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Intervento sulle linee programmatiche del secondo mandato Merola

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 Intervento di Marco Piazza nel consiglio del 19 settembre 2016 – Commento alle linee programmatiche di mandato Merola – Appunti non riordinati

Tocco solo alcuni dei punti

LAVORO:  giustamente messo tra i primi posti. Ma non basta solo creare nuovi posti di lavoro. Oggi è urgente anche preoccuparsi anche delle condizioni del lavoro.

Quello che accade nella logistica è il segnale di cosa sta diventando il mercato del lavoro, anche e soprattutto grazie ai nuovi assetti legislativi e alle riforme. La logistica, per sua propensione, è il settore lavorativo che prima si è adeguato alla nuova impostazione. La situazione è insostenibile e non più dignitosa in quel settore e la tragica morte di un operaio che manifestava ne è la prova.

Quel settore è più avanti di altri, in minor misura il degrado del mercato del lavoro colpisce tutti i settori. Ora come amministrazione pubblica dobbiamo fare in modo di fare da argine, quanto meno essere da esempio. Facendo in modo che i nostri lavoratori siano trattati in modo esemplare. Stop alle esternalizzazioni, al ricorso spinto alla parcellizzazione.

Il fatto per esempio di non mandare più i servizi sociali in ASP è un buon passo secondo me.

Invece far svolgere servizi pubblici ad entità sempre più lontane dal governo invece è un problema. La ristorazione scolastica per esempio, era svolta da dipendenti comunali che poi sono diventati dipendenti di una società mista e ora dipendenti privati.

Altri esempi: lo svuotamento delle colonnine teniamo a mente il caso coopertone, . Sono falliti e ci hanno lasciato un buco milionario. Attenzione che alle volte affidarsi al privato rischia di costare troppo.

Altri servizi come quello delle biglietterie gestite anche questi con affidamenti ecc….

 

E adesso la clausola sociale non garantisce nemmeno più i lavoratori: Consiglio di Stato sez. III 30/3/2016 n. 1255. Non c’è più l’obbligo di riassorbire il personale.

 

Sport: è considerata una priorità e questo è un bene.

Ma serve più chiarezza politica. Che mi sarei aspettato di trovare a questo livello. Quale modello volete mantenere? Volete preservare la pluralità di soggetti associativi che ha garantito un pluralismo di offerta e la vivacità dell’offerta sportiva e del suo accesso?

Questo sistema è in crisi, tanti soggetti stanno scomparendo.

Avete governato per 5 anni lo sport orientando verso un modello con pochi grandi gestori.

In commissione l’assessore Lepore l’altro giorno ha detto di voler invece preservare il modello storico di Bologna, ma lo ha fatto discutendo una delibera che assegna impianti di terra per 25 anni con milioni di investimento che va decisamente verso la concentrazione. Bisogna rendere il più aperto possibile l’assegnazione degli spazi da parte dei gestori a cui è stato assegnato l’impianto.

 

Cosa accadrà all’antistadio (unico impianto di terra del saragozza). Cosa accadrà all’atletica (molto legata a quell’impianto) che è già stata quasi spazzata via dalla città che una volta era sede di importanti manifestazioni.

 

RISPARMIO ENERGETICO e riduzione dei gas climalteranti,

al quartiere reno sta per finire la realizzazione di una nuova turbogas da 10MW al prezzo di 17 milini di euro, al servizio del teleriscaldamento, quanto risparmio energetico si sarebbe potuto a sovvenzionare con 17 milioni di euro?

E’ necessario integrare la rete di teleriscaldamento con sistemi solari (ne fotovoltaico e ne solare termico sono ammessi) solo combustioni (turbogas e megacaldaie).

Sarebbe bello avere la rete elettrica di filobus a bologna alimentata con energia elettrica verde.

Anzi sarebbe bello installare autobus elettrici che vanno senza fili e senza batterie con batterie ridottissime. Si caricano solo alle fermate. Abbiamo questa tecnologia ferma in un magazzino di Bologna all’ex Breda. Dove si parla di cassa integrazione mentre si dovrebbe parlare di occupare il posto che compete nel mondo del TPL ovvero leader.

 

 

 

Aumentare il verde, bene. E’ necessario ragionare sul mantenere a verde l’area della caserma ai prati di caprara, (peraltro il passante di mezzo ha bisogno di centinaia di ettari di bosco, almeno una triplicazione dell’attuale superficie a verde di Bologna). I prati di Caprara hanno bisogno di una profonda sistemata, non c’è dubbio, ma un area così grande vicina al centro di Bologna, sarebbe uno straordinario polmone di ossigeno. Riqualificarla costruendo farà calare il verde, di parecchio. Si dica piuttosto che per mancanza di risorse proprie per renderlo fruibile e poi manutenerlo, si è costretti a ricorrere al privato.

 

Mobilità: un trasporto pubblico sostenibile è certamente l’obiettivo, i soldi del CIPE più volte annunciati tardano ad arrivare. Poi bisognerà investirli. Intanto aver dichiarato e inserito in questo documento “revisione delle corsie preferenziali e delle loro modalità di utilizzo”  significa aver preso coscienza che è necessario (anche solo provvisoriamente) trovare misure rapidamente attuabili per decongestionare un traffico che ormai è un problema. Nel nostro programma noi stessi avevamo preso atto di una situazione critica ed inserito un progetto sperimentale per il transito dei motoveicoli su alcune corsie preferenziali.

 

Progetto Strategico: People mover. Più che strategico è tragico. Lo avete sempre difeso rigettando le nostre obiezioni che poi si sono rivelate valide.

L’impianto ha generato un processo penale, una bocciatura dell’ANAC con parere scritto e la retromarcia parziale sui patti parasociali.

La capacità di trasporto, abbiamo dovuto portarvi un m2 in consiglio per farci ascoltare. Calcolavata 6-7 persone a metro quadro. Vi abbiamo fatto tornare alla realtà. Cosa che ha implicato la revisione del piano economico finanziario

La frequenza, introdotta terza navetta

Vi abbiamo detto che a Mosca l’hanno dovuto dismettere per disperazione, l’abolizione del BLQ sarà un disastro e l’oobbligo di aggiungere 1,4 milioni da parte del Comune per tappare i buchi genererà un danno erariale.

Serve più forza nell’SFM. Attivate la stazione aeroporto e infrastrutturate un collegamento ad 800 metri. Questo ha bisogno Bologna metropolitana per andare in aeroporto.

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