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IO SONO UN PROVINCIALE. (presentazione odg – sospensione People Mover)

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Prima di tutto ci tengo a dire che sono un provinciale, perché così il sindaco ha deciso di etichettare tutti quelli che non sono favorevoli alla costruzione del people mover. E come tutti i provinciali io ho molto a cuore tutte le persone che ogni giorno prendono in provincia treni fatiscenti e spesso in ritardo per raggiungere il proprio posto di lavoro, persone che ormai sono veramente demoralizzate e stanche di vedere che vengono spesi soldi per Civis, people mover e alta velocità, ma nulla o quasi viene fatto a favore loro e dei treni regionali.

In questi primi mesi da consigliere comunale ho avuto modo di apprezzare l’apertura al dialogo del Sindaco su molti temi, apertura che ben poco invece si associa alle ultime dichiarazioni in merito al People mover. Lo stile, mi SI CONSENTA, è molto poco dissimile da chi più volte ha ribadito dai microfoni del governo che chi non la pensava come lui era un coglione. Non era questo lo stile a cui ci aveva abituati il sindaco e mi dispiace davvero, capisco che le tensioni e le pressioni siano molteplici, ma insistere sulla tesi che “chi non la pensa come lei non capisce niente” non mi piace per niente.

L’unica cosa è che così facendo lei, l’assessore Colombo e i consiglieri Ghetti e Petrella ( i quali più di tutti gli altri consiglieri di maggioranza continuano a sostenere la costruzione di quest’opera) sarete inequivocabilmente i responsabili di questa costruzione e degli eventuali problemi che si verranno a creare. Non ci sarà nessuno attorno a voi su cui poter scaricare la responsabilità, nessuno. Non ci sarà un’altra amministrazione, non ci sarà Irisbus, non ci saranno tecnici, ecc.

Sostenere poi che “fare il people mover” era un punto del programma in campagna elettorale e che quindi l’essere stato eletto la legittima ad andare avanti senza attendere le necessarie modifiche della composizione societaria della Marconi-express, è un tema, questo sì, provinciale.  Vede, alcune persone che hanno votato per lei non sanno nemmeno cosa sia il people mover, e sicuramente moltissime non sanno o non sapevano nulla dei patti fra atc e CCC, così come non ne erano al corrente molti consiglieri comunali, noi compresi.

È quindi un suo dovere valutare nei minimi dettagli il rischio che l’amministrazione potrebbe correre portando avanti questo progetto senza tutte le necessarie tutele e garanzie.

In città, nei bar e non solo, iniziano a circolare diverse voci, alle quali io non credo e mi auguro che non siano vere, ma si inizia a dire da più parti che il people mover rappresenterebbe un mutuo soccorso alle imprese di costruzioni.

Ecco io non voglio credere a queste voci, anche se vedo in grave crisi tutte le società e le cooperative di costruzioni, per forza di cose, e bisogna avere il coraggio di dire, a tutti i costruttori e agli operai delle varie aziende che bisogna cambiare rotta.

Dal 1960 ad oggi costruire è stato un business straordinario, un motore sociale incredibile, qualcosa che è stato in grado di dare ricchezza ai comuni, alle aziende e soprattutto di dare lavoro e serenità a tantissime persone. Ora il business delle costruzioni, delle grandi opere e di nuovo cemento non esiste più per via della crisi internazionale economica e del settore immobiliare.

Come amministratori, in questo momento storico decisivo, cruciale, importantissimo per il nostro paese, bisogna avere il coraggio di dire a noi stessi che occorre ridefinire il significato del termine “infrastruttura” oggi associato prevalentemente a strade, ponti, TAV, sopraelevate, grandi opere, ecc. Il nuovo concetto di infrastruttura che dobbiamo avere a cuore per adeguarci alle necessità del nostro tempo significa: autosufficienza energetica, recupero delle acque, diminuzione degli sprechi, autostrade sì…ma digitali,  permeabilità del suolo.

È nostro e vostro dovere dare un indirizzo chiaro ai costruttori, i quali devono cambiare la produzione, devono insegnare ai loro operai a fare impianti solari, geotermici, microgeneratori, cappotti interni ed esterni, impianti di recupero dell’acqua, infissi di terza generazione al fine di modificare e ristrutturare l’esistente senza più consumare un centimetro di territorio e ridando grande slancio al lavoro e all’economia.

Succede che le attività cambino, è normale , è la storia, è l’evoluzione. Io stesso vengo da 5 anni di enorme sofferenza per il mondo della fotografia, io e mio fratello gestivamo una catena di negozi, ne avevamo 4 e l’attività commerciale era florida, poi nel 2006 ci siamo trovati a dover modificare tutto il nostro lavoro, a cedere e infine anche a regalare i negozi a cui eravamo legatissimi. L’attività di fotografi e di manodopera ha dovuto prendere il sopravvento sulla attività di commercio e questo non è stato indolore, ma era inevitabile. È arrivata la fotografia digitale e il nostro mondo è cambiato. Tutto cambia.

 

Insomma io so già che boccerete questo ordine del giorno, anche se non ne capisco le ragioni, visto che chiediamo una sospensione in attesa delle definizione della nuova composizione della Marconi-Express, e non un’interruzione.

In ogni caso mi appello a lei Sindaco e all’assessore al bilancio Giannini, affinché nonostante l’immotivata bocciatura di questo odg , non corriate il rischio di posare nemmeno un mattone se non ci saranno tutte le garanzie necessarie e affinché, nonostante le enormi pressioni che sicuramente avete, si dia la priorità al buon senso e non alla necessità di dare lavoro a tutti i costi e senza fare una calibrata valutazione dei rischi.

 

Max Bugani – M5S

14/11/2011

 

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