Movimento 5 Stelle Bologna
La democrazia è partecipazione

Massimo Bugani: portavoce del Movimento 5 Stelle

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Avevo 8 anni quando mio padre una domenica mattina venne in cucina con un audiocassetta che aveva registrato la sera prima, mettendo lo stereo vicino alla televisione.

Mi disse: “Max, ascolta questo!”

Io mi aspettavo una canzone di Elvis o di Little Richard, di solito mio padre mi faceva ascoltare queste cose. Invece quella mattina sentii per la prima volta la voce di Beppe Grillo.

“Avete visto ieri cos’ha fatto quel giornalista da 4 soldi? L’avete visto, vero? Stava intervistando un bambino che era appena stato liberato dopo giorni e giorni di sequestro e il giornalista gli ha chiesto: “Ma quando eri prigioniero, come stavi? pensavi di più alla tua mamma o al tuo giocattolino?” Ecco, io uno così lo prenderei, lo terrei legato 2 anni, poi gli darei un gran calcio nelle palle, gli metterei un microfono davanti alla bocca e poi gli direi : Come ti senti adesso? Coglione!”

Non so cosa scattò in me da quel giorno, ma credo che nacque in me un sentimento per quella persona che è difficile da definire con una parola diversa da “Amore”.

Ogni cosa che negli anni ha fatto quest’uomo per me è divenuta fonte di curiosità, di attenzione e di divertimento.

Discorsi all’umanità di fine anno, spettacoli nei teatri, nei palazzetti, interviste, dichiarazioni. Ad ogni parola mi sentivo più vicino a lui, ad ogni risata che mi procurava la sua geniale ironia io mi convincevo sempre più di avere la fortuna di vivere un arco della mia vita in contemporanea a lui.

È così che nel 2005 quando Beppe lanciò i meetup io fui uno dei primi ad iscrivermi al meetup di Bologna. Sono il numero 11 del nostro meetup, ad oggi sono il più vecchio iscritto fra tutti noi, il più vecchio iscritto fra gli attivi.

Mi iscrissi al meetup e iniziai a leggere di tutto.

Il meetup però non mi convinceva, vedevo grandi temi e grandi pensieri mischiati ad arrivismi dell’ultim’ora, ad arroganze inutili, a perditempo, a disturbatori, a persone sole che volevano sentirsi parte di qualcosa. Leggevo e mi dicevo “non ce la possiamo fare, è un gran caos, non c’è una linea comune, non si va da nessuna parte e , per ultimo, non vado alle riunioni, non sono convinto”

Poi un giorno sul meetup hanno iniziato a comparire delle perle meravigliose, delle ginestre leopardiane, dei ruggiti foscoliani. Un giorno sul meetup ho iniziato a vedere i video di un certo NIKILNERO  e ho visto la luce. In quei video c’era spesso un ragazzetto, piccolino, esile, con la barbetta e gli occhi chiari. Aveva coraggio, intelligenza, caparbietà e forza. Io credevo che NIKILNERO fosse il nome di quel ragazzo, seppi molto più tardi che quel ragazzo scaltro e illuminato si chiamava Giovanni Favia.

Fu così che pochi giorni dopo conobbi Nik e Giovanni, e poi tutti voi.

Persone fantastiche, eroi dell’era moderna, pazzi scatenati tenuti insieme da un unico grande obiettivo comune. È stato facile sentirmi a casa fin dalla prima riunione. Ricordo ancora con emozione la prima sera in cui mi presentai in mezzo a voi e quando dissi il mio cognome mi tributaste un applauso tanto fragoroso quanto imbarazzante. Avevate visto il mio primo video per il movimento, “working on a dream”, sul sito di Beppe Grillo e quello è stato il vostro modo di accogliermi. Avrei voluto abbracciarvi tutti, uno ad uno, per dirla alla Benigni: “avrei voluto spogliarmi nudo e fare all’amore con tutti voi”, ma mi avevate preso alla sprovvista e riuscii soltanto a sorridere e a mettermi a sedere.

Quello che ho fatto per il movimento in questi anni lo sapete tutti: Inchieste, denunce, video, note, facebook. Ci ho messo tutto il mio cuore e tutto il mio impegno, è stato difficile e faticoso ma anche molto gratificante e divertente.

Oggi mi sento pronto per fare la follia, per buttarmi, per impegnarmi in questa battaglia durissima ed esaltante che è la politica, il lavoro da consigliere comunale e la maratona da candidato sindaco. Il tempo che dedicherò al movimento sarà totale, senza fronzoli, dubbi o tentennamenti. Mi sento forte e robusto per provarci, anche se so già che ci saranno da patire le pene dell’inferno. Ma non vorrei ritrovarmi a 90 anni, agonizzante in un letto, con la consapevolezza di non aver avuto la giusta dose di coraggio e di incoscienza in grado di farmi superare la paura. Non vorrei andarmene un giorno sapendo di non averci provato, di non aver fatto tutto il possibile per dare una mano a voi, a noi, agli altri, al nostro progetto e ai nostri sogni.

Il mondo di oggi è ingiusto e la vita è difficile, il nostro compito è cercare di rendere il mondo un po’ più giusto e la vita un po’ più semplice.

Credo che questo sia il momento storico in cui noi, tutti insieme, possiamo davvero fare qualcosa in questa direzione.

Come diceva Socrate “Io so di non sapere ed è per questo che ho sete di sapere e fame di conoscenza.” Come diceva Guccini qualche secolo dopo “Io, Francesco Guccini, eterno studente, perché la materia di studio sarebbe infinita e soprattutto perché so di non sapere niente”. Ecco questo è il mio pensiero. Sono consapevole di non essere a conoscenza di molte cose e di molti meccanismi all’interno delle istituzioni e della politica, ma ho curiosità da vendere, voglia di imparare e, credo, intelligenza a sufficienza per tentare di sbagliare il meno possibile.

So comunque di non essere solo e di poter contare su di voi, donne e uomini straordinari, che mi sgriderete, mi aiuterete, mi controllerete e mi correggerete ogni volta.

Adoro i gruppi, i lavori di gruppo e la forza della coesione. Credo che una squadra di calcio possa vincere qualcosa di importante solo se, quando un tuo compagno perde un pallone o sbaglia la giocata, tu sei disposto a sacrificarti per lui, a correre indietro e a recuperare per fermare l’avversario.

Non voglio fare alcuna promessa, vi garantisco soltanto che io sarò con voi, in mezzo alla strada e alla gente, sulla rete e con la rete, in mezzo ai dolori e alle ingiustizie, fra la fatica e il sudore. Se questo mi porterà a non essere mai un “buon politico” o “un buon candidato” poco importa, questo è l’unico modo che conosco per sorridere alla sera davanti allo specchio.

Parafrasando Guccini:

“Io faccio quel che posso, come posso, quando ne ho voglia, senza applausi o fischi, sindaco o no non passa tra i miei rischi, non comprate i miei dischi e sputatemi addosso.”

Parafrasando De Andrè:

“Dai partiti non nasce niente, dal movimento nascono i fior.”

Vi abbraccio forte,

MASSIMO BUGANI

P.S. Ringrazio con tutto il cuore gli amici che credono in me e che hanno insistito affinché io prendessi questa decisione. Vi voglio bene.

 

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