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Nel nostro tempo l’intelligenza non c’è! – Istruttoria pubblica sui problemi dell’adolescenza.

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Grazie, Presidente. Intanto ringrazio tutti gli intervenuti, tutti gli operatori delle varie associazioni che da molto tempo si trovano a operare fra mille difficoltà, con mancanza di risorse e con una tensione sociale in aumento, e quindi anche con ricadute sui ragazzi che si trovano a contatto con loro. Ho sentito varie opinioni e vari  pensieri durante questa istruttoria, io credo che fondamentalmente gli adolescenti di oggi abbiano le stesse esigenze che avevamo noi a tredici, quattordici o quindici anni. Hanno lo stesso bisogno di affetto, lo stesso bisogno di ribellione, hanno lo stesso bisogno di conoscere se stessi e di conoscere il mondo. Fanno i nostri stessi errori, solo che noi, a differenza loro, molto spesso riuscivamo a farla franca. Loro invece sono in rete, quindi sono visibili. Tutto ciò che fanno lascia una traccia, cosa che a noi non succedeva, una marachella a volte rimaneva nascosta, una serata balzana non veniva portata a conoscenza di altri amici, dei genitori. Oggi invece tutti sanno tutto di tutti. Non voglio, però, come giustamente diceva Melega, demonizzare l’uso della rete fra i giovani e in particolare fra gli adolescenti, ci mancherebbe che venisse da me questa demonizzazione, ma la rete va domata, perché altrimenti può diventare assolutamente pericolosa. Io credo che sia questa l’unica cosa diversa dal passato per chi si trova ad affrontare l’adolescenza oggi, perché effettivamente con immagini e video in rete, parenti e amici possono vedere ciò che hai fatto in un giorno in cui magari avevi fatto una fesseria e questo è ciò che sta creando, , aldilà dei fenomeni di cyber bullismo, problemi di varia tipologia, problemi nuovi. Questi fenomeni stanno spalancando un campo enorme di studio per gli esperti e senz’altro le contromisure non saranno facili da trovare. Tuttavia, oltre a questa doverosa premessa, io credo che i ragazzi siano giustamente ragazzi, adolescenti e noi siamo il loro esempio. Come diceva Kant vorrei vivere con una legge morale dentro di me e un cielo stellato sopra di me. Ecco, è la legge morale dentro di noi, dentro la società del nostro tempo, che non sta dando grandi esempi. Quindi aldilà di tutte le contromisure che si troveranno, anche per migliorare il rapporto con la rete, i giovani e gli adolescenti, è proprio questa legge morale nella società che ha bisogno di trovare nuovi stimoli virtuosi.

L’intelligenza, a differenza di quanto si possa pensare, non è un fenomeno individuale, bensì un fenomeno collettivo nazionale intermittente; alcuni esempi: Atene, 416 A.C, alla prima dell’Elettra di Euripide, sulle gradinate ci sono due suoi rivali, Sofocle e Aristofane, e due suoi amici, Socrate e Platone; a quel tempo l’intelligenza c’era. Un altro esempio: Firenze, 1504, Palazzo Vecchio, due pareti opposte, alla destra lavora Leonardo Da Vinci, a sinistra Michelangelo, c’è un apprendista, Raffaello, e c’è un manager, Machiavelli: a quel tempo l’intelligenza c’era! E così potrei andare avanti citando altri esempi, non a caso quel periodo in Italia si chiama Rinascimento. Ma noi viviamo un altro tempo, che non ha nulla a che fare con questi momenti virtuosi delle collettività, delle nazioni o quantomeno della nostra nazione; Noi viviamo il tempo in cui siamo bombardati dalle televisioni, dalle immagini televisive, il tempo dei calciatori e delle veline, di politici che hanno rubato tutto quello che potevano rubare, di consumismo, pubblicità, immagini, di talk show senza sostanza, di Corona e Lele Mora, di bunga bunga. Viviamo un mondo finto, falso. In questo periodo nella nostra nazione, nella nostra collettività, l’intelligenza non c’è!

Quindi, io credo che stia a noi che abbiamo in questo momento la responsabilità istituzionale, prima ancora che alle persone che lavorano nei settori (i quali già ricevono a ricaduta il frutto delle nostre decisioni) dare la svolta per cercare di riportare intelligenza nel nostro tempo, ma, forse, cosa più probabile, toccherà agli adolescenti di oggi che crescono fra mille difficoltà che noi abbiamo creato loro, il compito di spazzarci via, per togliere il buio e riportare un po’ di luce.

Max Bugani

http://www.youtube.com/watch?v=9u-1cTElOrY

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