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La democrazia è partecipazione

Liber Paradisus e comitato di via carracci

Articolo di: 
   del: 17 giugno 2011

Torno in ufficio dopo una giornata davvero molto interessante.
Alle 13 insieme a Marco Piazza, Werter, Renato, Carlo e Vincenzo Barreca de L’informazione abbiamo visitato gli uffici della sede del comune di Liber Paradisus.

L’accoglienza che ci hanno riservato molti dipendenti comunali è stata motivo di grande gioia e di grande orgoglio.
Ad ogni piano ed in ognuna delle 3 torri le persone uscivano dagli uffici per venire a stringerci la mano e per darci segnalazioni di vario genere.

La cosa drammatica è che moltissimi dipendenti comunali (quasi tutti) lamentano problemi vari di salute dovuti al pessimo sistema di aerazione di quella struttura. Bruciore agli occhi, gola secca, giramenti di testa, sangue al naso, tosse, problemi respiratori, ecc. La nostra delegazione era formata da 5 persone e tutti e 5 in effetti, dopo pochi minuti, avvertivamo problemi alla gola e agli occhi.
Abbiamo visto tende montate autonomamente da alcuni dipendenti per proteggersi dal sole e dall’effetto serra. Abbiamo visto chiazze di muffa e umidità al pian terreno alte fino a 70 centimetri da terra. Abbiamo riscontrato il grande timore che hanno tutti i dipendenti di esporsi in prima persona in video o fotografie.
Sicuramente nei prossimi giorni prepareremo un’interrogazione da sottoporre all’assessore Rizzo Nervo in cui chiederemo risposte precise e concrete. 1500 persone non possono essere tenute in ostaggio in questo modo. Il comune ci dovrà dire anche se le persone che rifiutano il trasferimento sono tutelate in caso di malattia o se il comune e il costruttore si ritengono sollevati da questa responsabilità poiché il dipendente firma documenti in cui certifica di voler volontariamente rimanere al lavoro in Liber Paradisus.
Ricordiamo a tutti che questa struttura costa al comune di Bologna 6,5 milioni di euro all’anno per i prossimi 23 anni. Crediamo che davanti ad una cifra del genere sarebbe carino avere a cuore la salute dei lavoratori che con le proprie tasse stanno praticamente finanziando i propri malanni.

Più tardi nel pomeriggio sono andato insieme a Renato a conoscere Dino Schiavoni del comitato No TAV di via Carracci. Fra poco la Astaldi dovrebbe cominciare i lavori per le nuove fognature proprio in via Carracci con conseguente restringimento della carreggiata che per qualche mese passerebbe da due ad una corsia. I ritardi nei lavori della TAV stanno mettendo in ginocchio i commercianti di via Carracci e hanno portato allo stremo delle forze tutti i residenti. 158 cittadini hanno già chiesto un risarcimento che si aggira intorno ai 6,5 milioni di euro, ma ovviamente al momento nessuna monetina è finita nelle loro tasche. Al massimo sono arrivate ai residenti, da parte di qualche sciacallo, offerte di acquisto dei loro immobili ad un terzo del valore delle proprie abitazioni.
Anche su questo chiederemo alla nuova giunta e al nuovo sindaco come hanno intenzione di agire per cercare di lenire la disperazione di queste persone. Io ritengo che non si possa aspettare un secondo di più, queste persone devono essere aiutate e non si discute.

Io sono un cane rognoso e non mollerò di un centimetro.

Massimo Bugani – M5S
Consigliere Comunale – Portavoce dei cittadini

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