Movimento 5 Stelle Bologna
La democrazia è partecipazione

Il futuro dietro ad un finestrino?

Articolo di: 
   del: 8 maggio 2011

Come referente del gruppo mobilità dovrei parlarvi di Civis, People Mover o Metrò, ma di questi parlerà, probabilemente, la magistratura.


Vorrei invece ragionare sul futuro della nostra città, e del rapporto che vogliamo costruire con essa. Negli ultimi 50 anni  a Bologna è mancata completamente una programmazione organica per quello che riguarda il tema della mobilità, siamo riusciti solo a fare delle strade e poco altro. Non riusciamo nemmeno a fare girare un filobus con la proboscide che da 3 anni riposa in deposito.


In una provincia nella quale il 74% degli spostamenti è fatto in automobile, in una città dove il centro è assediato dallo smog e dal traffico, le strade bloccate per ore e ore, le vie medioevali trasformate in parcheggi per auto e bidoni del rusco,  inorridisco quando sento che l’unica soluzione che ci propongono gli esperti (o cosiddetti tali) è la costruzione di nuove strade o nuovi parcheggi a ridosso delle mura.


Stiamo uccidendo la nostra città, e con essa noi stessi. Dobbiamo svoltare, prima di superare il punto di non ritorno. Dobbiamo tutti insieme costruire la Bologna che sarà, dobbiamo lasciare buone fondamenta per le generazioni che ci seguiranno.
Noi siamo cittadini, ci muoviamo per la città e abbiamo parlato con la gente, vogliamo quello che ci avete chiesto ovvero: una rete di piste ciclabili in sede protetta che non sia solo una riga sul marciapiede ed un numero su un manifesto elettorale;  pedonalizzare il centro storico, con un recupero del tessuto commerciale e una valorizzazione  dell’ambiente urbano; un sistema di trasporto pubblico elettrico integrato con le linee del Sistema Ferroviario Metropolitano vera spina dorsale della mobilità provinciale.


E abbiamo un sogno, il ritorno del tram a Bologna, che un grande sindaco, 50 anni fa, ha involontariamente cancellato in nome della modernità. Ecco, proprio un’idea vecchia di 100 anni per il futuro della nostra città.


Vogliamo cambiare il rapporto con Bologna, non vogliamo che sia solo da dietro un finestrino. E per fare questo abbiamo bisogno di voi.

Gianluigi Alvoni

Condidato consigliere comunale

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