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People Mover – La pandemia si aggiunge alla lista dei problemi (e dei costi)

Articolo di: 
   del: 5 giugno 2020

Domanda di attualità posta da Marco Piazza il Consiglio di question time del 5 giugno 2020 in cui si riassumono 10 anni di storia del People Mover

Premesso che
il People Mover è una navetta su monorotaia costruita, ma ad oggi non ancora in servizio, che dovrebbe collegare due punti della città: la stazione e l’aeroporto. La fermata intermedia del Lazzaretto oggi è in mezzo al nulla dato che i piani di sviluppo di quella zona sono fermi.

Notizie di stampa riportano che tra le certezze relative al People Mover c’è il fatto che “le precauzioni post pandemia non permetteranno di riempire le navette della monorotaia stazione-aeroporto come si sperava senza contare il crollo del traffico aereo. Un aggiornamento del piano economico finanziario, prezzo del biglietto incluso, sarà inevitabile

Preso atto che
l’amministrazione circa 10 anni fa, decise di preferire la realizzazione di un sistema di trasporto dedicato punto-punto di 5 Km in monorotaia sopraelevata (il Poeple Mover) piuttosto che connettere aeroporto e stazione mediante l’SFM (Sistema Ferroviario Metropolitano) già parzialmente sviluppata e che costituisce un sistema di trasporto a rete ad alta capacità con numerose fermate in tutta la città metropolitana. Che già ferma in stazione centrale e che ha una fermata al grezzo a poche centinaia di metri dall’aeroporto (la fermata si chiamava “Aeroporto”, ad indicare che evidentemente già si pensava di utilizzarla per collegare l’aeroporto a tutta la provincia. Poi, dopo che si decise di fare il people mover, venne depotenziata e ribattezzata “Borgo Panigale Scala”).

L’SFM avrebbe non solo collegato aeroporto e stazione centrale con un treno a più alta capacità del people mover, con prezzi radicalmente più bassi degli 8,7 euro ad oggi previsti per il people mover, ma avrebbe anche messo in rete l’aeroporto con l’intera città metropolitana aprendo possibilità di connessione con la Fiera (impossibili con il People Mover) e con altri hub strategici come gli ospedali.

I primi Piani economici finanziari prevedevano un’operatività della navetta già dal 2015 con tariffe inferiori ai 7 euro a tratta ed un concessione di 35 anni prima che l’opera passasse in proprietà pubblica (nel 2011 si parlava di 6,75 euro)

Ad oggi la navetta non è ancora operativa e non è nemmeno stata fissata una data di partenza. Per riequilibrare i conti sempre più critici dell’opera la concessione è stata allungata a 40 anni e il prezzo del biglietto è aumentato a 8,70 euro ben superiore alle previsioni iniziali.

Pone la seguente domanda di attualità per sapere dalla giunta:

- se è realistica l’ipotesi di una nuova revisione del Piano Economico Finanziario con ulteriore allungamento della concessione pubblica o ulteriore aumento del prezzo del biglietto come riportata dalla stampa;

- se non concordino che il prezzo del biglietto, già rivisto più volte, sia già abbastanza alto avendo raggiunto gli 8.7 euro a tratta e 16 euro andata e ritorno a persona;

- se non concordino che questa opera sia diventata eccessivamente onerosa come era almeno in parte prevedibile già prima della sua realizzazione; se non concordino che se si fosse investito sul collegamento aeroporto-SFM ad oggi avremmo un collegamento già funzionante, sarebbero stati spesi molti meno denari, il biglietto sarebbe stato molto più ridotto, la molto maggior capacità offerta da un treno avrebbe permesso di gestire il distanziamento richiesto dal Covid-19 in modo molto più agevole;

- se non ritengano che la capacità delle navette (ora da rivedere al ribasso per il distanziamento imposto dal Covid-19), non fosse già sovrastimata come dimostrammo in consiglio comunale nel 2012 esibendo 1 mq e mostrando come fosse impossibile pressare più di 2,5 persone dotate di trolley in quello spazio

Risposta ricevuta dall’assessore Mazzanti:

ll prezzo del biglietto viene adeguato annualmente secondo quanto stabilito all’art.41 del Contratto di Concessione del 2009, così come modificato ed integrato dal Contratto del 2015 e non vi è alcuna “rinegoziazione” in corso.

Il Piano Economico Finanziario può essere revisionato solo a seguito di apposita istruttoria la cui attivazione avviene esclusivamente su specifica richiesta del concessionario, che dovrà oltre che supportare la richiesta con motivazioni che avvalorino la necessità di definire nuove condizioni di equilibrio anche definire le modalità con le quali si ritiene esso possa essere ristabilito.

La possibilità e modalità di revisione del PEF è regolamentata dall’art.6 del Contratto di Concessione del 2009, che prevede che “la rideterminazione delle nuove condizioni di equilibrio sarà effettuata verificando prioritariamente la possibilità di revisione mediante la sola proroga del termine di scadenza della concessione”.

Con l’attivazione dell’istruttoria il Comune di Bologna dovrà verificare l’esistenza dei presupposti per il ricevimento della richiesta e valutare se accogliere, anche solo parzialmente, le richieste del Concessionario. Ad oggi non è pervenuta alcuna richiesta in tal senso da parte del concessionario.

Il progetto delle opere di mitigazione acustica sono state inviate dal Concessionario in data 3 aprile scorso.; il RUP ha poi inviato la documentazione agli enti competenti (Ambiente, AUSL e ARPAE), affinché si esprimessero sulla coerenza delle soluzioni adottate con la normativa vigente e con le prescrizioni di VIA. Ad oggi risultano concluse le istruttorie dell’ufficio Ambiente del Comune di Bologna e dell’AUSL ma si è ancora in attesa dell’espressione dell’ARPAE. A seguito della suddetta verifica e delle eventuali integrazione richieste il Concessionario potrà avviare l’iter per la messa in opera delle mitigazioni. Si precisa che non vi è alcun nesso tra nulla osta all’esercizio e le opere di mitigazione acustica, in quanto le competenze afferiscono ad enti differenti, con procedure completamente differenti. Per quanto riguarda la consigliera Foresti, sulle valutazioni è chiaro ed evidente che, io rispetto le opinioni della consigliera, ma l’Amministrazione tuttora ritiene più conveniente questa che altre soluzioni. Ultima questione, il consigliere Piazza aveva formulato anche un’altra domanda. se non ricordo male che è quella del rapporto aeroporto servizio ferroviario metropolitano, bene allora noi a questa parte risponderemo per iscritto, perché gli uffici hanno lavorato a undici domande, ma per rispondere a questa parte, me ne dispiaccio, ma occorre andare a recuperare tutta la raccolta d’archivio. Quindi consigliere, quest’ultima cosa la formalizzeremo per iscritto. Grazie”

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