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Passante Nord: s’ha da fare?

Articolo di: 
   del: 17 maggio 2012

A Settembre 2011 insieme ai Consiglieri Regionali abbiamo fatto il punto sulla vicenda del Passante Nord, un anellone stradale che dovrebbe “dribblare” Bologna, nelle intenzioni dei progettisti, tagliando la pianura a nord, e consentendo quindi di alleggerire il traffico sulla Tangenziale. Ora, il progetto è stato bocciato dal Commissario dell’Unione Europea perché viola le norme che regolano il conflitto di interessi in quanto attribuita per affidamento diretto e senza gara ad Autostrade. E’ così necessario rielaborare una variante più corta, che possa essere spacciata per un semplice aggiustamento dell’autostrada già esistente.

passante nord

 

Legambiente stessa pone il veto su questa opera, che asserisce: “Il passante nord è anacronistico, sia dal punto di vista ambientale che economico.”

Quindi porto la cosa in Consiglio Comunale attraverso un’udienza conoscitiva chiesta a ottobre 2011 e finalmente calendarizzata ad aprile 2012 (nel frattempo il PD ha fatto anche lui una sua richiesta di udienza conoscitiva …. sarà questa che avrà smosso le acque?).

Il Comitato di cittani contrario a questa opera spiega nel dettaglio la situazione ed emerge un ulteriore problema. IL PROBLEMA nasce dalla lettera inviata dall’Ue dove si chiede di «razionalizzare» (accorciare) il tracciato del Passante nord se si vuole affidare direttamente i lavori a Società autostrade. Se il progetto rimane quello originario di 40 km, quell’opera dovrà andare a bando. E in quel caso Autostrade non potrebbe riscuotere i pedaggi e si rifarebbe del danno economico sulle istituzioni stesse. Un rebus da risolvere in fretta, e per questo la stessa Provincia ha voluto approvare a febbraio un ordine del giorno dove si chiede al governo di confermare velocemente l’incarico diretto ad Autostrade.

Il comitato presenta un esposto all’UE perchè il “cosiddetto “tavolo tecnico”, formato da Anas – Autostrade – Regione E. Romagna – Provincia di Bologna, con lo scopo di individuare un tracciato più corto per il Passante Nord rispetto a quello adottato nel PTCP 2004, che potesse dare all’Europa la motivazione per trasformare il Passante da “nuova opera” a “potenziamento dell’autostrada in concessione” non soggetta a bando pubblico europeo (si cita in proposito una lettera della UE in questo senso, mai resa pubblica!), ha operato all’insaputa degli Amministratori locali (Sindaci) e delle Comunità coinvolte.”

L’UE a questo punto apre un fascicolo d’indagine sulla presunta variante al progetto originario che ridurrebbe il tragitto da 42 a 30 km.

Non condividiamo la natura di questa opera, che consumerà ulteriore territorio, andando ad inquinare campagne con conltivazioni di pregio. Non la condividiamo perchè non è possibile ridurre l’inquinamento aumentando i kilometri da percorrere.

… e forse anche l’UE ha qualche dubbio … magari non per gli stessi nostri motivi ma ce li ha!

 

Federica Salsi – Consigliere Comunale M5S Bologna


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