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People Mover: quanto ci costi?

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Intervento di Marco Piazza nel question time del 21 febbraio 2020

Ma quanto costa questo people mover?

Se ne parla dal 2007, il contratto è stato firmato nel 2009. Siamo nel 2020 e ancora non c’è nemmeno la data di partenza che continua ad essere spostata indefinitamente in avanti.

Il tempo ha un costo. Il PEF (Piano Economico Finanziario) è già stato riequilibrato qualche anno fa proprio per l’aumento dei costi.

Ora si combatte con i problemi del rumore che non era tra i problemi che avevamo previsto (ma che qualche progettista avrebbe dovuto prevedere), problema che causerà certamente un ulteriore aumento dei costi a carico del concessionario.

Figuratevi quando si manifesteranno i problemi che invece erano prevedibili:

  • per esempio quello trasportistico che farà rimpiangere non aver integrato l’aeroporto con il sistema ferroviario metropolitano che ha già una fermata al grezzo a poche centinaia di metri
  • O ancora il problema di sostenibilità economica che certamente si aggraverà dato che il People Mover (quando alla fine partirà) sarà appesantito dagli oneri finanziari accumulati dai ritardi ormai di anni e dai maggiori costi imprevisti.

Secondo me siamo già oltre i 150 milioni e non credo di sbagliarmi. Ma attendo cifre ufficiali.

Quanto costa dunque questo people mover?

Quando “CI” costa sarebbe più giusto dire dato che nella società Marconi Express c’è anche TPER che è detenuta dal Comune e dalla Regione, quindi società pubblica.

Quanto “CI” costa dato che il contratto è costruito in modo da spostare parte del rischio anche sul pubblico con il famoso articolo 42 del contratto che prevede il comune si faccia economicamente garante in caso di minore utenza fino al 2037 (ammesso si parta nel 2020). Articolo 42 che è stato rivisto e aggiornato al riequilibrio del Piano Economico Finanziario. E che secondo me sarà rivisto ancora.

 

Nella replica in Consiglio, la giunta mi rassicura che i maggiori costi ricadono tutti sulla società di gestione. Ma ribadisco che:

1)   Nella società di gestione c’è una società pubblica TPER quindi parte dei maggiori costi ci tornano in casa

2)   La società di gestione ha già chiesto un riequilibrio del piano economico nel 2014 e in conseguenza è stato modificato il contratto allungando la durata della concessione da 35 a 40 anni. E questo allungamento è un maggior costo per il comune di Bologna che entrerà nel pieno possesso dell’opera 5 anni dopo.

3)   Sempre nella modifica del contratto, aumentare il c.d. contributo di gestione del comune di Bologna è un potenziale maggior costo su cui, quando si manifesterà, sarà interessante sentire il parere della corte dei conti.

Nulla vieta che vi sia un’altra revisione del PEF. E con tutti questi problemi e quindi costi più o meno imprevisti ed allungamenti dei tempi di avvio, secondo me è più che probabile ci sarà.

 

Resta l’amarezza per i tantissimi soldi spesi per quest’opera che avrebbero più che ampiamente permesso di integrare alla perfezione l’aeroporto con l’SFM trasportando molte più persone a un minor costo e mettendo in rete l’aeroporto con tutto il sistema metropolitano. E non solo con la stazione dei treni con un collegamento punto-punto dedicato e costoso.

 

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