L’Assessore Ronchi rivendica la decisione di trasformare la Cineteca di Bologna in Fondazione sottolineando che la nostra Cineteca è un’eccellenza mondiale e che la sua attuale forma giuridica non ci consente di operare nel miglior modo possibile e ci limita fortemente. “Bisogna- dice l’assessore – rilanciare le eccellenze ed essere potenzialmente forti”.
A mio avviso la Cineteca di Bologna si è trovata ad avere questa esigenza, l’esigenza di modificare la forma giuridica, proprio perché è una cineteca anomala. Vi copio e incollo qui la definizione di cineteca data da Wikipedia: “ Una cineteca è la collezione ordinata di materiali filmografici. In alcuni casi può essere integrata da supporti audiovisivi moderni di facile consultazione.”
Bene, la Cineteca di Bologna invece oltre a questo si occupa anche di: Primevisioni, produzioni, cinema in piazza, film commission, cinema lumiere, restauro, ecc.
A nostro avviso, quello che ha dato lustro alla cineteca di Bologna è anche ciò che sta alla base delle sue difficoltà finanziarie e di sostentamento.
Molti ci dicono “si, ma anche le altre cineteche in Europa sono fondazioni.” E noi rispondiamo “questo è vero, ma,a differenza della nostra, molte sono nate come soggetti privati, non facenti capo all’ente pubblico, e molte altre non si occupano, non si sono mai occupate e non si occuperanno mai, di tutto ciò di cui si occupa la nostra cineteca, o forse dovrei dire più correttamente, si occupava.
Io credo che il desiderio di occuparsi di tutto e di sbaragliare i concorrenti del settore sia proprio alla base, o comunque CONCAUSA, dei problemi finanziari in cui si è trovata la nostra cineteca.
Ci tengo a rivendicare in questa sede, ringraziando il mio grande amico Lorenzo Andraghetti, il fatto che senza il nostro intervento la Cineteca sarebbe stata trasformata in Fondazione durante il commissariamento della SIg.ra Cancellieri. Eravamo in campagna elettorale quando nel silenzio generale si stava portando avanti questo progetto senza che venisse data la possibilità di aprire un dibattito in consiglio e nella città, che invece, soprattutto grazie a noi, c’è stato.
Sono consapevole di aver fatto sudare l’assessore, come lui stesso ha detto in commissione, ma anche noi abbiamo davvero faticato tanto: prima per rinviare la decisione sino a dopo l’insediamento del nuovo consiglio comunale e poi per cercare di modificare la delibera della giunta al fine di migliorarla il più possibile.
Apprezziamo il fatto che con il nostro contributo siano state portate modifiche sostanziali, prima fra tutte quella di limitare i consiglieri di amministrazione della fondazione a non poter svolgere più di 2 mandati e in secondo luogo lo stralcio dallo statuto della parte riguardante la produzione e la film commission che avrebbero messo in forte crisi i documentaristi, i registi, i film maker e più in generale i soggetti impegnati in produzioni audio visive, che non provenissero dalla cineteca stessa.
Di modifiche ne avevamo chieste anche altre, durante il confronto, a volte duro, ma comunque sempre schietto e sincero, abbiamo continuamente alzato l’asticella delle nostre richieste, cercando di migliorare più possibile il testo della delibera, dello statuto e soprattutto del futuro della Cineteca.
Il nostro voto a questa delibera è un voto contrario, un voto seriamente e coscienziosamente contrario, ma da domani non faremo alcun ostruzionismo alla fondazione Cineteca, anzi saremo molto attenti, impegnati e propositivi al fine di garantire il nostro contributo e il nostro apporto alla nuova Cineteca alla quale auguriamo fin da ora buon lavoro e buona fortuna.
Massimo Bugani – M5S
P.S. Un sentito ringraziamento e un forte abbraccio ai tanti dipendenti, registi, attori, documentaristi e sindacalisti che hanno lavorato a stretto contatto con me in questi mesi, consentendomi costantemente di migliorare i miei interventi. È soprattutto merito vostro se il risultato finale è stato “il meno peggio”. Grazie a tutti.
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