presenti anche durante il periodo di detenzione grazie alla possibilità di impegnarsi nelle attività lavorative remunerate. Questa qualità deve essere assolutamente preservata e anzi presa a modello. Siamo sinceramente preoccupati che alcune delle criticità presenti, se non adeguatamente gestite possano, nel tempo, far calare il livello attuale con l’aumento della capienza. Ove non fosse possibile risolverle sarebbe quindi meglio mantenere la capienza sotto ai 40
(qui il video dell’intervento in Consiglio Comunale: https://www.youtube.com/watch?v=pRCsl89HOvA )