Movimento 5 Stelle Bologna
La democrazia è partecipazione

Tutti uniti per la Breda Menarini

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Articolo di: 
   del: 10 aprile 2017

Oggi ho partecipato all’assemblea dei lavoratori della Breda Menarini le cui vicende vanno oltre le pessimistiche previsioni di alcuni anni fa. Finmeccanica invece di investirci sfruttando quei brevetti che avrebbero potuto rivoluzionare il mercato europeo degli autobus, decise di venderla.
Che la vendita di “aziende-gioielli pubblici” fosse un business solo per il privato che le compra per spolparle, era già evidente nel 2014 alla luce dei numerosi precedenti.

Nonostante questo la maggioranza di governo procedeva convintamente con la privatizzazione della Breda ripetendo l’assurdo motto: “La Breda si salva solo vendendola! (da cosa si doveva salvare non era chiaro visto che la crisi l’avevano creata smettendo di investirci e facendole perdere credibilità con l’annuncio della dismissione)

Oggi le fosche previsioni del 2014 purtroppo si avverano e infatti parte delle produzioni sono spostate in paesi dove la mano d’opera costa meno (Turchia, Polonia…). Ma non mi aspettavo però di vedere così rapidamente e largamente uso di ammortizzatori sociali con motivazioni più che discutibili, presidi notturni per bloccare camion venuti a portare via il materiale della produzione, l’assenza di un chiaro business plan degno di questo nome e coerente con gli accordi, riunioni al ministero che saltano all’ultimo momento perché il socio privato si rende indisponibile….

All’atto della scellerata vendita della maggioranza delle quote al privato, il ministero si era fatto garante. Ma non ha mai esercitato quel ruolo e ha accettato ogni decisione del privato contribuendo peraltro con soldi pubblici ad alcune di quelle scelte.

Il 19 aprile al ministero è previsto un importante incontro. Speriamo che anche questo non salti per l’assenza del socio privato e speriamo soprattutto che il governo pretenda risposte chiare e rispetto degli impegni.

Il Consiglio Comunale di Bologna oggi ha approvato all’unanimità un testo a sostegno dell’azienda che ho proposto con procedura d’urgenza tramite l’Ufficio di Presidenza insieme alla Presidente del Consiglio. Avremmo potuto presentarlo come M5S come fatto in altre occasioni, ma per dargli più forza abbiamo preferito togliere ogni simbolo politico e renderlo un atto unanime di tutto il Consiglio Comunale. Speriamo approdi a Roma e dia la sveglia al ministero.

Di seguito riporto il testo dell’ODG:

Bologna, 10 aprile 2017

PROPOSTA DI ORDINE DEL GIORNO

IL CONSIGLIO COMUNALE
PREMESSO CHE

  • I Lavoratori della ex Bredamenarini sono in cassa integrazione giustificata dalla ristrutturazione dell’immobile che è partita tardi e pare essere di lievissima entità;
  • Nei giorni scorsi un presidio di lavoratori ha impedito il trasferimento dei materiali e la produzione;
  • L’Azienda per il territorio bolognese rappresenta una potenzialità innovativa, tecnologica e strategica per il panorama politico del trasporto pubblico sostenibile.
  • Il 19 Aprile si terrà presso il Ministero dello Sviluppo Economico un incontro molto importante per discutere del futuro dell’azienda.

RICHIAMATI GLI ATTI APPROVATI DAL CONSIGLIO COMUNALE:

  • P.G. N. 36254/2013 del 26 febbraio 2013 avente per oggetto lo sviluppo del settore del trasporto pubblico locale e la riaffermazione dei diritti dei lavoratori della BredaMenarini spa;
  • P.G N. 33154/2013 del febbraio 2013 in cui si invitava il nuovo Parlamento a dare priorità al rilancio della BredaMenarinibus , quale azienda strategica del settore per le politiche di mobilità sostenibile garantendo continuità ed operatività all’azienda;
  • PG N. 283924/2012 del 29 aprile 2013 che proponeva la creazione presso la Regione Emilia Romagna di un tavolo di confronto sul TPL tra le imprese produttrici di autoveicoli di trasporto pubblico.

ESPRIME SOLIDARIETA’

  • Ai lavoratori per la difficile situazione nella quale si trovano.

INVITA IL SINDACO E LA GIUNTA

  • a sollecitare l’attuazione di un piano industriale credibile;
  • a sollecitare il Ministero affinché venga attuato un piano industriale per rilanciare Bologna come sito produttivo valorizzato e potenziato;
  • a sollecitare il Governo, chiamandolo alle proprie responsabilità, alla tutela dell’Azienda e del sito produttivo di Bologna e i relativi livelli occupazionali come promesso in fase di cessione delle quote
  • a pretendere chiarezza sul futuro di questo importante sito anche alla luce di quanto riportato in premessa. 

Firmato: L’UFFICIO DI PRESIDENZA del Consiglio Comunale di Bologna (Presidente Luisa Guidone e VicePresidente Marco Piazza)

PROPOSTO CON PROCEDURA DI URGENZA E APPROVATO ALL’UNANIMITA’ DA TUTTE LE FORZE POLITICHE DEL CONSIGLIO

 

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