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MANOVRA DEL GOVERNO- RICADUTE SUL COMUNE DI BOLOGNA – intervento di Massimo Bugani

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Grazie presidente, grazie a tutti i presenti, grazie a tutti i rappresentanti delle parti sociali che sono intervenuti oggi.

Dunque, la situazione è drammatica. Io non sono un pessimista, sono un ottimista per natura, cerco sfumature di positività anche nei momenti più bui, ma la situazione è davvero drammatica. Lo dicono tutti i dati di cui siamo in possesso, lo dice l’ANCI, lo dicono le parti sociali, lo dicono il numero di cassaintegrati e disoccupati, il numero delle aziende che chiudono, il numero degli appartamenti che diventano di proprietà delle banche perché i bolognesi non riescono più a pagare il mutuo, lo dice il fatto di non essere riusciti a garantire il premio di produttività ai dipendenti comunali, lo dice la difficoltà in cui vive l’apparato scolastico, lo dicono i servizi sociali con gli assistenti sociali che stanno annaspando. Insomma lo dicono tutti. Siamo in una situazione drammatica. La manovra peggiora ancora questo pessimo quadro, lo aggrava pesantemente.

Io non voglio speculare sulla crisi, io, Federica Salsi, Marco Piazza e i cittadini che rappresentiamo non vogliamo speculare sulla crisi. Io sono stato agli incontri dell’ANCI, sarò a Brindisi il dal 5 al 7 ottobre (in missione ufficiale per conto del comune di Bologna), mi sono documentato e mi sono fatto un’idea più chiara delle ristrettezze che ci attendono a causa di questa orrenda manovra del governo. Ho capito quanto effettivamente comuni che offrono più servizi (è il caso del comune di Bologna) vengono fortemente penalizzati da questa valutazione assai discutibile dei criteri di virtuosità. Il patto di stabilità così rigido che non consentirà ai comuni di spendere i soldi che magari si riuscirà ad accantonare di certo non agevola il vostro e il nostro lavoro. Tutto vero, tutto verissimo. Ma, per favore, ve lo chiedo con il cuore, per favore non fingete di essere stati sobri, perfetti e integerrimi fino ad oggi perché alcune situazioni difficili per il nostro comune non derivano esclusivamente dalla crisi e dalla recente manovra. Questo non è l’anno zero, siamo nel 2011, e nel 2011 ci siamo arrivati dopo anni di amministrazioni incapaci e stupidamente cieche  di cui molti di voi hanno (più o meno silenziosamente e con complicità) fatto parte.

Il decentramento dei servizi sociali è stato a mio avviso un grande errore al quale si poteva porre rimedio in poco tempo ritornando al passato che offriva più sicurezza agli assistenti sociali e più garanzie ai cittadini, oltre che maggiore efficienza. Non è stata la crisi, non è stata la manovra del governo a fare questo errore.

Il Civis è stata una delle più grandi tragedie  non solo per Bologna, ma per tutto il paese. La superficialità con cui è stata condotta questa partita è sotto gli occhi di tutti, i costi sono stati enormi (mi diverte, anche se mi rattrista sempre, ricordare che sono stati spesi anche 300mila euro in consulenze per il CIVIS).

I concerti di Lucio Dalla e altri in piazza maggiore da 400 mila euro non sono derivati dalla crisi, anzi, hanno contribuito ad alimentarla.

Il caso drammatico dell’ex sindaco Del Bono che molti di voi avevano sostenuto con grande entusiasmo e i costi aggiuntivi derivati da una tornata elettorale che volontariamente non è stata accorpata alle elezioni regionali del 2010, non sono derivati dalla crisi o dalla manovra.

La rassegna fallimentare di Bob & Nico , il timore reverenziale con cui per molti mesi non si è voluto andare a fondo alla questione Paladozza e alle entrate mancanti, i soldi rigarantiti alle scuole paritarie senza nemmeno un minimo adeguamento alle ristrettezze di budget che interessano tutti i servizi, le missioni istituzionali di consiglieri e presidenti di commissioni di cui a giorni avrò tutti i resoconti, la leggerezza con cui venivano spesi nel recente passato i soldi dei bolognesi, non sono derivati dalla crisi.

I contratti dei dirigenti simili a quello che ho sottomano in questo istante di un ex presidente di una società partecipata dal comune con un compenso mensile netto di 13.645 €, con un lordo di 25.750 €  e, vengo alla parte a mio avviso più grave e inaccettabile, con un versamento inps di soli 1.481 € (in quanto essendo CO.CO.PRO beneficiava delle agevolazioni riservate a questa categoria) sono passaggi fondamentali di quel percorso che ha portato a questo momento di grande sbilancio e di enorme forbice fra i pochi ricchi e i tantissimi sempre più vicini alla povertà.

Lo so, lo vedo, state provando a cambiare rotta, a staccarvi dal peso opprimente di chi vi ha preceduto e di chi vi ha allenato, ma ciò che vi chiedo e ciò che vi chiediamo noi del M5S è il coraggio e la forza di ammettere le responsabilità dei vostri partiti, delle persone che avete sostenuto e che non si sono rivelate all’altezza. Se volete davvero rendervi credibili e soprattutto rendere credibile il vostro tentativo di svolta io credo abbiate l’obbligo di fare questo passaggio. So che è difficile, ma sono anche convinto che vi farebbe molto bene restituendovi parte della fiducia e della credibilità di tanti cittadini che ora come mai e’ necessaria a questa amministrazione per affrontare i difficili momenti che ci aspettano .

