Il PASSANTE NORD non s’ha da fare, punto.
Non aspettiamo per favore che anche su questa partita siano costrette a intervenire le procure o gli uffici legali della commissione europea prima del buon senso.
Il passante nord è un’opera del secolo scorso che nulla ha a che fare con la modernità e le necessità di oggi.
Per snellire il traffico privato su gomma che intasa quotidianamente il trattoautostradale e la tangenziale di Bologna bisogna potenziare il trasporto pubblico su rotaia e investire fortemente sulla rete internet e su una banda larga in grado di raggiungere ogni paese del nostro territorio provinciale.
Donini faccia una gita a Nantes e si renda conto da solo di che cosa è stata in grado di costruire l’intelligenza abbinata alla lungimiranza.
Prima di consumare inutilmente 1.350.000 m2 di suolo, asservendosi ai diktat delle cooperative, è giusto che i cittadini dell’area metropolitana sappiano che:
-la compensazione di suolo al momento si basa sulla rinaturalizzazione delle aree dello scalo merci ferroviario San Donato, aree piene di binari e traversine dove non sarà facile far crescere alberi, ma soprattutto aree di Bologna. Immaginiamo la gioia dei comuni domani attraversati dal passante nord nel sapere che il loro territorio è stato devastato per 1.350.000 metri quadrati, l’inquinamento dell’aria è centuplicato, ma almeno a Bologna crescono dei floridi arbusti all’ex scalo san donato (area di proprietà di RFI)
- L’attuale tratto autostradale che attraversa Bologna, il pezzo che costeggia la tangenziale per intenderci, subirà un sovrapedaggio (costerà di più) e bisognerà andare più piano. Immaginiamo la gioia per chi deve andare a Castel San Pietro partendo da Modena e scoprirà che deve scegliere: o la panoramica di 38km nel passante nord consumando più benzina e gasolio allegramente o qualche euro in più ai 90km/h per attraversare il lussuoso tratto autostradale. Si presume che il 90% delle persone sceglierà la seconda opzione andando ad intasare l’autostrada esattamente come oggi, ma con la gioia di dover pagare. (Autostrade stessa non a caso qualche mese fa dichiarò che il progetto non era propriamente sostenibile e vantaggioso)
- il passante nord, che costerà da preventivo 1,4 miliardi di euro (quindi sicuramente alla fine spaleremo i 2 miliardi) e che richiederà anni di lavoro e disagi per i cittadini della provincia, sarà fatto a 2 corsie, ma qualora dopo un po’ ci si rendesse conto che non sono sufficienti, verrebbe allargato a 3 corsie. Quindi non solo lo vogliono fare, ma lo vogliono pure fare parziale già prevedendo la possibilità di rimetterci mano .
- Al momento quest’opera è voluta e avallata da una città metropolitana che nessuno sa cosa sia, da una provincia che ha chiuso i battenti e da una regione miseramente decaduta.
Max Bugani – m5s bologna
Silvia Piccinini – m5s regione ER