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Crisi e Decrescita – Proposte per Bologna – di Marco Piazza

Articolo di: 

Di seguito il testo del mio intervento nel consiglio comunale straordinario del 26 settembre 2011, dedicato agli effetti della Manovra sul nostro comune (Bologna)

 

 

Breve premessa a cui seguiranno proposte concrete:

 

Oggi siamo qui a causa di una grave crisi che dura ormai da anni e ci sta letteralmente mettendo in ginocchio.

Questa crisi a nostro avviso e’ strutturale. I modelli macroeconomici che molti di noi, me compreso, hanno studiato all’universita’ e con cui abbiamo ragionato fino ad oggi, sono al termine del loro ciclo di vita. Se continuiamo ad applicarli non riusciremo ad uscirne. PIL, Debito, crescita a tutti i costi… sono concetti che dobbiamo lasciarci dietro le spalle: ormai non sono piu’ indicativi della reale qualita’ della vitaContinuare a ragionare con questi modelli vuol dire soffrire. Vuol dire vendere il paese e le nostre vite per pagare immensi debiti, vuol dire essere obbligati a lavorare per crescere oltre un limite che ormai non e’ piu’ superabile ne’ sostenibile.

 

I mercati finanziari globali e telematici sono caduti in mano a pochi grandi speculatori, le agenzie di rating hanno dimostrato nei fatti di essere pedine nelle mani degli stessi speculatori.

 

Gran parte di cio’ che c’e’ dentro questo grande dato superaggregato che chiamiamo PIL sono sfortune, danni, disastri, investimenti sbagliati. Se vogliamo andare avanti proficuamente dobbiamo sposare nuove teorie e nuovi parametri che siano indicativi del benessere reale dei cittadini. Dobbiamo promuovere politiche innovative adatte ai nuovi scenari odierni che valorizzino le produzioni locali, l’autosufficienza energetica, le economie locali… e in questo i comuni sono sicuramente i giusti protagonisti. Sono il livello giusto che si puo’ fare carico di queste nuove politiche vicino al cittadino che possono traghettarci verso un mondo migliore e sostenibile.

 

Proposte:

 

  1.  

    Innestare cicli virtuosi della gestione dei rifiuti trasformando quello che oggi e’ un problema in un nuovo settore che dia lavoro e opportunita’. Aziende e tecnologie innovative in questo campo ci sono e operano con profitto a dimostrazione che si puo’ fare e che si deve fare. Oggi abbiamo nuove possibilita’ in questo campo che lo trasformano in un vero business virtuoso ed ecologico. Sfruttiamolo!

     

  2.  

    Investire nelle nuove tecnologie energetiche riducendo i costi e promuovendo la creazione di nuove aziende in questo campo. Mettiamo a reddito i tetti degli edifici pubblici.

     

  3.  

    Salvaguardare le produzioni locali soprattutto agricole. Incentivare i piccoli mercati e lo sviluppo dell’economia locale anche mediante l’introduzione di buoni moneta-cittadini spendibili solo su beni di produzione locale.

     

  4.  

    Turismo: e’ un settore al momemto con un potenziale ancora largamente inespresso. Dobbiamo quindi investire in questo settore e il modo per finanziare gli investimenti c’e': la tassa di soggiorno introdotta in via sperimentale per un numero di anni predefinito, per esempio 4 anni. Reinvestimento delle risorse ottenute per la promozione del turismo anche con operazioni di Marketing internazionale. Includere in questo progetto l’ex istituto Beretta trasformandolo in un ostello Comunale oltre che ricavando uno spazio per i cittadini di cui i quartiere Saragozza e’ privo.

     

  5. Evasione fiscale. La manovra destina il 100% delle somme dell’evesione fiscale recuperate grazie ai comuni. Motivo in piu’ per concentrarsi su questo punto con strategie politiche strutturali da studiare lavorando con esperti del tema e con cooscenza del territorio. Uno di questi: Cristian Abbondanza

  6.  

    Chiudere l’esperienza dei servizi sociali decentrati – Il decentramento dei servizi sociali si sta dimostrando alla prova dei fatti un grande errore al quale si deve porre rimedio quantoprima. La precedente organizzazione si dimostrava piu’ efficiente come la stessa “teoria matematica delle code”: ovvero e’ molto piu’ efficiente avere 9 punti che smaltiscono un unica coda che 9 code smalitite ognuna da un singolo punto di servizio.

     

  7.  

    Evitare alienazioni significative di immobili che sottrarrebbero al comune l’importante leva di politica sociale di abitazioni a canone calmierato e impoverirebbero senza ritorno il patrimonio del comune generando una fiammata di bilancio straordinaria ma di brevissima durata.

     

  8.  

    Piuttosto che alienare, avviare un’attenta analisi del patrimonio immobiliare del comune. Oltre 12.000 metri quadri oggi rendono al comune circa 1,81 euro al mese. Qui dobbiamo lavorare per aumentare la redditivita’ che non vuol dire assolutamente aumentare gli affitti, ma verificare eventuali inefficienze in tutto cio’ che e’ il contorno della gestione di questi immobili

     

  9. Infine (ormai lo ripetiamo quasi ossessivamente, ma come sapete ne siamo molto convinti) sospediamo il PEOPLE MOVER e dirottiamo i 27 milioni del finanziamento regionale a servizi sociali e scuola (cosa che farebbe fare un salto di qualita’ a questi servizi riportandoli immediatamente ai rimpianti standard di un tempo). Se proprio volete il people mover, fatelo ma completamente finaziato dai privati con un reale project financing… ammesso che se ne trovino…


    Marco Piazza – M5S

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