Il sindaco ha parlato lunedì scorso di “un compromesso tra partiti e associazioni democratiche della nostra città allo scopo di rendere più politica la società civile che vuole intervenire da protagonista nella definizione del bene Comune”

Bene, è una frase che può spaventare alcuni, ma che a me invece  piace molto e che richiede anche una certa dose di coraggio, ma per far sì che ciò si realizzi non serve solo una buona predisposizione delle forze di opposizione che io vedo in alcuni consiglieri, serve anche un nuovo modo di operare nella maggioranza.  Vecchi giochetti da politica preistorica come quello di bocciare un buon odg di un gruppo di opposizione che riprende alla lettera anche parole del sindaco stesso, per poi vedere magari nuovi odg identici presentati dalla maggioranza non è di aiuto al progetto di convergenza. La superiorità con cui anche nelle commissioni alcuni consiglieri del PD ( per fortuna  non tutti) tentano di ridicolizzare qualsiasi intervento delle opposizioni per amore di partito è un altro atteggiamento che non aiuta.

Miglioriamoci tutti,  facciamo dell’umiltà e del rispetto per gli altri i nuovi valori guida di questo difficile momento e forse la possibilità di  prendere le idee migliori di ogni forza politica per governare al meglio il nostro comune non sarà solo un’utopia.

Ci ha fatto piacere sentire l’assessore Giannini dire che è intento di questa amministrazione NON vendere le azioni di Hera (oggi fortemente svalutate) e NON svendere il patrimonio immobiliare del Comune. L’occasione per dare il via ad un percorso virtuoso ci viene dall’ex clinica Beretta. Non rimettere in vendita l’immobile ma cercare con coraggio e fantasia nuove strade che possano portare a trasformare quel prezioso immobile in un ostello o in una struttura pubblica che garantisca entrate al Comune non è impossibile, basta volerlo e lavorare tutti insieme con questo obiettivo.

Ho apprezzato , seppur a mio avviso con ravvedimento molto tardivo, le parole espresse dal sindaco e dal vice sindaco che hanno capito, anche e soprattutto grazie al M5S, che il contratto in essere per la realizzazione del People Mover non è sostenibile. Io vi chiedo però di fare un passo in avanti, di non rischiare di trovarci fra 3 anni con una parte di sopraelevata realizzata, con lo studentato del Lazzaretto bloccato da un finanziamento ministeriale assente, con altri disagi in via Carracci, con la Tav che rallenta tutto, con una procura che magari segnalerà le irregolarità del contratto, insomma con un secondo CIVIS da dover gestire.

La regione investe 27 milioni di euro per questa inutile infrastruttura, chiediamo di poter investire la stessa cifra per ridare ossigeno alle scuole e ai servizi sociali che stanno davvero boccheggiando.

Sul Civis non ci avete voluto ascoltare, siete andati avanti ciecamente per anni deridendo le nostre segnalazioni, salvo poi finire , quando era già stata fatta la frittata, col bloccare tutto e col fare dichiarazioni che di poco si discostano dai nostri virgolettati di 3 anni fa.

Ma oggi in conclusione del mio intervento ci tengo ad indicare quelle che sono a nostro avviso le 2 strade maestre da perseguire per uscire tutti insieme da questa gravissima situazione. Da un lato la lotta all’evasione, agli affitti in nero e al lavoro nero, ma fatta concretamente. Ne ho già parlato con l’assessore Monti ed è in previsione un’udienza conoscitiva con Christian Abbondanza de “La casa della legalità”, una persona sottoscorta che rischia tutti i giorni la vita per combattere le mafie, la malavita, la concorrenza sleale e i furbetti che si nascondono nella politica e nell’industria (soprattutto nel settore dell’edilizia). Solo se si utilizza questo coraggio e se si seguono queste persone c’è la possibilità per fare qualcosa di concreto sulla via della legalità e quindi anche per ridare linfa vitale al lavoro onesto.

Dall’altra parte vi chiediamo, l’ho già detto altre volte e lo ripeto, di chiudere i rapporti con aziende o cooperative che sono in causa col comune e con aziende e cooperative che hanno al proprio interno (nella presidenza o nel consiglio di amministrazione) persone che siedono in più di un consiglio di amministrazione o che hanno più di una presidenza.

Credo sia un nostro e soprattutto vostro dovere non lasciare la città in mano a poche persone che gestiscono praticamente tutto. È  nostro, e soprattutto vostro dovere, de-monopolizzare il lavoro, i grandi appalti e la ricchezza.

Sapete, ve l’abbiamo già dimostrato, che da parte nostra non c’è un’opposizione ideologica. Quando approviamo le vostre scelte lo diciamo e diamo eco sulla rete e nella società civile alle buone idee che state proponendo e a quelle che già siete riusciti ad attuare. Chiediamo anche a voi di muovervi  nello stesso modo con la speranza che ciò che avete più a cuore sia  il bene di Bologna e dei bolognesi e non il bene della maggioranza e del PD.

 

Grazie,

 

Massimo Bugani- M5S


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