Movimento 5 Stelle Bologna
La democrazia è partecipazione

Per non dimenticare – Mercoledì 23 ore 21.00

Articolo di: 
   del: 23 maggio 2012

Vent’anni. Sono passati già vent’anni dall’uccisione del giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo, gli agenti della scorta: Vito Schifani, Rocco Dicillo.

Per ricordare questo grande magistrato e gli eroi morti insieme a lui:

mercoledì 23 Maggio 2012 alle ore 21:00 in piazza del Nettuno vi sarà una serata con delle letture e testimonianze tratte da libri, interviste, lettere, ricordi. Salvatore Borsellino interverrà virtualmente con un’intervista fatta in esclusiva e che proietteremo. Benny Calasanzio, giornalista e parente di vittime di mafia, racconterà la sua esperienza e ri-percorrerà con noi i fatti di quegli anni. La serata è stata pensata da cittadini attivi che hanno deciso di non dare alcun cappello politico alla manifestazione, si vuole solo ricordare i nostri martiri e dire “No” alla paura, al chinare la testa, a dimenticare.

La Mafia è ancora ben presente in Italia, non si è riusciti a “sradicarla” dal territorio che le ha dato i natali, anzi, trasformandosi e adattandosi questa è riuscita a infiltrarsi anche nel “laborioso nord”.
Lo smantellamento del metodo usato dal Pool Antimafia (voluto da Caponnetto) ha aiutato Cosa Nostra a rialzarsi e le ha dato la possibilità di uccidere i due giudici che più l’avevano osteggiata: Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Tutti noi, però, crediamo nelle parole di Giovanni Falcone: «La mafia non è affatto invincibile. È un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio, e avrà anche una fine. Piuttosto bisogna rendersi conto che è un fenomeno terribilmente serio e molto grave e che si può vincere non pretendendo eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni.».
La “Strage di Capaci” non deve essere solo un paragrafo nel libro di storia o essere ricordata solo negli anniversari ma deve, soprattutto, rimanere nell’animo di tutti noi per farci lottare ogni giorno contro chi vuole destabilizzare lo Stato. I particolari del viaggio del giudice dovevano essere coperti dal più rigido riserbo, non lo furono! Mancano ancora tanti tasselli per arrivare alla verità completa. Noi non ci fermeremo mai, continueremo a chiederla e a ricordare! 

Patini Silvia 

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