Movimento 5 Stelle Bologna
La democrazia è partecipazione

Siamo noi i QUALUNQUISTI o lo sono tutti gli altri?

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Ad una settimana dall’ufficializzazione della mia candidatura leggo sulla rete le critiche e i commenti più duri diretti a me e al movimento 5 stelle e mi viene spontaneo fare alcune considerazioni.
La parola più ripetuta ormai da anni da parte dei nostri detrattori è “qualunquismo”.
Dicono che siamo “qualunquisti, ce lo dicono da sempre, ce lo dicono col disprezzo che si riserva agli stupidotti, ai sognatori più ingenui e ce lo dicono dall’alto in basso come se già darci un minimo di considerazione fosse uno sforzo troppo grande.
Ce lo dicono ormai senza  sapere nemmeno perché ce lo dicono, ce lo dicono perché le loro menti sono pigre e senza fantasia, ce lo dicono forse perché non saprebbero cos’altro dire.  In fondo è diventata un’associazione involontaria di 2 parole:  lo zio-Bergomi, il Pelide-Achille e i grillini-qualunquisti.
E allora noi ce lo lasciamo dire perché ormai non ci fa più male, perché ormai ci fa solo sorridere, perché ormai è fin troppo prevedibile e non ci tocca più, perché ormai in fondo ci annoia solo un po’.
Ma oggi vorrei offrire a questi nostri detrattori qualche spunto in più per giustificare quel marchio di qualunquismo che continuano ad accostare inesorabilmente al movimento 5 stelle.
Noi siamo qualunquisti e provocatori perché pensiamo che spendere un milione e mezzo di euro per cementare il parco Garavaglia sia una follia.
Noi siamo qualunquisti e semplificatori perché rinunciamo a duecentomila euro all’anno di rimborsi elettorali mentre gli esperti si mettono in tasca più di un milione di euro all’anno di soldi pubblici.
Noi siamo qualunquisti perché vogliamo trasformare il rifiuto in una risorsa, toglierlo dai traffici illegali e riciclarlo attraverso la raccolta porta a porta che toglierebbe soldi ad HERA, me renderebbe l’aria più respirabile.
Noi siamo qualunquisti perché al sabato pomeriggio e alla domenica mattina stiamo al freddo, in mezzo alla strada, davanti ad un banchetto a parlare con i cittadini bolognesi,  mentre i politici esperti studiano nuovi illuminanti neologismi davanti al camino della propria casa.
Noi siamo qualunquisti perché diamo vita a dei GAS (Gruppi d’acquisto solidali) che salvano degli agricoltori dalla disoccupazione, dei terreni dalla edificabilità e i nostri intestini dagli OGM. Se fossimo esperti ed attenti come i nostri avversari faremmo di tutto invece per far vendere quei terreni ad un costruttore spregiudicato.
Noi siamo qualunquisti perché vorremmo trasformare i tetti bolognesi in un patrimonio di energia rinnovabile. Siamo sciocchi e non capiamo che il gas è un buon amico e che l’ENEL in fondo offre a tante persone un posto di lavoro.
Noi siamo qualunquisti perché non abbiamo bisogno di leader o grandi nomi alla guida del movimento, perché crediamo nella forza del gruppo, delle idee e del nostro programma.
Noi siamo qualunquisti perché ci inorridisce la LEGA NORD quando parla di ROM e di razze, ma ci mette tristezza anche la sinistra che fa finta di non vedere il problema della concorrenza sleale e del facile inserimento nel mondo della delinquenza per chi arriva sul nostro territorio affamato e disperato.
Noi siamo qualunquisti perché ci disgusta sentire dire che: “è meglio andare con delle belle donne piuttosto che essere gay”, ma ci disgusta altrettanto chi tenta di far passare l’omosessualità come un valore della sinistra.
Noi siamo qualunquisti perché crediamo che si possano fare piste ciclabili in corsia protetta e lontane dalle auto. Non si capisce in effetti perché non apprezziamo le piste ciclabili disegnate sui marciapiedi dalla giunta Cofferati di cui Merola era assessore.
Noi siamo qualunquisti perché 180 milioni di euro per il CIVIS non li avremmo mai spesi e perché non capiamo la necessità di nuove sperimentazioni e di nuovi sperperi di denaro pubblico come quello.
Noi siamo qualunquisti perché vorremmo evitare lo spreco di soldi comunali in consulenze, benefit, auto blu, ecc. Preferiremmo spendere quei soldi per la scuola pubblica e per ristrutturare gli edifici scolastici con infiltrazioni d’acqua e rivestimenti di amianto.
Noi siamo qualunquisti perché siamo convinti che l’acqua debba rimanere un bene primario pubblico e che sia una follia il tentativo di privatizzarla.
Noi siamo qualunquisti per tutti questi motivi e per molte altre  cose che non vi dico ora per non annoiarvi di più, ma vi consiglio vivamente di venirci a conoscere perché forse Bologna ha bisogno di noi e del nostro “qualunquismo”

MASSIMO BUGANI – Qualunquista
Candidato Sindaco (portavoce) di Bologna per il Movimento 5 Stelle.

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