di Federica Salsi
Ne abbiamo parlato oggi in Commissione Scuola. La Giunta ha presentato una proposta di delibera per la definizione dei criteri di assegnazione di fondi comunali alle scuole materne paritarie private.
Su questa proposta di delibera abbiamo alcune osservazioni da fare. Di seguito c’è il mio intervento nella commissione di oggi.
Ad oggi il Comune di Bologna nell’immediato (anno scolastico 2012/2013) non è in grado, attraverso l’offerta pubblica, di coprire l’esigenza di posti nelle scuole dell’infanzia, infatti al momento si sono più o meno 300 bambini in lista di attesa. Si rende quindi necessario stipulare una convenzione con le scuole private paritarie per garantire il servizio.
Alcune cose devono essere approfondite.
La libertà di scelta
L’attuale offerta scolastica non consente la libera scelta. I bambini rimasti in lista d’attesa possono trovare posto nelle scuole private paritarie convenzionate, ma non possono scegliere l’offerta educativa, essendo queste a Bologna quasi tutte con un orientamento religioso. Cosa comunque consentita dalla legge 62 del 2000. Non è il problema della preghiera prima di mangiare (per citare un esempio più volte riportato in commissione) ma è un problema educativo, una scuola confessionale comunque da un’impronta precisa, e se un genitore non la condivide si trova di fronte ad una scelta antipatica, tengo a casa mio figlio o lo mando in una scuola di cui non condivido il progetto educativo?
Il monitoraggio
Il sistema delle convenzioni prevede strumenti di monitoraggio, che in particolare riguardano: (vedi pag 28)
- La completezza della scheda informativa del servizio
- ll sistema tariffario (grado di differenziazione, livelli, ecc.)
- L’immissione dati sulla tipologia di utenza nel sistema informativo del Comune (handicap, stranieri, anticipatari)
- La carta dei servizi
- La pubblicità del bilancio (quadro entrate e uscite)
- La rendicontazione dell’utilizzo dei contributi pubblici
– L’accesso alla documentazione depositata presso USR
Quasi tutti i punti sopra descritti sono relativamente semplici da monitorare poiché richiedono la presentazione di documenti. Ma come viene monitorato il rispetto della carta dei servizi? Come avvengono i controlli? Non basta dire aderisco alla carta dei servizi per operare nel rispetto della carta dei servizi. Non è il problema della suora coi baffi che bacchetta il bambino quando non si comporta bene (altro esempio citato da dei colleghi), ma è come il comune, il quartiere, verificano in che modo questi educatori operano. Dalla delibera questo non si evince.
Percorso partecipato
L’odg 18/2011, con il quale si rinnovava la vecchia convenzione così com’era perché vi era l’urgenza di garantire il regolare avvio dell’anno scolastico 2011/2012, conteneva anche un preciso impegno politico a fare un percorso partecipato prima di elaborare la nuova convenzione. Noi ora ci troviamo di fronte alla proposta di delibera senza che questo percorso partecipato sia stato fatto. Perché? Non mi risulta vi siano stati impedimenti normativi, incertezza normativa (leggi in fase di discussione o in attesa di approvazione). Inoltre trovo inopportuno citare in questa proposta di delibera proprio quel percorso partecipato che non è stato fatto: o si specifica che non è stato fatto o non lo si cita per nulla. Inoltre c’è un’incongruenza in questa delibera. Da una parte si vuole avviare una discussione sul rinnovo del sistema dei servizi 0-6 anni coinvolgendo la città con un percorso partecipato, dall’altro si blinda questa convenzione per 4 anni. Ma questa convenzione tratta comunque servizi 3-6 anni…. Quindi è opportuno che questa delibera rinnovi la convenzione per un anno per poi avere la possibilità di rivederla anche integralmente dopo un’attenta verifica. Ora invece è possibile solo fare delle modifiche senza senza cambiare l’impianto complessivo della convenzione.
Il collega Marco Piazza ha presentato una serie di ODG per emendare la delibera nei punti che noi riteniamo critici.
La seduta di Commissione è stata aggiornata a giovedì prossimo per terminare la trattazione dell’argmento prima del voto in Consiglio Comunale
Federica Salsi – Consigliere Comunale M5S Bologna