Vari cambi di passo sul progetto dello Stadio da parte del Comune.
L’istruttoria pubblica, che prima si era cercato di insabbiare, ora è diventata “un’opportunità di partecipazione e informazione della cittadinanza”
Anche l’outlet ai prati di Caprara cerca di essere messo sotto il tappeto come la polvere e dimenticato: il Sindaco sostituisce l’outlet con una partecipazione diretta di 30 milioni nell’investimento di riqualificazione dello stadio.
Bene, lo avevamo proposto più di una volta anche noi a giugno, quindi siamo felici.
Ma proprio perché ci interessava questa opzione, avevamo cercato di approfondirla con interrogazioni (ben prima dell’annuncio del Sindaco di qualche giorno fa).
Cosa vuol dire compartecipare all’investimento nella riqualificazione dello stadio?
A giugno chiesi la prima informazione di base ovvero “Quanto vale la concessione dello Stadio per 99 anni sia nelle attuali condizioni che nell’ipotesi di stadio ristrutturato?”
RISPOSTA. “le complesse procedure di stima SARANNO effettuate alla luce della proposta avanzata dal proponente”
Quindi questo comune ancora non sa quanto vale lo stadio. Ne adesso, ne da ristrutturato
Allora ho cercato di accontentarmi e ho chiesto solo: “quanto rende oggi la gestione dello stadio all’anno: tra concerti, eventi, partite, convenzioni…? Avete anche dati degli anni passati?”
RISPOSTA: “Il Comune di Bologna, percepisce dal Bologna F.C. 1909 un canone annuo di euro 138,535,68 euro + IVA.
Non sono previsti obblighi di rendicontazione all’Amministrazione comunale, né obblighi di fornire documentazione sulla gestione, pertanto non si dispone di elementi per poter formulare una stima sulla rendita attuale della gestione dell’immobile.”
Insomma non sappiamo neanche questo. Potrebbe rendere 10 milioni o 500K euro e noi non lo sappiamo.
Concessione al buio, senza sapere nulla del bene, senza rendicontazioni.
Quindi il Sindaco ha detto che il comune ci mette 30 milioni al posto dell’outlet e questo è un bene come impostazione (vedi post del 29 giugno). Ma ancora una volta ci si sta muovendo al buio senza sapere il valore dell’operazione. Nemmeno una stima di massima.
Possibile che a Bologna non prendano mai decisioni ponderate e ragionate su una base minimamente documentata?
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