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La democrazia è partecipazione

Liber paradisus o trappola di cristallo?

Articolo di: 
   del: 8 marzo 2011

Da molti mesi si parla in negativo delle torri del nuovo comune in liber paradisus e del pessimo impianto di aerazione.Nessuno ci aveva detto però che l’università di Bologna e l’università di Ferrara hanno confermato che la struttura non è conforme al progetto. In particolare l’impianto di aerazione è  installato in maniera completamente scorretta in alcuni piani. Le firme delle verifiche sono del dott. Mazzacane e del dott. Semprini.

Ma non è tutto: in questi giorni i dipendenti comunali ci hanno fatto pervenire immagini e video davvero raccapriccianti. Fessure fra le vetrate chiuse goffamente con nastro adesivo, pavimenti sollevati, spifferi un po’ ovunque.

I dipendenti accusano problemi di salute di vario genere: giramenti di testa, problemi agli occhi e di respirazione, problemi alle ossa, reumatismi, ecc.

Bene, la notizia davvero agghiacciante è che oggi il comune offre trasferimenti ai lavoratori più sofferenti e, qualora essi rifiutino il trasferimento in altro ufficio, automaticamente sollevano il comune e il costruttore da ogni responsabilità. In pratica se poi si ammalano gravemente non possono più richiedere i danni o un’indennità al comune. Quello che non ci dicono è che i posti che vengono offerti sarebbero rifiutati anche dal ragioniere Fantozzi, tanto sono degradanti e non rispettosi delle esperienze e dei sacrifici fatti dai lavoratori in questi anni.

Curioso anche scoprire che la newco duc, a cui il comune di bologna (ovvero noi cittadini) versa 6,5 milioni di euro all’anno per l’affitto del palazzo e li verserà per i prossimi 23 anni, chiede al comune un ritocco al rialzo del costo dell’affitto poiché dal parcheggio pare non stiano arrivando le entrate previste per via del prolungarsi dei lavori della Tav in via Carracci.

In conclusione:

-la struttura non è conforme al progetto

-nell’era del risparmio energetico è stata costruita una trappola di cristallo che va contro ogni logica di risparmio

-i dipendenti si stanno ammalando e se alzano la voce vengono trasferiti all’ufficio “murati vivi”.

-i dipendenti si difendono con stufe elettriche in inverno e soffocano nell’effetto serra d’estate

-i cittadini bolognesi pagheranno 6,5 milioni di euro all’anno (più forse 0,5 milioni all’anno per il parcheggio) per i prossimi 23 anni per una struttura inutile, dannosa e anacronistica.

Il movimento 5 stelle ritiene che chi ha sbagliato debba pagare ed è ora che ci diano delle risposte. Costruttore, ingegneri, architetti, dirigenti comunali e politici devono prendersi le proprie responsabilità e devono porre rimedio a questo scandalo senza gravare minimamente sui cittadini e sulle condizioni di salute dei dipendenti.

MASSIMO BUGANI – M5S

CANDIDATO SINDACO – PORTAVOCE DEI CITTADINI

 

 

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